La Terapia del Rilascio dello Spirito (o Liberazione Spirituale), conosciuta meglio in inglese come Spirit Release Therapy (SRT) è un approccio clinico innovativo che si colloca all’interno della vasta gamma di metodi della psicologia transpersonale. Questa terapia si distingue per il suo obiettivo principale: liberare il paziente da qualsiasi forma di coscienza disincarnata. La Spirit Release Therapy ha dimostrato la sua efficacia in numerosi casi in cui i pazienti non hanno risposto positivamente alla psicoterapia tradizionale o ai trattamenti psichiatrici.
In particolare, la Spirit Release Therapy viene spesso impiegata in situazioni in cui i pazienti sembrano essere “posseduti” da un’entità spirituale dannosa e non hanno beneficiato di terapie convenzionali. Nonostante le sue affermazioni necessitino ancora di essere validate da studi empirici rigorosi, la Spirit Release Therapy è stata riconosciuta da alcuni medici, psichiatri e psicologi clinici come un sistema diagnostico più efficiente rispetto alla diagnostica medica tradizionale per identificare l’eziologia di una vasta gamma di disturbi mentali, emotivi e psicosomatici.

La Spirit Release Therapy è nata dall’esperienza clinica pionieristica di professionisti che hanno riconosciuto i benefici di instaurare un dialogo con le “entità possidenti”, superando i pregiudizi sulla loro esistenza reale o sulla loro natura. Pertanto, la Spirit Release Therapy può essere descritta come una terapia “centrata sulla persona” o, seguendo l’approccio del praticante Thomas J. Zinser, come una terapia “centrata sull’anima”. Questo la rende fondamentalmente diversa dall’esorcismo religioso, che presuppone che gli spiriti siano “malvagi” e debbano essere allontanati. La Spirit Release Therapy, invece, si concentra sulla comprensione e sulla comunicazione con queste entità, piuttosto che sulla loro espulsione.
Cos’è la Spirit Release Therapy e come funziona

La Spirit Release Therapy (SRT) si rivelerebbe particolarmente efficace quando ci si trova di fronte a situazioni di disagio emotivo e di esaurimento energetico, spesso causati da entità o energie indesiderate che si sono attaccate all’individuo. Queste entità possono assumere diverse forme e possono essere presenti in una percentuale significativa di pazienti. Grazie alla Spirit Release Therapy, queste presenze indesiderate possono essere individuate e rimosse, risolvendo i problemi che hanno causato.
In alcuni casi, le persone che muoiono non riescono a effettuare la transizione verso il mondo degli spiriti e rimangono legate alla terra. Alcuni di questi spiriti possono attaccarsi alle persone viventi (Attaccamento Spirituale), causando una serie di sintomi, come cambiamenti improvvisi di comportamento, alterazioni dell’umore, sviluppo di dipendenze, problemi relazionali, percezioni anomale come sentire voci o vedere brevemente il volto di un altro nello specchio, sensazione di sabotaggio costante dei propri sforzi, depressione e sintomi fisici.
La Spirit Release Therapy può gestire anche altre entità non fisiche che possono attaccarsi alle strutture energetiche umane, come entità oscure o proiezioni della personalità. Indipendentemente dalla loro origine, queste entità possono essere gestite efficacemente con la SRT.
Ogni praticante della Spirit Release Therapy ha la propria interpretazione della pratica. Il Dr. William J. Baldwin (1939-2004), ad esempio, colloca la Spirit Release Therapy all’interno del dominio della psicologia transpersonale, definita dalla British Psychological Association come lo studio della spiritualità e delle aree della mente umana che cercano significati più alti nella vita, che vanno oltre i confini limitati dell’ego per accedere a una maggiore capacità di saggezza, creatività, amore incondizionato e compassione. La psicologia transpersonale riconosce e onora l’esistenza delle esperienze transpersonali e si occupa del loro significato per l’individuo e del loro impatto sul comportamento.
«La Spirit Release Therapy rientra nell’ampia categoria dei metodi della Psicologia Transpersonale ed è così chiamata perché mira a liberare dal cliente/paziente/ospitante qualsiasi tipo di coscienza disincarnata.»
Spirit Releasement Therapy (1995) di William J. Baldwin
Questa definizione essenziale abbraccia un vasto spettro di realtà spirituali. Baldwin adopera l’espressione “coscienza disincarnata di qualsiasi tipo” per abbracciare:
- Le anime dei defunti;
- Entità non umane distruttive, spesso identificate religiosamente come “demoni” o più modernamente come Entità della Forza Oscura (Dark Force Entity, DFE)
- Manifestazioni di pensieri negativi create dall’individuo stesso o da altre persone viventi;
- Maledizioni ereditarie, entità elementali, forme di vita extraterrestri e altre entità meno definite.
Si è avanzata l’ipotesi che sia possibile instaurare un dialogo anche con la coscienza disincarnata di un feto. La dottoressa Winafred Blake Lucas descrive i metodi per comunicare con lo spirito del non ancora nato, trattando la sua possibile reintegrazione nel mondo spirituale, dove si presume esista prima del concepimento, piuttosto che subire un aborto fisico traumatico, evento che, a suo dire, potrebbe intrappolare lo spirito del feto sulla terra, legato alla madre. Liberare lo spirito del nascituro, afferma, provoca un aborto spontaneo e indolore.
L’attaccamento alle vite precedenti

