Sorelle Fox
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Sorelle Fox: i segreti delle medium più famose della storia

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Contrasti e rivalsa tra le sorelle Fox

Leah Fox e la vendetta nei confronti della sorella Kate

I colpi bassi fra le sorelle Fox non mancarono. Le frasi al vetriolo non erano finite lì, perché Maggie e Kate sospettavano che dietro l’incriminazione di quest’ultima e l’allontanamento dei suoi figli, ci fosse la vendetta della sorella maggiore Leah. Sebbene Leah avesse certamente legittime preoccupazioni per l’alcolismo di Kate, le sue sorelle più giovani credevano che avesse agito puramente per gelosia e dispetto nel tentativo di ottenere il controllo dei ragazzi e che avrebbe potuto osare di farlo nuovamente. Temevano anche che altri spiritisti, amici di Leah, l’avessero sostenuta.

Questi presunti complici, ha affermato Maggie, avevano paura di essere smascherati di frode e stavano usando i figli di Kate come ricatto. Quindi era giunto il momento, pensavano Maggie e Kate, di distruggere il potere di Leah sulle loro vite.

Mentre Maggie partì per New York nel settembre 1888 e prima che potesse intraprendere qualsiasi azione, Kate si mise nuovamente nei guai, conducendo una seduta spiritica in Inghilterra che anche i non spiritualisti trovarono ridicola e che finì sulla popolare Pall Mall, perché un giornalista era presente alla seduta. Questo fu un passo falso che venne usato dal movimento per gettare ancora più fango sulle due sorelle Fox, come due deliranti in preda agli effetti dell’alcol.

E in questa lunga serie di colpi e contraccolpi, Kate e Maggie, a lungo disprezzate da molti spiritualisti borghesi per il loro modo di porsi nei confronti dello spiritualismo e per l’alcolismo, furono attaccate esplicitamente dall’establishment britannico, ancora prima di quello americano.

Kate e Maggie Fox - Sorelle Fox - Archaeus, studio e ricerca sul paranormale
Le sorelle Fox: Kate e Maggie

Kate fece molta eco alla denuncia di Maggie sullo spiritualismo, definendolo “un tessuto di bugie e un imbroglio dall’inizio alla fine”. Leah uscì di sorpresa con un libro che portava avanti la sua missione spiritualista, ma secondo Kate era tutto inventato. Le due sorelle Fox affermarono anche quanto guadagnasse Leah ad ogni seduta fraudolenta: dai cento ai centocinquanta dollari a seduta.

Secondo le due sorelle Fox, Leah era a conoscenza dei trucchi che faceva loro ripetere, ma era intenzionata a fondare una nuova religione e, per riuscirci, aveva detto alle sue sorelle che lei stessa riceveva veri messaggi spirituali. Un gioco malato: Leah si definiva l’autentica medium mentre forniva alle due sorelle istruzioni di come e quando emettere i raps durante le sedute spiritiche

Maggie e Kate confessarono le proprie responsabilità, quali vittime dell’ambizione e dell’avidità della sorella maggiore Leah. Non c’è dubbio che entrambe, da bambine, meritassero di essere protette meglio, ma le domande su chi avrebbe potuto o dovuto farlo, resta più complesso stabilirlo. I genitori, sicuramente, ma anche la comunità spiritualista che ha sfruttato la loro storia per crescere.

Problemi familiari dopo l’ammissione della frode

Il perché le sorelle Fox, Leah in primis, si siano comportate in maniera fraudolenta e perché finirono nell’alcol, è presto detto: il padre delle ragazze, John Fox, era un alcolista, da alcune testimonianze pare avesse anche abusato fisicamente di Kate e Maggie. Forse solo una teoria di alcuni che si basava in parte sull’idea che gli “spiriti” rappresentassero la risposta immaginaria delle sorelle ai maltrattamenti.

Un’altra grave accusa fu quella verso Margaret Fox, la madre delle note spiritiste: una donna superstiziosa, spesso ingenua e spaventata, che ha sempre ceduto a chi ha spinto più forte, colei che ha pressato sul fantomatico poltergeist e che ha sostenuto con forza la figlia maggiore.

