Fantasmi
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Fantasmi: cosa sappiamo davvero? Come sono fatti?

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Perché si mostrano?

La questione del perché i fantasmi si mostrerebbero agli esseri umani è complessa e affascinante, e tocca molte aree di indagine, dalla psicologia alla filosofia, dalla religione alla fisica quantistica.

Innanzitutto, è importante sottolineare che l’esistenza dei fantasmi non è stata scientificamente provata. Le segnalazioni di avvistamenti di fantasmi sono spesso aneddotiche e soggettive, e possono essere influenzate da una serie di fattori, tra cui le aspettative culturali, le credenze personali e le condizioni psicologiche. Tuttavia, in questo sito web assumiamo che i fantasmi possano esistere e per cui potrebbero esserci diverse ragioni per cui si mostrerebbero agli esseri umani.

Alcuni sostengono che i fantasmi potrebbero essere spiriti di persone decedute che hanno lasciato affari in sospeso o che cercano di comunicare con i vivi. Questa è una credenza comune in molte culture e religioni, e si riflette in molte storie popolari e leggende. Altri suggeriscono che i fantasmi potrebbero essere manifestazioni di energia residua o impronte lasciate da eventi traumatici o emotivamente carichi. In questo caso, i fantasmi potrebbero non avere una vera e propria “coscienza”, ma sarebbero piuttosto come registrazioni che si riproducono in determinate circostanze.

Una rappresentazione di un fantasma
Una rappresentazione di un fantasma

Un’altra teoria suggerisce che i fantasmi potrebbero essere il risultato di fenomeni quantistici, come la superposizione o l’entanglement. Secondo questa visione, i fantasmi sarebbero manifestazioni di realtà alternative o dimensioni parallele che occasionalmente “sanguinano” nella nostra. Infine, alcuni psicologi sostengono che i fantasmi potrebbero essere proiezioni della nostra mente inconscia, manifestazioni di paure, desideri o traumi non risolti. In questo caso, i fantasmi sarebbero più un riflesso di noi stessi che entità separate.

I fantasmi, in quasi tutti i casi, non sembrano avere uno scopo evidente. Non esistono prove concrete che suggeriscano la presenza di un’intelligenza dietro tali fenomeni. Gli eventi inquietanti si manifestano in modo imprevedibile e la forma che assumono non segue una logica apparente. L’intensità di tali fenomeni può variare nel tempo, aumentando o diminuendo senza una ragione chiaramente identificabile. È interessante notare che la reazione dei testimoni agli eventi può influenzare la percezione di questi ultimi. Curiosamente, si è osservato che i fenomeni tendono a diminuire quando vengono studiati intensamente, sia dai testimoni abituali che dagli investigatori. Questa apparente mancanza di “finalità” è uno dei motivi per cui l’idea che le infestazioni siano il risultato dell’attività degli spiriti non trova sostegno. Esistono, però, molte supposizioni sul perché i fantasmi si mostrino e della loro “risposta” a seconda delle azioni umane sul piano terrestre.

Nella prospettiva della tradizione protestante, i fantasmi sono interpretati come inganni orchestrati dal maligno per confondere le menti dei credenti. Dal punto di vista cattolico, invece, i fantasmi possono avere uno scopo definito, come quello di ritornare dal purgatorio per impartire insegnamenti sui peccati e sul pentimento agli esseri viventi. Nel contesto dello Spiritismo moderno, i fantasmi sono visti come anime defunte imprigionate sulla Terra. Le cause di tale imprigionamento possono variare, includendo affari irrisolti, legami emotivi persistenti o semplicemente la mancata consapevolezza della propria morte e della necessità di proseguire nel proprio cammino verso l’aldilà.

Al proprosito sul perché i fantasmi si manifesterebbero ai viventi, vi suggerisco un documentario che esplora varie ipotesi (alcune moderne), un viaggio tra folclore, storia, scienza e filosofia.

Perché riusciamo a percepire o vedere i Fantasmi?

