Fantasmi
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Fantasmi: cosa sappiamo davvero? Come sono fatti?

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Come sono fatti davvero i Fantasmi?

Per rispondere alla domanda «Come sono fatti davvero i Fantasmi?» bisogna rispondere ad altre domande più specifiche:

  • Qual’è l’aspetto dei fantasmi?
  • Quanti e quali tipi di fantasmi esistono?
  • Dove vivono?
  • Da dove vengono?
  • Quando si mostrano?
  • Perché si mostrano?
  • Perché riusciamo a percepirli o vederli?
  • Come comunicano non noi?
  • I testimoni sono affidabili?
  • È possibile fotografarli?
  • Quali prove abbiamo davvero?
  • Cosa sappiamo e cosa non sappiamo davvero sui fantasmi?

Per rispondere a tutte queste domande bisogna farlo un “passo alla volta”.

Qual’è l’aspetto dei Fantasmi?

La ricerca attuale nel campo dei fantasmi è spesso caratterizzata da un approccio che potrebbe essere definito “guidato da supposizioni”. Questo significa che studiosi, ricercatori e investigatori del paranormale tendono a partire da ipotesi predefinite, come l’idea che i fantasmi siano spiriti, e cercano quindi prove che confermino queste ipotesi. Tuttavia, questo approccio presenta una logica circolare e non rispecchia il metodo scientifico.

Nella Scienza, infatti, si inizia raccogliendo prove in modo imparziale, si verifica la loro accuratezza e si utilizzano per formulare teorie che possano spiegare le prove stesse. Queste teorie vengono poi sottoposte a test per verificarne la validità.

Una ricostruzione dell'apparizione del fantasma di Lady Dorothy Walpole soprannominata Brown Lady
Una ricostruzione dell’apparizione del fantasma di Lady Dorothy Walpole soprannominata Brown Lady

Nonostante la popolarità di questo approccio basato su ipotesi nella ricerca sui fantasmi, non sembra aver prodotto progressi significativi nel campo. Le concezioni sulla natura dei fantasmi non sembrano essersi evolute rispetto alle ipotesi iniziali. Questo potrebbe suggerire che o le ipotesi sono corrette, o che la ricerca non sta portando a risultati concreti. Considerando la mancanza di prove ottenute attraverso indagini imparziali a sostegno delle ipotesi, sembra più probabile che quest’ultima opzione sia quella corretta.

Per quanto riguarda le caratteristiche dei fantasmi, questi vengono solitamente descritti come figure vestite, che non sono circondate o accompagnate da alcun contesto scenico. La maggior parte dei fantasmi sembra assomigliare a persone normali, non trasparenti o luminose come spesso vengono rappresentati. Possono apparire solidi o in carne ed ossa, con un aspetto naturale o, diversamente, distorto e orribile. Se la morte è stata violenta, potrebbero apparire sfigurati o feriti. I fantasmi possono comportarsi come una persona vivente, ingannando così gli altri finché non svaniscono misteriosamente, oppure possono fluttuare sopra il terreno. Potreste incrociarne uno per strada senza nemmeno notarlo. Possono apparire completamente formati o solo parzialmente, spesso descritti a mezzo busto e visibili solo fino all’altezza delle ginocchia.

Un esempio di fantasma in carne ed ossa è quello di Lady Dorothy Walpole (1686-1726), soprannominata Brown Lady, morta in circostanze misteriose e che sembra essere stata avvistata da più testimoni nei pressi dei castelli di Raynham Hall, Houghton Hall e Sandringham House.

I fantasmi, tuttavia, sembrano avere la capacità di svanire spontaneamente o di attraversare i muri. A volte appaiono anche in spazi chiusi. Sebbene talvolta vengano visti in costumi d’epoca, come se appartenessero a un’epoca passata, queste segnalazioni sono iniziate solo all’inizio del XX secolo. Prima di allora, venivano normalmente rappresentati in abiti contemporanei. Perché?

Forse il cinema ci ha influenzato e suggestionato a tal punto che associamo automaticamente un fantasma ad uno spirito che si manifesta da un lontano passato? Forse pensiamo che per diventare fantasmi e quindi percepibili, gli spiriti devono trascorrere un periodo o affrontare un lungo percorso prima di manifestarsi? A queste domande non c’è una risposta univoca, ma indubbiamente il cinema ci ha influenzato notevolmente.

Alcuni fantasmi, poi, sembrano proiettare ombre o riflessi, anche se non è chiaro in quale proporzione ciò avvenga. Le persone segnalano a volte aree di fitta nebbia come fantasmi. Tuttavia, non viene riportato che le figure solide si trasformino in nebbia, o viceversa. Inoltre, queste nebbie non sembrano comportarsi come esseri umani. Pertanto, non sembra esserci alcuna prova concreta a sostegno dell’idea che queste aree di nebbia siano fantasmi.