Leah, che come età era più vicina a quella di sua madre che delle sue sorelle minori Kate e Maggie, era cresciuta negli anni Venti dell’Ottocento in una città in piena espansione; desiderava ardentemente la sicurezza ed era disposta a correre dei rischi per guadagnarsela. Quello che sembra aver intravisto nel caso del presunto poltergeist è stata la possibilità di ricreare sé stessa e di darsi quell’opportunità che le potesse permettere di barattare la rispettabilità marginale di una madre single a Rochester, prima con la fama e la fortuna e poi con un vita di comodità borghese.

Epilogo delle sorelle Fox

L’epilogo delle sorelle Fox è complesso e contraddittorio. Sebbene abbiano contribuito significativamente alla nascita del movimento spiritista, le loro stesse affermazioni e confessioni successive hanno gettato dubbi sulla veridicità delle comunicazioni con gli spiriti. Il fenomeno delle sorelle Fox ha avuto un impatto duraturo sulla cultura e sulla storia dell’occultismo e dello spiritismo.

La triste fine delle sorelle Fox

Maggie non si riconciliò mai con la sorella Leah, che morì il primo novembre del 1890. Kate continuò a bere fino a spegnersi il 2 luglio 1892, all’età di 55 anni. Il suo corpo fu ritrovato da uno dei suoi figli. Maggie morì l’8 marzo 1893, all’età di 59 anni, a casa di un amico a Brooklyn; era malata e indigente. Quell’anno gli Spiritualisti formarono l’Associazione Spiritualista Nazionale, che oggi è conosciuta come National Spiritualist Association of Churches, l’Associazione Spiritualista Nazionale delle Chiese.

Il 21 novembre 1904, degli scolari che giocavano nella casa d’infanzia delle sorelle Fox a Hydesville, conosciuta localmente come “la casa degli spettri, scoprirono la maggior parte di uno scheletro tra la terra e le fatiscenti pareti di cedro. Fu consultato un medico, il quale stimò che le ossa avessero circa cinquant’anni, dando credito al racconto delle sorelle sui messaggi spirituali di un venditore ambulante assassinato. Ma non tutti ne furono convinti.

Le firme di Margaret e Catherine Fox con l'aggiunta dei cognomi dei rispettivi mariti - Sorelle Fox - Archaeus, studio e ricerca sul paranormale
Le firme di Margaret e Catherine Fox con l’aggiunta dei cognomi dei rispettivi mariti

«Uno scalpore divertente sproporzionato rispetto a qualsiasi significato necessario della scoperta. […] Le tre sorelle Fox erano state semplicemente abbastanza intelligenti da sfruttare un mistero locale. Anche se le ossa fossero quelle del venditore ambulante assassinato, rimarrà ancora quella terribile confessione di Maggie Fox, che riduce l’intero caso a una farsa».

24 novembre 1904, New York Times

Cinque anni dopo, un altro medico esaminò le ossa e stabilì che erano costituite da «solo poche costole con alcune stranezze, tra queste una sovrabbondanza di alcune e una carenza di altre. Tra queste c’erano anche alcune ossa di polloInoltre aggiunse che seppe di un uomo che abitava lì vicino che nascose le ossa per uno scherzo alimentando la storia delle sorelle Fox, ma si vergognava troppo per confessare.

E fin qui potremmo pensare che potrebbe esserci un fondo di verità in tutta questa storia: forse per davvero, le sorelle Fox, avevano iniziato qualcosa di incredibile dando vita ad un movimento religioso senza neppure rendersene conto.

Ma la storia non finisce qui.

Le divergenti oponioni delle sorele Fox

Le opinioni di Kate e Maggie sono variate così come variano spesso quelle di molti presunti medium che leggiamo nei social media. Diversi decenni dopo la morte delle sorelle Fox, due antagonisti particolarmente memorabili hanno contribuito al dibattito sullo spiritismo: l’illusionista Harry Houdini (1874-1926) e il suo caro amico e scrittore Arthur Conan Doyle (1859-1930), creatore del maestro detective Sherlock Holmes. Negli anni Venti del secolo scorso, Houdini cercò di convincere Doyle che lo spiritualismo fosse una frode smascherando falsi medium, mentre Doyle persisteva nel tenersi stretto alle sue convinzioni spiritualiste.