Nel suo libro Regression Therapy: A Handbook for Professionals del 2000, Lucas spiega che evita di chiedere al paziente cosa possa vedere o ricordare come fonte dei problemi, così da escludere cosa stia ricordando di “veda perché questo potrebbe sollevare l’intera questione su se stia ricordando ‘”di vedere”. Se il paziente non ricorda nulla, non vede altro che lui nella stanza, chiede al paziente di «inventare semplicemente una storia drammatica su qualcuno, da qualche parte, che fa qualcosa (spesso suggerendo un tema rilevante per i sintomi presentati) con un contesto molto prima della nascita». A volte, afferma Lucas, «è necessario un po’ di aiuto in più per entrare in questo stato, ma quasi sempre entro pochi secondi il paziente si trova nel mezzo di una regressione, anche se negherebbe fermamente se gli venisse chiesto!»
A causa della convinzione diffusa che il ricordo delle vite passate debba assomigliare a un film, spesso Lucas si trova a dover rassicurare il paziente incerto che non c’è nulla di male se sta semplicemente “inventando tutto”. Piuttosto, chiede ai pazienti di essere consapevoli delle sensazioni nei loro corpi, poiché crede fermamente che il corpo conservi sempre dei ricordi.
Nel suo libro la dottoressa Winafred B. Lucas ricorda quando al suo studio si presentò una signora molto in conflitto e infelice. Nel racconto della paziente «nulla sembrava andare per il verso giusto nella sua relazione con suo marito, Jerry, con il quale si sentiva meno una moglie e più una madre o una figlia, a seconda delle circostanze». Circa dieci mesi prima della seduta, al suo gruppo di meditazione la donna aveva incontrato un uomo più giovane di nome John, poco più che trentenne. Nonostante il giovane non lo trovasse così attraente fisicamente, la donna aveva provato «un’istantanea e appassionata attrazione verso di lui, e, nonostante la sua dedizione alla famiglia, presto si ritrovò coinvolta in una relazione extraconiugale.»
Man mano che passava il tempo, quella relazione prendeva sempre più forma fino a metterla in crisi: doveva rinunciare al suo matrimonio durato quindici anni e mettere in crisi anche i suoi figli? Poteva la sua passione incontrollabile essere karmica, cioè legata a un’esperienza di vita passata? Durante l’ipnosi regressiva, la dottoressa Lucas guidò la paziente «attraverso i corridoi del tempo, chiedendo alla sua mente subconscia di indirizzarla alla fonte della sua infatuazione per John».
Fu in quel momento che la donna, guardando i suoi piedi, vide le scarpe che indossava: erano nere e robuste, tipo quelle indossate dalle bambine nel XIX secolo, con spesse calze di lana. Indossava un vestito scuro, semplice, e un grembiule. I capelli eranoi rossicci e folti, aveva le lentiggini (che nella realtà non aveva mai avuto). In quel momento si trovava in cucina a sbucciare verdure. Quella era lei in una vita precedente. E lui, John, era un ragazzino a cui lei, nella vita precedente, si era legata. Ecco da dove sarebbe nata quella strana attrazione. Ora, non posso raccontarvi tutta la storia in questo articolo, ma questo racconto mi è servito da esempio per spiegare il collegamento tra presente e passato e come la Spirit Release Therapy funzioni anche in questi casi.
Il ruolo della Coscienza nella Spirit Release Therapy
Il professionista della Spirit Release Therapy si impegna a identificare il tipo di spirito (o spiriti) che influenzano il paziente. Qui, il termine “coscienza” suggerisce una relazione diretta tra spirito e coscienza. Di conseguenza, uno spirito può essere definito come una coscienza disincarnata. La questione dell’esistenza di queste forme di coscienza disincarnata, sia materiale che metafisica, o se siano frutto dell’immaginazione, è oggetto di dibattito tra i professionisti della Spirit Release Therapy.
I moderni terapeuti del rilascio spirituale e altri esperti che affermano di lavorare con entità spirituali disincarnate le definiscono in base alla loro natura. Alcuni liberano queste entità dai luoghi, altri dalle persone. Un terzo gruppo si autodefinisce salvatore di anime, seguendo la pratica sciamanica di comunicare con gli spiriti secondo “le regole di convivenza con l’altro mondo”. Il primo gruppo comprende professionisti come il parapsicologo Archibald A. Lawrie (1837-1914)della Scottish Society for Psychical Research (SSPR) e la folclorista Linda Williamson. Lawrie è considerato da molti un cacciatore di fantasmi; tuttavia, a differenza di altri investigatori del paranormale, si avvale dell’assistenza di un medium per comunicare con gli spiriti irrequieti.
Nel suo libro Ghosts and Earthbound Spirits (2006), Linda Williamson osserva che i medium non concordano su come definire i fantasmi o gli spiriti. Fantasma è il termine generalmente usato per gli spiriti che infestano le case; altri li chiamano spiriti terreni. Gli spiritisti si riferiscono a coloro con cui comunicano semplicemente come spiriti.
«Alcuni spiriti possono rimanere bloccati a causa di colpa o di affari incompiuti. (…) Gli spiriti legati alla terra sono in uno stato mentale confuso. Alcuni di loro non realizzano nemmeno di essere morti fisicamente. A causa di questo, non possono aiutarsi da soli. Hanno bisogno dell’aiuto di un medium per essere liberati.»
Ghosts and Earthbound Spirits (2006) di Linda Williamson
Williamson distingue tra gli spiriti che risiedono in un dominio spirituale, come le “guide” e gli spiriti dei defunti, e coloro che rimangono “legati alla terra” per varie ragioni. Afferma che esistono “spiriti malvagi”, anche se, nella sua esperienza, i poltergeist non sono malvagi ma piuttosto spiriti “perduti e frustrati” di anime ancora legate alla terra che cercano di attirare l’attenzione.




I praticanti della Spirit Release Therapy che sostengono di liberare gli spiriti dalle persone includono lo psichiatra e parapsicologo Carl August Wickland (1861-1945), Hans Naegeli-Osjord (un medico e psichiatra noto per il suo lavoro sul fenomeno della possessione) e William J. Baldwin di cui vi ho già scritto nei paragrafi precedenti.
Approcci di Comunicazione nella Spirit Release Therapy (SRT)
Vediamo quali sono le differenze tra la terapia tradizionale e gli interventi di Spirit Release Therapy (SRT). Nella terapia tradizionale, la comunicazione avviene attraverso colloqui faccia a faccia tra terapeuta e cliente, usando le normali capacità cognitive. Tuttavia, gli interventi di Spirit Release Therapy si distinguono per l’utilizzo di metodi alternativi.
Il Terapeuta Intuitivo
Uno di questi metodi è il Terapeuta Intuitivo, in cui il terapeuta accede a informazioni provenienti da fonti al di là della percezione sensoriale normale. Queste informazioni possono provenire dalla mente subliminale o dal Sé Superiore del paziente, da uno spirito guida o da un’entità disincarnata che potrebbe essere la causa del disagio.
Nell’applicazione pratica delle tecniche di Liberazione dello Spirito, l’osservatore nascosto svolge un ruolo fondamentale. Nel protocollo della Spirit Release Therapy, viene considerato una componente spirituale dell’individuo, chiamata rispettosamente il Sé Superiore, al quale viene sempre chiesto il permesso prima di procedere con un intervento terapeutico. Questo termine indica la parte della personalità più vicina al trascendente nel linguaggio spirituale.

