Stefano Urso

Archaeus, studio e ricerca sul paranormale

Chi Sono

Stefano Urso
Stefano Urso

Mi chiamo Stefano Urso, classe 1974. Le mie passioni sono sempre state la musica e il cinema, non solo come semplice spettatore.

Mi sono avvicinato al mondo del paranormale per caso, a seguito di un evento inspiegabile al quale cerco ancora oggi di dare una risposta.

Dopo un’esperienza nell’investigazione del paranormale sul campo di indagine, ho deciso di dedicarmi ad aspetti più storici e antropologici legati ai fantasmi. Le virgolette sono d’obbligo per una presa di posizione più neutrale dato che le mie ricerche e i miei studi si orientano ad ampio spettro, giusto per usare un eufemismo, dalla scienza al folklore, dalla teologia alla teosofia, dalla storia alle leggende…

Le mie esperienze maturate attraverso le rilevazioni ambientali e analisi forensi di fenomeni insoliti, lo studio del cristianesimo in molte sue forme nonché religioni induiste, la competenza in materia di immagine (video e foto) e quella in ambito musicale, assieme agli studi approfonditi sul paranormale e sullo spiritismo, hanno dato vita all’idea di un progetto, Archaeus, che senza presunzione cerca di portare sul web la sintesi di molti studi e confronti per cercare di fare chiarezza e dare informazioni più attendibili o plausibili, rispetto le disinformazioni da copia/incolla che circolano in rete.

Storia e Para-Antropologia (la tipologia di studio di Stefano Urso)

Storia del Paranormale

Libreria

La ricerca sul campo di indagine con l’utilizzo di attrezzature specializzate, non è solo l’unica ricerca che si può fare sul paranormale. In realtà un ricercatore dovrebbe anche conoscere la storia e come si è evoluto il fenomeno nel tempo, così come la ricerca. Nel mio caso, dopo qualche hanno sul campo, ho deciso di occuparmi dello studio.

La ricerca storica si concentra sulla documentazione, l’analisi e l’interpretazione di eventi, persone o teorie legate a presunti fenomeni o esperienze paranormali che sono avvenuti nel corso della storia. Questo studio si può riassumere in cinque passaggi:

  1. Ricerca documentale: cerco e analizzo fonti primarie come diari, lettere, articoli di giornale, libri e testimonianze varie per raccogliere informazioni sulla presenza e l’evoluzione del paranormale in diverse epoche storiche.
  2. Esame critico delle fonti: valuto criticamente le prove presentate e considero il contesto storico, sociale e culturale in cui si sono verificati gli eventi paranormali.
  3. Analisi dei paradigmi concettuali: esamino le diverse teorie, credenze e concezioni del paranormale che si sono sviluppate nel corso del tempo per comprendere le influenze culturali e intellettuali che hanno plasmato le interpretazioni e le spiegazioni di tali fenomeni.
  4. Contestualizzazione storica: cerco di comprendere come i fenomeni paranormali siano stati interpretati e vissuti all’interno delle diverse società e culture nel corso del tempo, considerando le credenze, le pratiche religiose e le influenze filosofiche.
  5. Pubblicazioni e divulgazione: condivido i risultati delle mie ricerche attraverso articoli e pubblicazioni sui social network (spero presto anche di libri) per contribuire alla conoscenza e al dibattito sul paranormale nella storia.

In definitiva, cerco di analizzare e comprendere la relazione tra i fenomeni paranormali e l’evoluzione umana nel corso dei secoli, offrendo un punto di vista critico e scientificamente informato sulla materia.

Para-Antropologia del Paranormale

Cranio votivo a mosaico all'interno del Museo di Antropologia di Città del Messico creato per il museo nel 1967

Se l’antropologia è una disciplina che studia l’essere umano, la sua evoluzione, il comportamento sociale, le culture e le pratiche culturali, cercando di comprendere l’essenza umana attraverso studi sul campo, analisi socioculturali e archeologia, la Para-Antropologia, combina la parapsicologia, la scienza e lo studio del paranormale, insieme alla natura umana per capire meglio perché alcune persone sperimentano fenomeni anomali.

L’antropologia ha origini nelle scienze umane, nelle scienze naturali e nelle scienze sociali. Così anche la para-antropologia si concentra sulla persistenza e riproduzione di anomalie con miti, ideologia, grammatico-culturale e logica sociale correlati. L’approccio della para-antropologia è quello socio-scientifico allo studio di esperienze, credenze e fenomeni paranormali in tutte le loro varie forme, cercando si sollevare un dialogo interdisciplinare sulle questioni del paranormale, in modo da superare l’impasse tra scettici e sostenitori, sperando di aprire dibattiti e nuove strade per l’indagine e la comprensione del paranormale.