Sir Arthur Conan Doyle con il mago Houdini - Sorelle Fox - Archaeus, studio e ricerca sul paranormale
Sir Arthur Conan Doyle con il mago Houdini

La controversia sulle sorelle Fox spiega in parte la frequente rivisitazione della storia delle ragazze nel corso degli anni: ci sono così tante possibilità e versioni… Per gli spiritualisti, la vicenda ha la risonanza di una storia sacra, che aiuta a illuminare le origini, o almeno un aspetto della loro fede, che continua ad espandersi. Altri trovano intrigante la storia delle sorelle Fox perché suona come un classico racconto di fantasmi o perché ha innescato un’indagine così diffusa e colorata sulla natura della vita dopo la morte. Altri ancora sono interessati a esplorare come le ragazze potrebbero aver simulato le loro manifestazioni spirituali.

Cosa accadde realmente quella notte di fine marzo a Hydesville? Se fosse stata una burla innocente di due ragazzine, come avrebbero potuto perpetuare una tale frode per quarant’anni? Forse lo scherzo aveva innescato una qualche potente illusione condivisa? Oppure, come suggeriscono alcuni teorici a proposito degli adolescenti in generale e di coloro che scatenano strani fenomeni in particolare, lo stress della pubertà aveva forse liberato forze inconsce, energie sessuali capaci di trasformare la più comune famiglia in un orrore? Si era di fronte ad un effetto poltergeist dalla parte subconscia delle ragazzine? O, ancora, Kate e Maggie erano davvero delle medium spirituali, così come credevano molte persone rispettabili dell’epoca? Quante domande… Ma di risposte ne abbiamo?

Che fine ha fatto Leah Fox?

Negli ultimi tre decenni, gli storici hanno prodotto una mole di documenti significativa, esplorando lo spiritualismo sia come riflesso che come espressione delle tensioni inerenti all’America del XIX secolo.
Non sorprende che esista una documentazione meno consistente per ciò che accadde prima delle vicende spiritualiste di Kate e Maggie Fox. La loro sorella maggiore, Ann Leah Fox Fish Brown Underhill, giusto per citare correttamente tutti i cognomi che si è portata appresso per essere convolata a nozze ben tre volte, scrisse un libro di memorie che credo sia molto utile per alcuni passaggi cronistici, ma resta inaffidabile ed egoistico per essere preso sul serio, motivo per il quale andrebbe letto con distacco e attenzione.

Il libro, scritto nel 1885 sotto la firma di Ann Leah Underhill (ovvero, Leah Fox) è ancora reperibile edito dalla Kessinger Publishing che ne ha curato un’edizione nel 2010. Si tratta di oltre cinquecento pagine, un vero e proprio diario di Leah e si intitola The Missing Link In Modern Spiritualism (L’anello mancante dello spiritismo moderno).

Per quanto sia una storia del passato, quello che scopro nelle mie ricerche, è che per chiunque ne sia davvero interessato, ci sono ancora molte scoperte da fare… anche in relazione alle sorelle Fox!

Leah Fox e The Missing Link In Modern Spiritualism

Il libro di Leah, The Missing Link in Modern Spiritualism, pubblicato a metà degli anni 1880 con il suo nome da sposata Underhill, dà pochi indizi del ribollente risentimento dei suoi fratelli più piccoli. D’altra parte, pur essendo enormemente affascinante, è ben lungi dall’essere un testo del tutto attendibile e necessita di essere letto con occhio critico. A parte lo scetticismo che i lettori possono provare riguardo agli incidenti spettrali che descrive, i ricordi di date e cronologia della vita successiva di Leah sono spesso confusi, e lei tende a sorvolare sugli episodi in cui è stata criticata, anche dalla sua stessa carne e sangue.

Stando così le cose, molti spiritisti rimasero sbalorditi quando, solo tre anni dopo, Maggie, con il sostegno di Kate, annunciò al mondo che la loro carriera quarantennale come medium era stata un’elaborata bufala. Dal palco della New York Academy of Music, Maggie ha dimostrato come le sorelle producessero i famosi colpi facendo schioccare le articolazioni delle dita dei piedi. Lei e Kate hanno continuato a collaborare con Reuben Briggs Davenport (1852-1932), altro fratello dei già noti Davenport e corrispondente del New York Herald, e nel libro The Death-Blow to Spiritualism (ovvero, Il colpo mortale allo spiritualismo), hanno attribuito la colpa alla sorella maggiore per aver manipolato il loro sé giovanile per il proprio guadagno finanziario.