Il terapeuta cerca di comunicare intuitivamente a un livello più profondo della coscienza comune, senza necessariamente indurre artificialmente uno stato alterato di coscienza. Il fatto che si comunichi con entità disincarnate e che si ricevano informazioni suggerisce un cambiamento nella frequenza mentale o uno stato alterato. Un altro termine per questo metodo potrebbe essere Canalizzazione (o Channeling), in cui il terapeuta utilizza abilità naturali come telepatia, chiaroveggenza, chiaroudienza o chiarosenzienza.
Per chi non ne fosse a conoscenza, ecco le differenze tra telepatia, chiaroveggenza, chiaroudienza e chiarosenzienza:
- Telepatia: La telepatia è la capacità di comunicare mentalmente direttamente tra individui senza l’uso dei sensi tradizionali come la vista, l’udito o il tatto. In altre parole, è la trasmissione di pensieri, emozioni o informazioni da una mente all’altra senza l’uso di parole o gesti fisici.
- Chiaroveggenza: La chiaroveggenza è la capacità di percepire eventi, informazioni o oggetti che non sono visibili o accessibili attraverso i sensi normali. Si tratta di una sorta di “visione chiara” che va al di là della vista fisica, permettendo alla persona di vedere al di là del reale.
- Chiaroudienza: La chiaroudienza è la capacità di udire suoni, voci o informazioni che non sono udibili tramite i normali canali uditivi. Questo può implicare l’ascolto di voci interiori, messaggi o istruzioni provenienti da fonti non fisiche.
- Chiarosenzienza: La chiarosenzienza è la capacità di percepire sensazioni fisiche o emozionali provenienti da fonti non fisiche. Questo potrebbe includere la sensazione di presenze, emozioni o sensazioni tattili che non hanno una spiegazione razionale o fisica.
Quindi, mentre la telepatia si concentra sulla trasmissione di pensieri o informazioni mentali, la chiaroveggenza, la chiaroudienza e la chiarosenzienza si riferiscono alla percezione di eventi, suoni o sensazioni al di là dei normali sensi fisici.
Il Metodo Interattivo
Nel Metodo Interattivo della Spirit Release Therapy (SRT), il paziente agisce come tramite tra il terapeuta e le entità possedenti. In questo processo, il paziente utilizza abilità intuitive come la telepatia, la chiaroveggenza, la chiaroudienza e la chiarosenzienza, senza spesso rendersi conto di possedere tali capacità. Questa esperienza può essere fraintesa come risultato di un’immaginazione iperattiva o addirittura come una forma di malattia mentale. Tuttavia, i pazienti sono incoraggiati a fidarsi del loro intuito e a permettere l’espressione di pensieri e sentimenti apparentemente estranei, senza lasciare che l’analisi razionale influenzi il processo.
Nel metodo Direct Interactive della Spirit Release Therapy, paziente e terapeuta si incontrano personalmente e il primo entra in uno stato alterato di coscienza per comunicare con l’entità possedente. Questo processo rappresenta una forma di “possesso positivo”, in cui il paziente consente volontariamente all’entità disincarnata di assumere il controllo dei centri del linguaggio.
Il Metodo Remoto
Il Metodo Remoto della Spirit Release Therapy (SRT) coinvolge l’uso di uno scanner remoto, come un medium o un chiaroveggente, che non è in contatto diretto con il paziente. Questo scanner remoto funge da strumento di comunicazione tra il terapeuta, il Sé Superiore del paziente, le entità disturbanti e gli spiriti guida presenti. I meccanismi di comunicazione utilizzati in questo metodo possono essere descritti come “telepatici” o “proiezioni astrali” parziali, simili alla visione a distanza.
La visione a distanza, anche nota come visione remota, è una pratica che si riferisce alla capacità di percepire e descrivere dettagli specifici di un luogo, un oggetto o un evento che si trova al di là del campo sensoriale normale di una persona. In altre parole, una persona in grado di fare visione a distanza sarebbe in grado di “vedere” o “percepire” un luogo o un evento senza esservi fisicamente presente. Questa pratica è stata oggetto di studio in vari contesti, inclusi quelli psicologici e parapsicologici, e ha suscitato interesse sia nella comunità scientifica che in quella del paranormale. Alcuni sostengono che la visione a distanza possa essere sviluppata e migliorata attraverso l’addestramento e la pratica, mentre altri la considerano più come una questione di percezione extrasensoriale o esperienze paranormali.
I vantaggi di questo approccio includono l’assenza di influenze dirette e la mancanza di difese del paziente, poiché si trova in un luogo distante. I praticanti di questo metodo sostengono che le entità disturbanti possano essere individuate grazie alla natura discreta dell’approccio.
Il Group Soul Rescue

Il Group Soul Rescue è un altro metodo della Spirit Release Therapy che coinvolge due o più praticanti del rilascio degli spiriti che collaborano insieme, una pratica diffusa nel movimento spiritista brasiliano. Durante una sessione con un paziente, possono essere utilizzati uno o più dei metodi precedentemente descritti. Quando viene individuato lo spirito terreno di una persona deceduta, viene incoraggiato a trasferirsi nella Luce per continuare il suo viaggio spirituale, mentre le entità non umane possono essere catturate e guidate da esseri angelici in un luogo appropriato per ricevere educazione e assistenza.
Evoluzione Storica della Spirit Release Therapy
Di seguito vi racconterò la storia della Spirit Release Therapy attraverso i suoi maggiori praticanti e sostenitori.
James Hyslop