Sono state riportate raramente figure umane parziali, spesso la metà superiore o inferiore di un corpo. Molti di questi rapporti provengono da fonti poco affidabili, come le tradizionali storie di fantasmi, ma esistono rari caso provenienti da indagini accurate. Infine, esistono figure oscure, segnalate come fantasmi ombra. Questi vengono molto spesso avvistati nella visione periferica, a volte in movimento. Di solito svaniscono quando il testimone si gira a guardarli.

Per ulteriori informazioni potete leggere l’articolo: Shadow People, il popolo ombra che ci osserva

Una rappresentazione di fantasma col cappello (uomo ombra), tipico delle Shadow People
Una rappresentazione di fantasma col cappello (Hat-Man), tipico delle Shadow People (Popolo Ombra)

Per quanto riguarda la durata degli avvistamenti di fantasmi, questi tendono ad essere brevi, durando solitamente pochi secondi piuttosto che minuti. Tuttavia, l’esperienza può sembrare più lunga per i testimoni, dato che gli avvistamenti insoliti tendono a lasciare un’impressione duratura. Ma è l’impressione ad essere duratura, la rafforzatura del ricordo con elementi creati dalla mente che vanno a colmare aspetti e dettagli difficilmente memorizzabili. Per questo motivo, le testimonianze si arricchiscono di elementi che vanno ad enfatizzare un fenomeno diversamente difficile da spiegare.

Esistono due prospettive contrastanti: una sostiene che ogni individuo possa percepire un fantasma, mentre l’altra argomenta che solo coloro dotati di sensibilità psichica sviluppata possono essere in grado di cogliere la presenza dei fantasmi in modo più acuto rispetto agli altri.

La tradizione europea ha sviluppato una serie di norme e regole su come interagire con queste entità. Ad esempio, è fortemente sconsigliato entrare in contatto fisico con un fantasma. Inoltre, si ritiene che i fantasmi non siano in grado di attraversare corsi d’acqua in movimento (come fiumi, mare, laghi, etc.). Si dice anche che i fantasmi emettano anche odori distintivi (profumi di fiori o, nel caso di presenze malevole, cattivi odori). Possono essere accompagnati da suoni, come musiche che possono udire solo alcune persone, o rumori, passi e movimenti di oggetti.

Ci sono alcuni casi in cui i fantasmi sono apparsi nudi, come accaduto nella Langenhoe Church, una chiesa infestata (compreso il maniero vicino) a Colchester, Essex, in Inghilterra. L’investigatore del paranormale Peter Underwood (1923-2014), ha indagato a Langenhoe Church per dodici anni, affermando che fosse la più infestata che avesse mai visto.

Frederic WH Myers (1843-1901), uno dei fondatori della Society for Psychical Research (SPR) di Londra, credeva che i fantasmi fossero «manifestazioni di energia personale persistente, o un’indicazione che qualche tipo di forza viene esercitata dopo la morte e che è in qualche modo connessa con una persona precedentemente conosciuto sulla terra». Myers credeva che i fantasmi fossero proiezioni della coscienza senza un’identità cosciente, ma ricerche più recenti hanno sostenuto che i fantasmi potrebbero possedere un qualche tipo di consapevolezza.

Gli investigatori del paranormale hanno scoperto che nella maggior parte dei casi ci sono spiegazioni naturali per gli avvistamenti, ma questo lascia ancora un numero esiguo (forse solo il 2%, FORSE!) che semplicemente non può essere spiegato in modo naturale, per quanto scettico o poco convinto sia l’investigatore. Non esiste ancora una risposta definitiva sul fatto che i fantasmi siano autentici o frutto dell’immaginazione, o se abbiano personalità o siano flashback del passato. Può essere considerato il principio vitale o divino che pervade l’essere umano o l’universo.

Quanti e quali tipi di fantasmi esistono?

Mi capita spesso di imbattermi in classificazioni di fantasmi o entità spettrali, ma non credo possa essere attendibile. Solitamente, queste categorie si basano sulle singole personali concezioni di ciò che costituirebbe un fantasma, spesso frutto di un copia-incolla da articoli di dubbia affidabilità. Tuttavia, per scopi di ricerca, dato che non presupponiamo alcuna premessa a priori, tale approccio non risulta particolarmente utile. Un’eccezione notevole è rappresentata dalle cosiddette apparizioni di crisi. Queste ultime sono peculiari in quanto coinvolgono individui viventi, generalmente riconoscibili. Nonostante ciò, appaiono significativamente differenti rispetto alle tradizionali manifestazioni spettrali che stiamo esaminando in questo contesto.