The Love-life of Dr. Kane

Per i lettori che avevano letto un altro libro, pubblicato due decenni prima, tuttavia, la posizione apparentemente nuova di Kate e Maggie sarebbe stata meno una sorpresa. In The Love-Life of Dr. Kane (che raccoglie le lettere intime tra il defunto esploratore artico Elisha Kent Kane e il fulcro dei suoi affetti, Maggie), un senso di risentimento emerge dalle pagine della descrizione di accompagnamento, presumibilmente sancita da Maggie. Leah viene definita freddamente “una parente” e viene considerata la persona spesso da incolpare per l’infelicità di lunga data delle sue sorelle minori.

I due libri, The Love-life of Dr. Kane e The Death-Blow to Spiritualism, non dovrebbero essere letti senza fare domande. Nell’anno successivo al libro di Reuben Briggs Davenport, Maggie e Kate ritrattarono le loro confessioni, sollevando ancora più domande sull’affidabilità delle sorelle Fox e su ciò in cui ognuna di loro credeva veramente. Tuttavia, se valutati insieme (e con altri resoconti contemporanei di scettici e credenti), questi libri offrono spunti unici su un affascinante movimento del XIX secolo e su tre donne che ne furono al centro.

In un articolo dal titolo The Mystery of the Three Fox Sisters pubblicato sulla rivista Psychic Science nell’ottobre del 1922, Sir Arthur Conan Doyle tiene a ricordare che:

«È un errore supporre che il movimento che si chiama Spiritismo o Spiritismo (il nome è indifferente) abbia trovato la sua nascita fisica o intellettuale nella famiglia Fox. Per quanto riguarda i segni fisici, colpi inspiegabili e simili, potrebbero essere abbinati a molti casi più antichi, nessuno riportato in modo più completo di quello in cui fu coinvolta la famiglia Wesley a Epworth, nel 1726. Sul lato mentale trovano il loro prototipo nelle filosofie precedenti, in particolare quella di Swedenborg, ed esisteva una scuola molto attiva che aveva studiato la lucidità della chiaroveggenza, prima in relazione al trattamento medico, ma poi con lo scopo di raggiungere una visione religiosa ampliata».

The Mystery of the Three Fox Sisters, scritto da Conan Doyle su Psychic Science dell’ottobre 1922
Il presunto baule del venditore ambulante - Sorelle Fox - Archaeus, studio e ricerca sul paranormale
Il presunto baule del venditore ambulante

Ogni qual volta mi documento a fondo su un tema del paranormale, mi sento come forse si sentivano i partecipanti alle sedute spiritiche delle sorelle Fox più di un secolo e mezzo fa, ponendomi probabilmente le stesse domande, per capire la possibile spiegazione di un fenomeno considerato paranormale. Domande, è questo che un ricercatore deve farsi. Se si hanno già le risposte, del tipo “è tutto vero” o “è tutto falso”, non siamo di fronte ad un vero cercatore della verità, ma ad un credente fanatico o ad un detrattore a priori.

E.E. Lewis, che ha intervistato la famiglia Fox nel 1840, concluse la sua introduzione con un invito che ora rivolgo a voi lettori:

«Lasciate che si facciano avanti e che risolvano questo mistero, se dovessero collegarsi allo spiritismo moderno».

E non potrei essere più d’accordo. Spesso, nei vari casi del paranormale, più persone ci sono di mezzo e più diventa noto il caso… E più diventa noto e meno verità vengono a galla. Non so se Lewis avesse cercato i riflettori per un tornaconto commerciale, non mi è possibile saperlo, ma ciò che so e sappiamo perché documentato, che prima dei Fox, in quella casa a Hydesville, ci avevano abitato i Weekman, che non mancarono di farsi avanti quando il fenomeno dei raps si era diffuso nella zona.

Dichiararono a Lewis di essere stati anche loro terrorizzati dai colpi, ma prima non ne avevano mai parlato con nessuno o, forse, non avevano avuto la stessa idea delle sorelle Fox di poterci lucrare sopra.
La domestica dei Weekman, la diciannovenne Lucretia Pulver, andò anche lei a testimoniare e aggiunse che quando serviva la famiglia in quella casa, ha visto un uomo che «indossava pantaloni grigi, una redingote nera (una sorta di giacca lunga fino al ginocchio) e un berretto nero». Era certa che si trattasse di uno spettro. Come si alimentano facilmente le storie di fantasmi, non è vero?

Ma ecco da dove saltò fuori la storia del giovane ambulante assassinato…

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