James Hervey Hyslop (1854-1920) è stato un eminente ricercatore psichico e psicologo statunitense, nonché professore di etica e logica presso la Columbia University. È stato uno dei precursori nel collegare la psicologia con i fenomeni psichici (psi). Nel 1906, ha svolto un ruolo fondamentale nella riorganizzazione della American Society for Psychical Research (ASPR) a New York City e ha servito come segretario-tesoriere dell’organizzazione fino alla sua morte.
Il concetto di Spirit Release Therapy (SRT), è stato probabilmente menzionato per la prima volta proprio da James Hyslop, quando utilizzò il termine ossessione all’interno del contesto della ricerca psichica per descrivere l’influenza anormale degli spiriti sui viventi.
Nel suo meraviglioso libro Contact with the Other World (Contatto con l’Altro Mondo) del 1919, Hyslop introduce la terapia attraverso la telepatia:
«La Telepatia è un processo oggi ampiamente considerato come un’alternativa all’ipotesi spiritista. È più o meno sinonimo di “lettura della mente” o “trasferimento del pensiero”, che erano le espressioni in uso prima che il termine tecnico venisse coniato e adottato. Avrebbe avuto scarsa o nessuna riconoscenza se non fosse stato utile nel displacing della supposizione degli spiriti nell’interpretazione di certi fenomeni.»
Contact with the Other World – The Latest Evidence as to Communication with the Dead (1919) di James H. Hyslop
Secondo Hyslop, le guarigioni hanno richiesto tempo e pazienza, utilizzando terapie insolite e sensitivi per affrontare gli agenti ossessivi. Menziona che ogni caso di dissociazione e paranoia ha risposto positivamente al metodo del riferimento incrociato, dimostrando l’esistenza di agenzie estranee che contribuiscono a sintomi di deterioramento mentale o fisico. Ha affermato che era giunto il momento di condurre esperimenti su larga scala in questo campo, poiché promettenti di avere un valore pratico significativo.
Carl A. Wickland

Carl August Wickland (1861-1945) è stato un medico e psichiatra statunitense noto per il suo lavoro nel campo della psichiatria e della psicologia. È stato uno dei primi professionisti a investigare sui fenomeni dell’ipnosi e della medianità. Wickland ha sviluppato un interesse particolare nella Spirit Release Therapy (SRT) e ha scritto diversi libri sull’argomento, incluso Thirty Years Among the Dead (Trent’anni tra i morti) del 1924, in cui documenta la sua ricerca e le sue esperienze con la Spirit Release Therapy. Wickland è stato una figura influente nel campo della parapsicologia e ha contribuito alla diffusione di approcci alternativi nel trattamento dei disturbi mentali.
Secondo Wickland, gli spiriti ossessionanti possono tormentare i anche i medium, spesso per vendetta o percepita interferenza. Questi spiriti possono causare violenza nei loro ospiti, apparentemente indifferenti al dolore che infliggono. Alcuni credono erroneamente di possedere il corpo dell’ospite. Dopo la morte del marito, la signora L. W., paziente di Wickland, ha sofferto di melanconia e allucinazioni uditive, percependo le voci degli spiriti. Le sue crisi erano accompagnate da comportamenti violenti, tanto da richiedere il ricovero in un ospedale psichiatrico per un anno senza miglioramenti. Dopo essere stata affidata alle cure di un istituto, i tormenti degli spiriti furono allontanati e la signora tornò alla normalità, aiutando sua figlia nelle faccende domestiche. Subito dopo il suo arrivo, lo spirito che tormentava la figlia fu rimosso, consentendo il recupero grazie all’intermediaria, Anna W. Anderson, la moglie di Wickland.
La signora Wickland è stata lo strumento dotato con cui le entità spirituali erano in grado di comunicare direttamente i loro messaggi. Il dottor Wickland ha trattato queste entità attraverso la moglie, aiutandole a capire cosa fosse successo loro (morte fisica) e fornendo alcune indicazioni su come andare avanti con il loro sviluppo nel mondo degli spiriti.
Il Dr. Wickland riporta l’intera seduta del 13 gennaio 1918 in otto pagine del libro, in cui lo spirito che si faceva chiamare John Sullivan, oppone resistenza e non riesce a comprendere che mentre comunica non si trova più nel corpo della signora L. W., bensì in quello della moglie di Wickland. Seguirono anche altre sedute in cui si manifestarono altri spiriti. Se siete curiosi e “masticate” bene l’inglese, vi suggerisco di recuperare questo libro.
Altri sostenitori della Spirit Release Therapy
Oltre a Hyslop e Wickland ci sono stati altri illustri pionieri nel campo della Spirit Release Therapy (SRT):
- Le ricerche di Adam Crabtree, esperto nel disturbo di personalità multipla, sono state pubblicate nel 1985. Crabtree, rinomato psicologo e autore di Irreducible Mind: Toward a Psychology for the 21st Century (2006), un’opera che si propone di unire la psicologia cognitiva contemporanea e la neuroscienza mainstream con fenomeni considerati anomali, come esperienze pre-morte, influenze psicofisiologiche, automatismi, memoria, genio e stati mistici, insieme agli altri medici citati in questo elenco, ha investigato sulle entità discarnate che influenzano i loro pazienti, condividendo le loro scoperte attraverso pubblicazioni scientifiche. Questi studi hanno svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo e nell’approfondimento della comprensione e della pratica della Spirit Release Therapy. Inoltre, Crabtree ha fornito un importante contributo alla comprensione del rapporto mente-cervello, proponendo una teoria alternativa che suggerisce una sorta di “filtro” o “trasmissione” tra mente e cervello. Secondo questa visione, la mente è considerata un’entità separata e indipendente dal corpo e dal cervello.
- Nel 1987, Edith Fiore (1931-2006), una psicologa clinica specializzata nella terapia di regressione, ha presentato le sue scoperte. Il suo lavoro si è concentrato sull’applicazione di questa tecnica nella pratica clinica. Il lavoro pionieristico della psichiatra Fiore nella formulazione della Spirit Release Therapy (SRT) è un’illuminante risorsa per terapeuti che desiderano abbracciare un approccio aperto alle esperienze dei pazienti. Attraverso consigli pratici, offre anche un metodo per liberarsi e proteggersi dall’influenza spirituale, soddisfacendo sia la curiosità professionale che il bisogno di orientamento pratico.
- Hans Naegeli-Osjord (1909-1997), un medico e psichiatra noto per la sua ricerca sulla possessione, ha pubblicato le sue scoperte nel 1988. Insieme ad altri eminenti medici del XX secolo, ha indagato sulle entità discarnate che influenzano i loro pazienti e ha condiviso le loro scoperte attraverso pubblicazioni scientifiche. Questi sforzi hanno contribuito notevolmente ad approfondire la comprensione e la pratica della Spirit Release Therapy. Inoltre, Naegeli-Osjord è l’autore di Possession & Exorcism del 1988, un’opera che analizza il fenomeno della possessione da una prospettiva clinica e terapeutica. Attraverso questo libro, ha portato l’attenzione su aspetti oscuri e complessi della possessione, offrendo nuove prospettive su come affrontare e trattare tali casi all’interno di un contesto clinico.