ORBS
ORBS

La maggior parte dei classici ORBS (sfere, in italiano) sono fenomeni fotografici che appaiono come piccole sfere luminose presenti nelle immagini, specialmente quando si utilizza il flash della fotocamera. Sono spesso osservati in fotografie scattate in condizioni di scarsa illuminazione, come durante la notte o in ambienti bui. Si tratta di riflessi della luce su particelle di polvere, goccioline d’acqua o particelle sospese nell’aria. Questo fenomeno fotografico è riconosciuto anche dalle maggiori società di ricerca psichica e paranormale.

Gli ectoplasmi sono un altro fenomeno svelato: non esistono. Si tratta di sostanze create da medium fraudolenti a partire dall’epoca vittoriana.

Tuttavia, esistono molte tipologie di esseri spettrali che fanno parte delle tradizioni e culture di molte popolazioni, creature spiritiche credute nel folclore e sono così tante che non posso elencarle in questo articolo.

Dove vivono i Fantasmi?

Le apparizioni di fantasmi sono state segnalate in una vasta gamma di luoghi, ma si verificano con particolare frequenza nei luoghi in cui le persone trascorrono la maggior parte del loro tempo, come le abitazioni e i luoghi di lavoro. Questo potrebbe essere dovuto semplicemente alla maggiore probabilità di osservazione in questi luoghi, data la quantità di tempo che le persone vi trascorrono.

Contrariamente a quanto comunemente si crede, i cimiteri non sono i luoghi in cui si segnalano più frequentemente apparizioni di fantasmi. Questo sfata un mito popolare che associa spesso i fantasmi ai luoghi di sepoltura.

Censimento delle allucinazioni (Hallucinations Census) pag. 56
Censimento delle allucinazioni (Hallucinations Census) pag. 56

Vari sondaggi, a partire dal Censimento delle allucinazioni (Hallucinations Census) effettuato dalla Society for Psychical Research (SPR) dal 1882 al 1895, hanno rivelato che gli edifici più vecchi tendono a generare il maggior numero di segnalazioni di fantasmi. Questo potrebbe essere dovuto a una serie di fattori, tra cui la storia più lunga e le possibili associazioni emotive legate a questi edifici.

È interessante notare che molte segnalazioni di fantasmi sono eventi isolati, non associati a infestazioni preesistenti. Questo suggerisce che le apparizioni di fantasmi possono essere fenomeni transitori, piuttosto che presenze permanenti. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere appieno la natura di queste manifestazioni.

Da dove vengono?

Nel folclore e nelle storie di fantasmi, si dice spesso che i fantasmi provengono o risiedono in luoghi associati alla loro vita terrena. Questi possono includere case, castelli, luoghi di battaglia, ospedali, scuole, chiese, cimiteri e altri luoghi in cui possono essere avvenuti eventi significativi.

Secondo la concezione occidentale, dopo la morte, l’anima si dirige verso l’oltretomba, che può consistere nel paradiso per coloro che hanno condotto una vita retta, oppure nell’inferno per coloro che hanno peccato. Entrambe queste destinazioni sono considerate permanenti e senza fine, il che rende l’idea dei fantasmi una violazione delle leggi naturali.

Secondo la tradizione più comune, la comparsa di molti fantasmi (apparizioni) avviene in condizioni nebbiose, talvolta attribuita a effetti di luce, così come le manifestazioni durante i temporali potrebbero essere spiegate dalle cariche elettriche atmosferiche. Sebbene ci siano testimonianze di apparizioni anche di giorno, la maggior parte sembra manifestarsi durante le ore notturne. Questa convinzione potrebbe essere nata dal fatto che le manifestazioni spettrali sono più facilmente rilevabili in assenza di luce. Inoltre, la notte è spesso associata a fenomeni inquietanti che si verificano durante il sonno, i sogni e gli stati di coscienza alterati. Pertanto, la percezione di un’attività paranormale potrebbe essere più intensa durante le ore notturne.

Quando si mostrano?

Una rappresentazione di un fantasma
Una rappresentazione di un fantasma

Si ipotizza che la sensibilità alle presenze spettrali possa essere amplificata durante la notte, quando la mente è più rilassata o addirittura durante il sonno, momento in cui i sogni possono diventare il palcoscenico delle visite dall’aldilà. Tuttavia, alcuni ritengono che i fantasmi avvistati di notte, in condizioni di completa veglia, potrebbero essere il frutto di allucinazioni legate allo stato di semi-sogno.

Le investigazioni e gli studi sui fantasmi determinano che le apparizioni di fantasmi sono state segnalate in ogni momento del giorno e della notte, e in ogni periodo dell’anno. Non esiste una particolare predilezione per periodi specifici come Halloween o Natale, come alcuni potrebbero credere. Recenti sondaggi hanno rivelato che due terzi delle segnalazioni di attività paranormali si verificano nel pomeriggio. Inoltre, molte delle segnalazioni di fantasmi sono eventi isolati, non associati a infestazioni preesistenti.

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