La percezione o la visione dei fantasmi è un fenomeno complesso che può essere influenzato da una serie di fattori. Si ritiene che le persone sensibili possono “vedere” i fantasmi, anche nel caso in cui i fantasmi non vogliono essere visti. Ma prima di addentrarmi alle spiegazioni paranormali è doveroso vedere quali casi andrebbero presi in considerazione mantenendo i piedi per terra.

Spiegazioni raziocinanti

Quando parlo di “spiegazioni raziocinanti”, mi riferisco a spiegazioni che sono state formulate attraverso un processo di ragionamento logico e critico. Queste spiegazioni non si basano su supposizioni o credenze personali, ma su fatti concreti e su una logica rigorosa.

  1. Psicologia: Alcuni psicologi sostengono che la percezione dei fantasmi può essere influenzata dalle nostre aspettative, credenze e stati emotivi. Ad esempio, se una persona crede fermamente nei fantasmi e si trova in un luogo che ritiene infestato, potrebbe interpretare rumori o movimenti casuali come attività paranormale.
  2. Fisiologia: Alcuni studi hanno suggerito che la percezione dei fantasmi può essere influenzata da fattori fisiologici, come la privazione del sonno, l’uso di sostanze psicoattive o condizioni mediche che possono influenzare il cervello e i sensi.
  3. Ambiente: Alcuni ricercatori hanno suggerito che certi ambienti possono indurre la percezione di fantasmi. Ad esempio, luoghi con campi elettromagnetici forti, bassa qualità dell’aria o rumori a bassa frequenza (infrasuoni) possono causare sensazioni di disagio o paura che vengono interpretate come presenze spettrali.
  4. Cultura e Società: Le nostre credenze e aspettative sui fantasmi sono fortemente influenzate dalla cultura e dalla società in cui viviamo. Storie di fantasmi, film horror e programmi televisivi possono plasmare la nostra percezione di cosa sia un fantasma e come ci si dovrebbe comportare in presenza di uno di loro.

È importante notare che queste sono solo ipotesi e non esiste una spiegazione scientifica definitiva per la percezione dei fantasmi. La ricerca in questo campo è ancora in corso.

Spiegazioni paranormali

Le “spiegazioni paranormali” si riferiscono a tentativi di interpretare fenomeni che non possono essere spiegati attraverso le leggi scientifiche attualmente accettate.

In questo caso i fantasmi rimangono sul piano terreno perché sono intrappolati in una distorsione temporale: rivivono costantemente una tragedia vissuta in vita. Alcuni fantasmi non se ne vanno perché hanno una missione da compiere, come proteggere qualcuno o per rivelare informazioni o, ancora, per cercare vendetta, mentre altri sono consumati dalla rabbia e dal risentimento.

I fantasmi arrabbiati che detestano e invidiano i vivi potrebbero diventare pericolosi. Quelli più potenti potrebbero manifestarsi in forma corporea e danneggiare i vivi, seppure i racconti di questi fenomeni sono rari e con scarse informazioni. Altri fantasmi, invece, sarebbero abbastanza potenti da esercitare la propria individualità spesso trascendono lo status di fantasma per diventare spiriti. Se onorati e propiziati, anche i fantasmi ostili possono talvolta essere persuasi a usare il loro potere in modo benevolo.

Rilievo funerario di Atene, Ermes conduce i deceduti nell'Ade (Wikimedia Commons)
Rilievo funerario di Atene, Ermes conduce i deceduti nell’Ade

Dal punto di vista dei credenti, il fantasma suggerisce l’idea che l’anima di un defunto mantenga una presenza nel mondo dei vivi, o forse rifiuti di lasciarlo. Alcuni fantasmi potrebbero non essere consapevoli della loro morte, o potrebbero non sapere come o dove andarsene. In tali circostanze, i vivi possono intervenire per assistere nella transizione, utilizzando rituali, ricorrendo a sciamani, o chiedendo a uno psicopompo di guidare l’anima defunta in sicurezza.