(fonte: Center for Sacramento History)
- Nel 1994, Irene Hickman (1915-2002), una rinomata psichiatra con oltre due decenni di esperienza nel campo, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama della Spirit Release Therapy. Originariamente medico, Hickman ha iniziato a esplorare l’ipnoterapia come complemento alla medicina fisica dopo aver constatato le limitazioni di quest’ultima, e i successi riscontrati l’hanno spinta a specializzarsi progressivamente in questa disciplina e, infine, nella terapia della regressione. Il suo lavoro precursore, il libro Mind Probe Hypnosis del 1983, non solo ha preparato il terreno per la sua successiva incursione nella Spirit Release Therapy, ma ha anche aperto la strada per gli studi di altri autori, come l’ipnoterapista Michael Newton (1931-2016) e dell’insegnante spirituale americano Gary Zukav, che hanno affrontato esperienze simili di regressione spontanea dei pazienti a vite passate e alla “vita tra le vite”.
- William J. Baldwin è stato un pioniere nel campo della Terapia del Rilascio dello Spirito (Spirit Release Therapy, SRT). Baldwin, insieme a sua moglie Judith, ha sviluppato tecniche cliniche di “depossessione”, in modo del tutto indipendente. Con una formazione supplementare in consulenza pastorale e psicologia ha scritto ampiamente sulla Spirit Release Therapy e ha anche curato la pubblicazione di manuali di formazione per terapisti. Assieme a sua moglie, Judith, ha diretto il Center for Human Relations a Enterprise, in Florida ed è rinomato per i suoi notevoli contributi alla terapia di regressione e alla Spirit Release Therapy (come liberazione spirituale). Al momento non ci sono informazioni disponibili sulla data della sua morte.
- Nel 1997, Shakuntala Modi (1929-2013), una stimata psichiatra con oltre due decenni di esperienza nel campo, ha lasciato un’impronta significativa nel panorama della Spirit Release Therapy). Nota per le sue straordinarie abilità mentali e soprannominata “Computer Umano”, ha presentato le sue innovative scoperte, contribuendo così a rinnovare il panorama della psicologia con un nuovo e prezioso punto di vista. Il suo lavoro ha evidenziato che molteplici problematiche possono derivare sia da esperienze di vite passate che dall’influenza di entità spirituali agganciate o dalla frammentazione dell’anima, spesso intrecciandosi in modi complessi. Attraverso l’esplorazione delle esperienze passate, il rilascio degli spiriti attaccati e l’integrazione dei frammenti dell’anima, la dott.ssa Modi ha dimostrato come sia possibile risolvere tali problemi in modo efficace.




Prospettive Attuali e Future sulla Spirit Release Therapy
Nel campo della salute mentale, i professionisti si trovano sempre più spesso di fronte a una vasta gamma di problemi che non rispondono ai tradizionali interventi medici o psicologici. Alcuni, come l’ipnoterapeuta Charles Roy Hunter, pur essendo scettici sull’esistenza degli spiriti, sono disposti a utilizzare tecniche di rilascio degli spiriti per rispondere alle esigenze dei loro pazienti.
C. Roy Hunter è un rinomato esperto nel campo dell’ipnosi. Ha ereditato il ruolo di portare avanti il lavoro del famoso Gran Maestro dell’Ipnosi, il defunto Charles Tebbetts (scomparso nel 1922), un maestro rinomato nell’insegnamento dell’arte e della scienza dell’ipnosi e dell’ipnoterapia. Hunter offre corsi sull’ipnosi professionale e sulle tecniche avanzate per professionisti, oltre a condurre sessioni di autoipnosi per gruppi e clienti, sia per scopi personali che professionali.
Charles Tebbetts è stato una figura influente nel campo dell’ipnosi client-centered durante il XX secolo. È famoso per il suo approccio profondo alla terapia delle parti e ha lasciato un’impronta duratura formando migliaia di studenti nell’arte dell’ipnosi. La sua carriera nell’ipnosi è iniziata precocemente quando, ancora troppo giovane per bere legalmente, ha sostituito un ipnotista da palcoscenico in un night club dove suonava il sassofono.




Nonostante non abbia conseguito una laurea universitaria, Tebbetts ha studiato intensamente il lavoro di tutti i principali pionieri dell’ipnosi, sia del passato che contemporanei, tra cui Dave Ellman (David Kopelman, 1900-1967), un noto conduttore radiofonico, comico e cantautore americano diventato più noto come “l’ipnotista più giovane e veloce del mondo”, e Milton Erickson (1901-1980), fondatore della Società Americana di Ipnosi Clinica (American Society for Clinical Hypnosis – ASCH) e riconosciuto come uno dei più importanti psicoterapeuti e ipnoterapeuti del Novecento. Ha stretto amicizia con Mark Thomas Gilboyne, soprannominato Gil Boyne (1924-2010), un pioniere americano dell’ipnoterapia moderna, e ha studiato presso la sua scuola. Le date di nascita e morte di Charles Tebbetts non sono disponibili.
Stanno emergendo associazioni di professionisti e altre persone aperte mentalmente che desiderano apprendere le tecniche della Spirit Release Therapy. Nel 1999, lo psichiatra Alan Sanderson (1931-2022) ha fondato la Spirit Release Foundation (SRF), supportata da Andrew Powell, fondatore e presidente del Gruppo di Interesse Speciale sulla Spiritualità (Spirituality Special Interest Group) del Royal College of Psychiatrists, e da un gruppo di medici e terapisti complementari. Come organizzazione di formazione professionale della Spirit Release Therapy, l’SRF mirava a colmare il divario tra le esperienze dei professionisti nella pratica privata e la necessità di formazione nella psichiatria tradizionale. Nonostante si sia sciolta per mancanza di fondi, gli ex membri con status professionale medico, psichiatrico e psicologico continuano a fornire consulenza e supporto esperto ai colleghi che si trovano di fronte a casi difficili.