Antropologia dei Fantasmi

I fantasmi, quali esseri disincarnati (sempre che esistano, qualunque sia la loro origine), possono essere studiati antropologicamente?

Certamente, l’antropologia può condurre studi sul fenomeno dei fantasmi. Sebbene i fantasmi siano spesso considerati sovrannaturali o tipici del folklore, ma è interessante esaminare come queste credenze e pratiche influenzino le diverse culture e società. Nell’immagine seguente, uno spirito solitario viene condotto alla beatitudine eterna da un amante su una tavoletta di argilla babilonese di circa 3500 anni fa, conservata al British Museum di Londra.

Tavoletta babilonese con spiriti

In questo caso mi occupo di indagare su diversi aspetti relativi ai fantasmi, come le varie percezioni culturali di cosa siano i fantasmi, quali ruoli ricoprono nelle credenze e nelle pratiche culturali, come vengono interpretati e come influenzano le dinamiche sociali. Mi interessa scoprire l’impatto che queste storie di fantasmi hanno nel plasmare le identità culturali e le relazioni interpersonali. Lo studio antropologico mi porta a conoscere anche il folclore attraverso l’analisi di rituali, cerimonie o pratiche specifiche che coinvolgono il fenomeno dei fantasmi, come il contatto con gli spiriti dei defunti o le cerimonie di esorcismo. Trovo molto interessante il modo in cui le credenze e le pratiche legate ai fantasmi vengono trasmesse, come si evolvono nel tempo e come possono cambiare in diverse società o contesti culturali.

Mitologia e Demonologia

Quando si studia la storia e l’antropologia nel contesto del paranormale, è inevitabile non studiare la mitologia e la demonologia.

La mitologia studia i vari miti che appartengono ad una particolare tradizione religiosa o culturale, dove il mito, è un racconto che riguarda la storia antica di un popolo o che spiega un fenomeno naturale o sociale, e che tipicamente coinvolge esseri o eventi soprannaturali. Quest’ultimo è il motivo per cui mitologia rientra nei miei studi.

Demonologia - Stefano Urso

La demonologia, opposto dell’angelologia, studia i demoni e le relazioni del mondo umano con i domini degli spiriti, un insieme di relazioni che costituivano una parte importante dell’universo mentale di antichi popoli di ogni parte del mondo, dalla mesopotamia all’oriente, dall’Europa medievale alla prima età moderna. Le manifestazioni religiose arcaiche potevano svolgere un ruolo considerevole, classificate come visioni cristiane, sciamanesimo o credenza nella possessione diabolica, anche nel secolo scorso. Questo studio è sia mitologico che teologico e si può dividere in tre diversi campi:

  1. Teologico e culturale: l’opinione dei vari popoli che credono esistano i demoni, quali angeli caduti, e che sia possibile comunicare con loro. Inoltre che questi demoni siano in grado di leggere la nostra mente e riescano a possederci.
  2. Letterario: anche i demoni sono raccontati attraverso miti e leggende sia scritte che orali e, come tutti i miti, hanno un’origine e uno scopo.
  3. Psicologico: oggi non accettiamo più l’idea che esista Zeus che mette incinta un cigno o Efesto che forgia una gabbia attorno al letto dove sua moglie Afrodite sta facendo l’amore con Ares, ma accettiamo che possano esistere antiche divinità considerate malevoli (anche se in principio un demone era semplicemente un dio venerato) che possano influenzare l’uomo e possederlo

Ogni studio, sia sulla mitologia che sulla demonologia, hanno un approccio antropologico basato, quindi, sull’analisi culturale e sociale, piuttosto che su una valutazione scientifica della loro esistenza o natura sovrannaturale. Il mio personale obiettivo è quello di comprendere le implicazioni culturali e sociali che le creature sovrannaturali hanno nelle varie società piuttosto che stabilire se siano “reali” o meno. E tutto ciò che scopro mi piace condividerlo con voi.

Spero che i miei studi riportati in questo blog, possano essere interessanti a coloro che sono curiosi dell’ignoto e dei fenomeni paranormali ed essere un punto di partenza o di approfondimento per coloro che operano nel campo del paranormale.

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