Nella mitologia e nelle religioni, uno psicopompo è una figura, spesso una divinità, incaricata di guidare le anime dei defunti nell’aldilà, così come il Caronte dantesco. Il termine deriva dal greco antico ψυχοπομπóς, composto da Psyché (anima) e pompós (colui che manda). Lo psicopompo riveste un ruolo centrale in numerose mitologie e religioni antiche, trovando riscontro anche nelle fedi monoteistiche. Non essendo una divinità nel senso stretto, lo psicopompo non si occupa di giudicare gli individui, bensì li accompagna nel regno ultraterreno. Tra le figure psicopompe più note si annoverano Ermes ed Ecate nella mitologia greca, Osiride nella mitologia egizia e San Michele Arcangelo nel Cristianesimo. In alcune tradizioni sciamaniche, lo psicopompo può essere uno sciamano in carne ed ossa capace di guidare le anime erranti attraverso il mondo di mezzo, cioè il nostro mondo, verso l’aldilà.

Come comunicano i Fantasmi non noi?

La questione se la presenza di un fantasma sia intrinsecamente dannosa è oggetto di dibattito. In alcune culture, il contatto con i fantasmi è considerato nocivo per i vivi, a causa di cattive intenzioni o semplicemente perché il contatto con i morti è considerato debilitante. Altre culture considerano ogni fantasma come un caso individuale. Alcuni sono benevoli, alcuni sono malevoli, altri sono semplicemente presenze neutre che hanno poco effetto in un modo o nell’altro.

Alcuni fantasmi mostrano comportamenti spaventosi, ma molte persone trovano tutti i fantasmi spaventosi semplicemente a causa della loro associazione con la morte o con il soprannaturale. Non è necessario alcun rumore metallico o gemito notturno: il fantasma in realtà non deve fare nulla per causare paura se non essere presente. Secondo lo studio del paranormale, non tutti i fantasmi sarebbero malevoli.

Disegno di un'ipotetica Larva Spirituale (o Astrale), di Maladek/Devianart
Disegno di un’ipotetica Larva Spirituale (o Astrale), di Maladek/Devianart

Ad alcuni piace semplicemente rimanere vicino ai vivi. Si sostiene che necessitano di energia per comunicare e, spesso, in particolar modo dell’energia umana: a differenza delle Larve spirituali (o larve astrali), seppure ci sia un aspetto “vampirico” anche nel caso dei fantasmi, se non eccessivo non danneggerà l’individuo da cui attingono energia. Alcuni studi sul paranormale affermano che un fantasma può assorbire meno energia di alcuni vampiri psichici viventi.

I fantasmi che persistono senza causare problemi possono essere tollerati. Ci sono casi in cui ad alcune persone piace la presenza dei fantasmi, soprattutto se possono veicolare pubblico e ricavarne denaro, come nel caso di molti hotel, locande e Bed&Breakfast noti per essere infestati.

Si presuppone che i medium possano contattare i fantasmi, perché considerati tramiti (ponti) attraverso cui i vivi possono comunicare con gli spiriti e agevolarne il passaggio verso l’aldilà. Le credenze spiritualiste sono predominanti nelle concezioni moderne dei fantasmi. Si presuppone che i fantasmi siano ex abitanti del luogo presumibilmente infestato e che possano sentire e reagire.

Nella maggior parte degli episodi, i fantasmi sembrano non interagire o comunicare con i testimoni, né sembrano influenzare l’ambiente fisico circostante, rimanendo spesso immobili. In rare occasioni, si è osservata una forma di comunicazione apparente, come risposte a stimoli, ma tali fenomeni potrebbero essere più correlati a un’esperienza inquietante che alla presenza di un fantasma. Di conseguenza, l’ipotesi diffusa che i fantasmi siano “spiriti” non trova sostegno in queste evidenze. Infatti, la concezione dei fantasmi come “spiriti” capaci di interagire liberamente con i testimoni, sebbene diffusa (soprattutto nei media), sembra essere più radicata nella tradizione e nella narrativa che nella ricerca paranormale.

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