Spirit Release Therapy
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Spirit Release Therapy, la Liberazione Spirituale

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La malattia mentale provocata dagli spiriti?

Prima dell’Illuminismo del XVIII secolo, l’idea che la malattia mentale fosse causata dalla possessione di spiriti era ampiamente accettata. In quel periodo, il rimedio tradizionale per tali disturbi era l’esorcismo religioso. Tuttavia, con l’avvento del razionalismo scientifico, questa concezione fu messa in discussione e gli psichiatri presero il posto degli esorcisti. Le nozioni di demoni e possessione spiritica furono quindi gradualmente relegati al regno della superstizione.

Carl Gustav Jung
Carl Gustav Jung

Nonostante ciò, nell’epoca moderna, alcuni pionieri nel campo della psicoterapia e della salute mentale hanno iniziato a considerare nuovamente la possibilità dell’esistenza degli spiriti. Tra questi, lo spichiatra e antropologo Carl Gustav Jung (1875-1961), emerge come una figura di spicco. Sebbene non venga generalmente riconosciuto come tale, Jung può essere considerato uno dei precursori della psicologia pratica spirituale del XX secolo. Jung stesso raccontò di aver trascorso tre giorni in una sorta di dialogo con gli spiriti che, secondo lui, dimoravano nella sua casa, aiutandoli a trovare pace e avanzare nel loro percorso.

Questi eventi non solo sollevano interrogativi interessanti sull’interconnessione tra mondo spirituale e salute mentale, ma evidenziano anche la complessità delle credenze e delle pratiche che si intrecciano nella storia della psicoterapia e della comprensione della mente umana.

Nel libro Ricordi, sogni, riflessioni (Erinnerungen, Träume, Gedanken) del 1961, scritto da Carl Jung in collaborazione con psicologa tedesca naturalizzata svizzera, Aniela Jaffé (1903-1991), l’autore racconta la sua infanzia, la sua vita personale e la sua esplorazione della psiche umana. Tra i vari racconti menziona il suo dialogo con gli spiriti.

«(…) le anime dei moti «conoscono» solo ciò che conoscevano al momento della morte, e nulla più. Di qui il loro tentativo di penetrare nel mondo allo scopo di farsi partecipi della conoscenza dei vivi. Spesso ho la sensazione che essi stiano proprio dietro di noi, aspettando di sentire quale risposta daremo a loro, e quale al destino. A me pare che essi dipendano dai vivi – e cioè da coloro che sono sopravvissuti e vivono in un mondo in mutamento – per ottenere una risposta alle loro domande: come se l’onniscienza, o l’«onnicoscienza», non fosse a loro disposizione, ma potesse fluire solo nell’anima incarnata di un vivo.»

– Ricordi, sogni, riflessioni (1961) di Carl Gustav Jung e Aniela Jaffé, ed. italiana 1998 RIzzoli (traduzione Guido Russo)

Per questo motivo ritengo che in qualche modo Carl Jung abbia influenzato e incentivato all’esplorazione della Spirit Release Therapy.

Conclusioni

La Terapia del Rilascio dello Spirito (Spirit Release Therapy, SRT) è un campo di studio e pratica che ha suscitato un crescente interesse e curiosità. Questa terapia, che si basa sull’interazione con entità spirituali percepite come dannose o invasive, offre una prospettiva unica e aperta sul trattamento di una serie di condizioni psicologiche.

I documenti prodotti da Carl A. Wickland, frutto di tre decenni di esperienza clinica e di ricerca psichica sistematica, rappresentano senza dubbio un significativo contributo scientifico a favore della teoria dell’esistenza non fisica, o “ipotesi della sopravvivenza”. Questa teoria sostiene l’idea che l’essenza di un individuo, o lo spirito, possa continuare ad esistere anche dopo la morte del corpo fisico.

Attaccamento spirituale

Wickland, attraverso le sue ricerche e le sue esperienze cliniche, ha fornito un corpus di prove che tendono a supportare l’ipotesi dell’attaccamento spirituale come una realtà concreta. L’attaccamento spirituale si riferisce al fenomeno in cui un’entità spirituale si attacca o influisce su un individuo vivente, spesso causando una serie di problemi psicologici o fisici.

Le scoperte di Wickland si uniscono a una lunga lista di prove documentate fornite da mistici e scienziati di spicco del passato. Tra questi, troviamo figure come il filosofo svedese Emanuel Swedenborg (1688-1772), noto per le sue visioni mistiche; Allan Kardec (Hippolyte Léon Denizard Rivail, 1804-1869), il fondatore dello spiritismo; il sensitivo statunitense Edgar Cayce (1877-1945), il “profeta dormiente” noto per le sue letture psichiche; lo psicologo e filosofo statunitense di origine irlandese William James (1842-1910), uno dei padri fondatori della psicologia moderna; il parapsicologo britannico Frederic WH Myers (1843-1901), un pioniere nello studio della psicologia umana e delle esperienze paranormali; e James H. Hyslop (1854-1920), il famoso psicologo e ricercatore di cui vi ho già scritto.