La ricerca sulla Spirit Release Therapy è stata presentata in diverse conferenze nel Regno Unito a beneficio dei professionisti medici, l’ultima delle quali, il Quinto Congresso Britannico sulla Medicina e la Spiritualità, si è tenuta a Londra nell’ottobre 2015. I ricercatori sono particolarmente attivi in Brasile, dove il movimento spiritista ha iniziato ad incorporare tecniche di rilascio dello spirito nella medicina istituzionalizzata già negli anni Trenta.
L’acronimo SRT è stato utilizzato principalmente in riferimento alla Spirit Release Therapy, ma può anche riferirsi alla Spiritual Response Therapy (Terapia della Risposta dello Spirito), un approccio sviluppato da Robert Detzler (1926-2013), un ministro della Unity Church (Chiesa dell’Unità) come mezzo di guarigione nel dominio spirituale attraverso l’uso di un pendolo da rabdomante. Entrambi gli approcci implicano il rilascio di spiriti dai pazienti/clienti.
La Unity Church
La Unity Church, informalmente chiamata anche semplicemente Unity, è una chiesa di orientamento cristiano all’interno del più vasto movimento del New Thought (o trascendentalismo americano), fondata dal mistico statunitense Charles Fillmore (1854-1948) e da sua moglie Mary Caroline Page (1845-1931).
Unity Church accoglie una diversificata gamma di concezioni spirituali, metafisiche e filosofiche, e pone come suo pilastro fondamentale la convinzione che Dio rappresenti l’unico potere esistente, permeando tutto ciò che è visibile e invisibile. I cinque principi fondamentali che costituiscono il corpus dottrinale di Unity sono:
- Dio è la fonte e il creatore di tutto. Non c’è altro potere durevole. Dio è buono e onnipresente.
- Siamo esseri spirituali creati a immagine di Dio. Lo spirito di Dio vive all’interno di ognuno di noi, quindi tutte le persone sono fondamentalmente buone.
- Creiamo le nostre esperienze di vita attraverso il nostro modo di pensare.
- La preghiera affermativa (o affermazioni positive) è uno strumento potente che ci permette di rafforzare il nostro legame con Dio.
- La conoscenza dei precedenti quattro principi non è sufficiente: bisogna viverli.


La Unity Church si presenta come un’unione spirituale aperta e mondiale, fornendo risorse tangibili e ispiratrici per assistere individui di ogni credo nell’applicare principi spirituali positivi nella loro quotidianità. Questa Chiesa dell’Unità ha abbracciato la Spirit Release Therapy e ne ha anche influenzato alcuni terapisti.
David Furlong e lo Spirit Release Forum

David Furlong, dottore di ricerca, è un autore, educatore e terapeuta con una ricca esperienza di oltre cinquant’anni nel campo transpersonale e si occupa di Spirit Release Therapy. È uno dei fondatori del College of Healing, istituito nel 1983, e ha lavorato a stretto contatto con lo psichiatra Alan Sanderson e altri professionisti per sviluppare tecniche specifiche e programmi formativi basati sulla regressione ipnotica.
A partire dal 2002, Furlong ha iniziato a concentrarsi su metodi per assistere coloro che credono di essere afflitti da entità spirituali che contribuiscono a disturbi mentali e psicologici. Questa ricerca lo ha portato a fondare il The Spirit Release Forum nel 2011, dove attualmente ricopre il ruolo di direttore e principale istruttore dei programmi di formazione professionale. Attualmente, Furlong continua a impegnarsi intensamente nell’ambito terapeutico e ha recentemente avviato un programma di ricerca di dottorato sulla terapia di regressione ipnotica.
Negli ultimi vent’anni, la pratica terapeutica di Furlong si è concentrata sulla Spirit Release Therapy e sui problemi correlati al trauma nell’ambito del mondo interiore. Con più di diecimila ore di lavoro con i pazienti, Furlong ha affinato le sue tecniche per fornire una metodologia pratica per la guarigione del trauma delle vite passate, del trauma della sub-personalità, e degli attaccamenti e intrusioni spirituali, compreso il trattamento delle entità oscure.
Entità oscure e vite precedeni secondo Furlong
Le entità oscure, secondo David Furlong, possono manifestarsi in due forme distinte che possono essere liberate grazie alla Spirit Release Therapy.
La prima consiste nelle anime umane intrappolate da esseri demoniaci, costrette a infettare e disturbare la vita altrui. Questo può avvenire attraverso l’abuso sui minori, fornendo all’entità maligna l’opportunità di influenzare e manipolare la psiche della vittima, alimentandosi di emozioni negative come paura, rabbia e odio. La seconda forma comprende le entità demoniache o di forze oscure (Dark Force Entities, DFE) prive di una vita umana. Si ritiene che queste entità abbiano origini angeliche ma abbiano scelto di abbandonare la via della luce, seguendo il loro capo ribelle che ha rifiutato il flusso evolutivo dell’universo basato sull’amore e il perdono. Per liberare tali entità oscure, sarebbe necessario annullare eventuali contratti o accordi taciti stipulati, spesso durante momenti di estrema difficoltà. La Spirit Release Therapy potrebbe intervenire per annullarli.

Il processo di liberazione delle entità oscure tramite la Spirit Release Therapy è più complesso rispetto alla liberazione delle anime perdute. Queste entità opporrebbero resistenza e potrebbero essere trattenute da contratti o accordi (patti col diavolo?). Sarebbe essenziale, quindi, invocare l’aiuto di esseri di luce superiore, come l’Arcangelo Michele, per affrontarle e inviarle in un luogo dove non possano più infettare altre anime umane. Solo dopo la completa eliminazione di tutte le influenze oscure, le anime umane potrebbero essere liberate completamente nella luce.
Personalmente, vedo questa pratica della Spirit Release Therapy verso i demoni, non sia diversa dall’esorcismo religioso nei casi di presunta possessione demoniaca.
Secondo Furlong, dopo l’induzione iniziale della Spirit Release Therapy, potrebbero emergere frammenti delle vite precedenti. A volte, parti profondamente traumatizzate della vita attuale devono essere trattate, mentre parti della vita passata possono essere integrate nell’incarnazione attuale. Alcune parti delle anime legate alla terra possono essere intrappolate nel regno oscuro, richiedendo un’azione specifica per il rilascio.
Il mistero dei Vortici Energetici
I vortici energetici sono zone dove l’energia fluisce con maggiore intensità, distribuiti in varie parti del mondo. Chi li visita riporta esperienze diverse ma tangibili. Questi luoghi speciali sono situati in precise coordinate sulla terra e costituiscono punti di convergenza di energia terrestre, spesso associati all’intersezione delle ley line, linee di energia naturale che attraversano il pianeta. Le loro posizioni spaziano dal sud-ovest americano alle antiche piramidi d’Egitto, con molte coincidenze in luoghi sacri o antichi come Stonehenge.
Nel campo dell’esoterismo e del New Age, i vortici energetici sono considerati dotati di potenti proprietà mistiche, ideali per pratiche spirituali come la meditazione, la preghiera e la guarigione. Si dice che alcuni promuovano l’equilibrio e la riflessione personale, mentre altri agiscano come centri di ringiovanimento fisico o emotivo. Spesso, i visitatori si sentono più connessi con se stessi e con qualcosa di più grande. Per questo motivo i vortici energetici hanno a che fare con la Spirit Release Therapy.
Il contributo di Andy Tomlinson
Un metodo energetico della Spirit Release Therapy per eliminare gli attaccamenti spirituali è stato proposto per la prima volta dallo psicologo britannico Andy Tomlinson nel 2011. Questa tecnica implica la creazione di un vortice energetico da parte di un terapista, agendo come un tubo di scarico per rimuovere gli attaccamenti spirituali direttamente dal cliente verso i regni spirituali, evitando il contatto con il terapeuta. Questo processo, che può avvenire anche a distanza, è stato insegnato da Tomlinson a praticanti del rilascio degli spiriti in tutto il mondo.
Andy Tomlinson è riconosciuto come uno dei principali esperti di ipnosi regressiva nel Regno Unito. Ha ottenuto il massimo dei voti in Psicologia presso la Open University e successivamente si è specializzato in psicoterapia e ipnositerapia. Inizialmente focalizzato sulla pratica della psicoterapia, Tomlinson ha successivamente scoperto il valore terapeutico della regressione, esplorando le vite passate dei suoi clienti. Da allora, ha collaborato con esperti internazionali nel campo della terapia della regressione, concentrandosi principalmente su questa disciplina negli ultimi dieci anni.
Il suo libro Healing the Eternal Soul (Guarire l’Anima Eterna) del 2006, è stato acclamato come un contributo significativo alla terapia della regressione. Il successivo Exploring the Eternal Soul (Esplorare l’Anima Eterna) del 2012, approfondisce ulteriormente questi temi, rappresentando un importante contributo al crescente campo della regressione tra le vite.




Nel 2002, Tomlinson ha fondato la Past Life Regression Academy, che offre corsi di formazione in diverse nazioni, tra cui Regno Unito, Norvegia, Svezia, Turchia, Italia e Singapore. L’Accademia si concentra sulla formazione di terapisti per accedere alle radici emotive dei problemi attraverso la guarigione dell’anima.
Il lavoro di Andy Tomlinson ha apportato un valore sostanziale alla comprensione e all’applicazione della Spirit Release Therapy. Le sue innovative tecniche di rilascio dello spirito e le sue analisi sui sintomi dei pazienti hanno fornito preziose intuizioni sulla natura e sul trattamento di una vasta gamma di condizioni psicologiche.
La malattia mentale provocata dagli spiriti?
Prima dell’Illuminismo del XVIII secolo, l’idea che la malattia mentale fosse causata dalla possessione di spiriti era ampiamente accettata. In quel periodo, il rimedio tradizionale per tali disturbi era l’esorcismo religioso. Tuttavia, con l’avvento del razionalismo scientifico, questa concezione fu messa in discussione e gli psichiatri presero il posto degli esorcisti. Le nozioni di demoni e possessione spiritica furono quindi gradualmente relegati al regno della superstizione.