Questi studiosi, attraverso le loro ricerche e scoperte, hanno contribuito a costruire un corpus di prove che sostengono l’ipotesi della sopravvivenza e dell’attaccamento spirituale. Queste prove, sebbene ancora oggetto di dibattito e di ulteriori ricerche, suggeriscono che la medicina moderna potrebbe un giorno prendere in considerazione l’ipotesi dell’attaccamento spirituale come una possibile spiegazione per una serie di condizioni psicologiche e fisiche attualmente inesplicabili.

Cosa pensa la scienza tradizionalista della Spirit Release Therapy

Tuttavia, la visione scientifica della Spirit Release Therapy è complessa e non completamente definita. Alcuni ricercatori sostengono che la SRT possa avere un valore terapeutico per i pazienti che non hanno risposto ai metodi convenzionali di psicoterapia o psichiatria. Tuttavia, queste affermazioni non sono state ancora confermate da studi empirici rigorosi.

In contrasto con le assunzioni scientifiche positiviste che gli spiriti sono creati nelle menti dei superstiziosi o dei malati mentali, la Spirit Release Therapy trova spiriti terreni dei defunti che sembrano essere attaccati in qualche modo ai viventi. Tratta questi spiriti con uguale compassione rispetto ai pazienti presenti che sono ospiti involontari.

Come sistema diagnostico, la Spirit Release Therapy è stata ritenuta da alcuni medici, psichiatri e psicologi clinici più efficiente delle diagnosi mediche tradizionali nell’identificare l’eziologia di una vasta gamma di malattie mentali, emotive e psicosomatiche.

La Spirit Release Therapy in Italia

In Italia, tuttavia, la Spirit Release Therapy non sembra avere ancora trovato un terreno fertile. Nonostante le mie ricerche, non sono state identificate organizzazioni o psicoterapeuti che praticano la Spirit Release Therapy nel paese. Questo potrebbe essere attribuito a una sorta di “bigottismo di facciata”, dove le persone tendono a nascondere le loro credenze in fenomeni spirituali o paranormali per paura di essere derise o prese poco sul serio.

Tuttavia, forse stenterete a crederlo, ma il noto cantante Nek (Filippo Neviani) e la campionessa mondiale di tennis Mara Santangelo, sono sostenitori di una specie di Spirit Release Therapy. Potete trovare maggiori informazioni sul sito Spiritherapy, che offre un percorso innovativo di conoscenza di sé e guarigione interiore basato sull’arte di amare. Come accennavo all’inizio di queste mie conclusioni personali, è che il timore di essere considerati dei visionari credenti agli spiriti dei defunti, porta molte persone in Italia (ma non solo) ad escludere l’esistenza di fantasmi e spiriti. La stessa cosa succede con il Reiki, con lo Sciamanesimo moderno e con altre terapie olistiche moderne. Ma di base sia il Reiki che lo Sciamanesimo si basano sulla credenza degli spiriti. La spiritualità prende quindi il posto dello spiritismo, forse perché largamente più accettato.

Un altro esempio l’ho trovato in un articolo dell’istituzione Fatebenefratelli (Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio), celebre per la sua missione di assistenza ai malati e ai bisognosi, focalizzando l’attenzione sul benessere fisico, mentale e spirituale, nel rispetto dell’individualità di ciascun individuo. La chiamano “Regolazione Emotiva” e, ancora una volta, la spiritualità prende il posto dello spiritismo, sempre per i motivi di cui sopra. Ma fondamentalmente, leggendo attentamente l’articolo, trovo che prenda indubbiamente spunto dalla Spirit Release Therapy, ma sotto un’ottica diversa e accettata.

Il panorama paranormale in Italia è spesso marginale e tende a gravitare attorno a concetti e pratiche più tradizionali, come lo spiritismo vittoriano e il ghost hunting. Inoltre, la discussione pubblica sul paranormale in Italia sembra essere dominata da un sensazionalismo tipico degli amanti dell’horror cinematografico, con un’enfasi su demoni, spiriti malevoli, possessioni ed esorcismi religiosi.

Spirit Release Therapy

Nonostante questo, ci sono sforzi in corso per portare una nuova prospettiva sul paranormale in Italia. Progetti come Archaeus cercano di presentare un panorama del paranormale che sia più ampio, più informato e più interessante. L’obiettivo è di spostare la discussione dal sensazionalismo e dalle storie inventate verso concetti e pratiche più nuovi e stimolanti.

La Spirit Release Therapy, con la sua enfasi sulla terapia centrata sulla persona o sull’anima, potrebbe rappresentare una di queste nuove direzioni. Questa terapia si distingue dall’esorcismo religioso, che considera gli spiriti come entità malvagie da scacciare. Invece, la Spirit Release Therapy vede gli spiriti come entità con cui dialogare e interagire, offrendo un approccio più compassionevole e comprensivo.

In conclusione, la Spirit Release Therapy rappresenta un campo di studio e pratica affascinante e potenzialmente rivoluzionario. Nonostante le sfide attuali, c’è la speranza che, con il tempo, la Spirit Release Therapy possa trovare un posto nel panorama terapeutico italiano, offrendo nuove prospettive e possibilità di trattamento per una serie di condizioni psicologiche.

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