Nonostante ciò, nell’epoca moderna, alcuni pionieri nel campo della psicoterapia e della salute mentale hanno iniziato a considerare nuovamente la possibilità dell’esistenza degli spiriti. Tra questi, lo spichiatra e antropologo Carl Gustav Jung (1875-1961), emerge come una figura di spicco. Sebbene non venga generalmente riconosciuto come tale, Jung può essere considerato uno dei precursori della psicologia pratica spirituale del XX secolo. Jung stesso raccontò di aver trascorso tre giorni in una sorta di dialogo con gli spiriti che, secondo lui, dimoravano nella sua casa, aiutandoli a trovare pace e avanzare nel loro percorso.
Questi eventi non solo sollevano interrogativi interessanti sull’interconnessione tra mondo spirituale e salute mentale, ma evidenziano anche la complessità delle credenze e delle pratiche che si intrecciano nella storia della psicoterapia e della comprensione della mente umana.
Nel libro Ricordi, sogni, riflessioni (Erinnerungen, Träume, Gedanken) del 1961, scritto da Carl Jung in collaborazione con psicologa tedesca naturalizzata svizzera, Aniela Jaffé (1903-1991), l’autore racconta la sua infanzia, la sua vita personale e la sua esplorazione della psiche umana. Tra i vari racconti menziona il suo dialogo con gli spiriti.
«(…) le anime dei moti «conoscono» solo ciò che conoscevano al momento della morte, e nulla più. Di qui il loro tentativo di penetrare nel mondo allo scopo di farsi partecipi della conoscenza dei vivi. Spesso ho la sensazione che essi stiano proprio dietro di noi, aspettando di sentire quale risposta daremo a loro, e quale al destino. A me pare che essi dipendano dai vivi – e cioè da coloro che sono sopravvissuti e vivono in un mondo in mutamento – per ottenere una risposta alle loro domande: come se l’onniscienza, o l’«onnicoscienza», non fosse a loro disposizione, ma potesse fluire solo nell’anima incarnata di un vivo.»
Ricordi, sogni, riflessioni (1961) di Carl Gustav Jung e Aniela Jaffé, ed. italiana 1998 RIzzoli (traduzione Guido Russo)
Per questo motivo ritengo che in qualche modo Carl Jung abbia influenzato e incentivato all’esplorazione della Spirit Release Therapy.
Conclusioni
La Terapia del Rilascio dello Spirito (Spirit Release Therapy, SRT) è senza dubbio uno dei campi più affascinanti e controversi di tutto il panorama del paranormale e della terapia alternativa.
Questa pratica, che si basa sull’interazione con entità spirituali percepite come dannose o invasive, offre una visione unica e coraggiosa del trattamento di disturbi psicologici e fisici.
I documenti prodotti da Carl A. Wickland, frutto di trent’anni di esperienza clinica e ricerca psichica sistematica, rappresentano ancora oggi un contributo importantissimo a favore della teoria della sopravvivenza dell’anima. Wickland, attraverso le sue ricerche e casi clinici, ha raccolto un corpus di prove che tendono a supportare l’idea dell’attaccamento spirituale: quel fenomeno per cui entità disincarnate si “agganciano” agli esseri viventi, provocando disturbi anche molto seri.




Non è solo Wickland a portarci in questo mondo misterioso. Accanto a lui troviamo figure come Emanuel Swedenborg (1688-1772), con le sue visioni mistiche; Allan Kardec, padre fondatore dello spiritismo; Edgar Cayce (1877-1945), il celebre “profeta dormiente”; William James (1842-1910), uno dei padri della psicologia moderna; Frederic W.H. Myers (1843-1901), pionieristico studioso dell’inconscio e del paranormale; e Théodore Flournoy (1854-1920), altro gigante della psicologia e della ricerca psichica.
Tutti loro, attraverso le loro opere e intuizioni, hanno contribuito a costruire un insieme di evidenze che — pur rimanendo discusse — suggeriscono che forse, dietro molte condizioni ancora oggi inspiegabili, potrebbe davvero esserci qualcosa di più.
Cosa pensa la scienza tradizionalista della Spirit Release Therapy
Naturalmente, non tutto il mondo accademico guarda alla Spirit Release Therapy con entusiasmo.
La scienza tradizionalista mantiene un atteggiamento prudente, se non apertamente scettico.
Alcuni ricercatori riconoscono che la SRT potrebbe avere un valore terapeutico nei casi in cui la psicoterapia tradizionale fallisce, ma ammettono anche che mancano studi rigorosi che ne confermino scientificamente l’efficacia.

La Spirit Release Therapy, a differenza dell’approccio positivista che considera gli spiriti solo come frutto della mente superstiziosa o malata, tratta gli spiriti come reali, con compassione e rispetto, proprio come fa con i pazienti umani.
E secondo alcuni medici, psichiatri e psicologi clinici, la SRT potrebbe essere più efficiente dei metodi diagnostici tradizionali nell’identificare l’origine di alcuni disturbi mentali, emotivi e psicosomatici.
Un’affermazione forte, certo… ma anche estremamente stimolante.
La Spirit Release Therapy in Italia
E in Italia? Purtroppo, qui la Spirit Release Therapy fa ancora fatica a trovare spazio.
Nonostante accurate ricerche, non risultano psicoterapeuti o istituzioni che la pratichino apertamente.
Forse, come capita spesso, c’è ancora troppa paura di essere etichettati come visionari o ingenui se si parla di spiriti e attaccamenti spirituali.
Eppure, qualcosa si muove anche qui.
Nek (Filippo Neviani) e la campionessa di tennis Mara Santangelo, ad esempio, sono sostenitori di un percorso ispirato alla Spirit Release Therapy, chiamato Spiritherapy: un approccio che combina crescita personale, guarigione interiore e amore consapevole.
Se ti incuriosisce, puoi trovare più informazioni sul loro sito ufficiale.




Anche nel mondo istituzionale, qualcosa comincia a filtrare: l’Ordine Ospedaliero Fatebenefratelli (Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio) parla di Regolazione Emotiva (vedi articolo), una tecnica che — pur evitando ogni riferimento esplicito a spiriti e spiritismo — richiama da vicino molti principi della Spirit Release Therapy, pur presentandoli in una forma più “accettabile” per il pubblico tradizionale.
Un nuovo modo di guardare al paranormale
In Italia, il paranormale è ancora troppo spesso relegato al folklore dell’horror, tra storie di fantasmi cattivi, demoni ed esorcismi da film.
Per fortuna, qualcosa sta cambiando.
Progetti come Archaeus, ad esempio, cercano di spostare l’attenzione: di proporre un modo nuovo, serio, curioso e rispettoso di esplorare il paranormale.
Lontano dal sensazionalismo, vicino alla voglia di capire, scoprire, ampliare gli orizzonti. In questo contesto, la Spirit Release Therapy potrebbe essere una delle nuove vie da esplorare.
Un approccio che non vede gli spiriti come nemici da sconfiggere, ma come presenze da comprendere e aiutare.
Un approccio che parla di dialogo, di rispetto, di guarigione profonda.
La Spirit Release Therapy è un campo di studio e pratica che merita attenzione, curiosità e rispetto.
Nonostante il cammino sia ancora lungo, e le sfide tante, c’è speranza che un giorno anche in Italia si possa guardare a queste pratiche con occhi nuovi. Perché il vero progresso nasce proprio da qui: dal coraggio di esplorare ciò che ancora non capiamo, con mente aperta e cuore curioso.
Il confine tra il visibile e l’invisibile è più sottile di quanto pensiamo. Basta un po’ di apertura, un po’ di coraggio… e il viaggio può cominciare.


