Amityville
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Amityville: Oltre la Leggenda

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I fenomeni riscontrati dai coniugi Warren

Ed e Lorraine Warren, noti investigatori del paranormale, furono chiamati per condurre un’indagine sulla casa. Non si presentarono da soli, ma portarono con sé una troupe cinematografica affiliata a un canale di notizie locali, pronta a documentare ogni evento straordinario che avrebbe potuto verificarsi. Edward Warren Miney, chiamato Ed (1926-2006) e Lorraine Rita Moran (1927-2019) sono i fondatori della New England Society for Psychic Research, istituita nel 1952, e di un Museo dell’Occulto (Warrens’ Occult Museum) situato nella loro abitazione. Hanno contribuito alla letteratura paranormale con numerosi libri e hanno condotto molte indagini su casi associati a presunti fenomeni sovrannaturali.

Nonostante l’importanza dell’indagine, ci furono molti scettici che la liquidarono come un semplice “pigiama party psichico”, sminuendo la serietà del lavoro dei coniugi Warren. Tuttavia, Lorraine, dotata di una sensibilità particolare per il paranormale, percepì una presenza oscura e maligna all’interno della casa. Nonostante le critiche e il sarcasmo, insistette sul fatto che la casa fosse infestata da entità demoniache.

La sua convinzione non era basata su semplici supposizioni, ma su una percezione profonda e inquietante che sentiva ogni volta che entrava nella casa. Questa sensazione di malevolenza era così forte che Lorraine non ebbe dubbi sulla natura demoniaca dell’entità che infestava la casa. Nonostante le critiche, i coniugi Warren continuarono la loro indagine, determinati a scoprire la verità nascosta dietro gli eventi inspiegabili che si verificavano nella casa.

Leggi la storia dei coniugi Warren: I coniugi Warren: alla ricerca del Paranormale e dell’Amore eterno

Nel corso della loro indagine, Ed e Lorraine Warren si imbatterono in una serie di eventi inquietanti. Nella cantina, Ed fu testimone di ombre che brillavano di migliaia di puntini di luce. Queste ombre sembravano avere una volontà propria e tentarono di buttarlo a terra. In risposta, Ed si affidò alla sua fede religiosa per resistere all’attacco. Comandò con fermezza allo spirito di lasciare la casa. In quel momento, ebbe la sensazione di qualcosa che cercava di sollevarlo da terra. Questa esperienza gli confermò che la casa era infestata da una presenza veramente maligna.

Lorraine, dal canto suo, fu presa dal panico ancor prima di entrare nella casa. Sentendo il bisogno di un sostegno spirituale, contattò in anticipo alcuni amici preti, chiedendo loro di accompagnarla spiritualmente durante l’indagine. Mentre saliva al secondo piano, Lorraine fu investita da un’ondata di forze oscure che sembravano abbattersi su di lei, rendendo l’atmosfera pesante e opprimente.

Una volta entrata nella stanza di Kathy Lutz, Lorraine, grazie ai suoi poteri di chiaroveggenza, riconobbe gli stessi mobili che erano presenti quando le sorelle DeFeo furono brutalmente assassinate. Questa scoperta la turbò profondamente.

Al terzo piano, Lorraine ebbe un incontro ancora più spaventoso. Vide lo spettro di Ronnie, il padre della famiglia sterminata. Questo incontro fu così terribile e sinistro che Lorraine ne rimase profondamente scossa. Fu in quel momento che comprese che non c’era nulla che potesse fare per aiutare o espellere lo spirito dalla casa. La presenza maligna era troppo forte e radicata. Questa realizzazione segnò un punto di svolta nell’indagine, convincendo gli Warren della gravità della situazione.

Altri fenomeni che hanno alimentato la storia

La casa di Amityville

Nel corso degli anni, la storia della casa al 112 di Ocean Avenue di Amityville si è arricchita di dettagli sempre più inquietanti, grazie alla crescente popolarità di libri e film che ne raccontano gli eventi. Prima della costruzione della famosa dimora, sembra che in quel luogo fosse presente un sanatorio o un cimitero indiano dei Shinnecock, un popolo di lingua algonchina discendente dalle nazioni Pequot e Narragansett del New England meridionale, aggiungendo un alone di mistero e di superstizione al luogo.

Un’altra leggenda narra di uno stregone di nome John Ketchum, che sarebbe fuggito durante l’inquisizione e la caccia alle streghe di Salem. Si dice che la sua casa fosse stata abbattuta per far posto alla costruzione della casa che oggi conosciamo.

I primi proprietari della casa, i coniugi Moynahan, furono costretti a spostare la dimora in fondo alla strada a causa di fenomeni paranormali che li perseguitavano. Inoltre, si afferma che la camera rossa situata nel sotto scala fosse una sorta di porta per l’inferno.

Margot Kidder e James Brolin ascoltano le indicazioni del regista Stuart Rosenberg sul set di The Amityville Horror del 1979
Margot Kidder e James Brolin ascoltano le indicazioni del regista Stuart Rosenberg
sul set di The Amityville Horror del 1979

Durante le riprese del film The Amityville Horror, la troupe dell’American International Pictures (AIP) fu talmente spaventata dai fenomeni strani che avvenivano durante le riprese e dalla sinistra storia della dimora, che decise di non girare il film nella casa reale.

Durante la breve permanenza della famiglia Lutz, si racconta che fu chiamato un fabbro per riparare la porta d’ingresso, che era stata inspiegabilmente strappata dai cardini. Infine, sembra che chiunque abbia tentato di abitare nella casa ad Amityville, sia fuggito o abbia avuto sventure anche dopo essersi trasferito altrove, come se la maledizione della casa continuasse a perseguitarli.

Inoltre, durante una seduta spiritica con gli Warren, furono scattate alcune fotografie dal fotografo Gene Campbell. Il fotografo aveva installato una fotocamera autonoma per catturare immagini a infrarossi in bianco e nero di notte. Una di queste fotografie mostra un “ragazzo demoniaco” che, secondo i credenti, si tratta del fantasma di John DeFeo, il più giovane dei due ragazzi DeFeo che furono uccisi nella casa.

La signora Riley, che era la proprietaria della casa prima dei DeFeo, durante la sua ultima notte passata nella dimora, pronunciò una frase inquietante: «Se non mi ha avuto questa sera, non mi avrà mai». Queste parole sembravano preannunciare gli eventi spaventosi che avrebbero seguito.

Il fantasma di John DeFeo a Amityville

In un’occasione, una squadra televisiva che stava documentando la casa ha sperimentato una serie di problemi tecnici inspiegabili e malattie improvvise, come se una forza invisibile interferisse con il loro lavoro.

Nel 1997, un evento ancora più terrificante si verificò quando un uomo che viveva nella casa tentò di uccidere sua moglie. Si giustificò affermando di aver visto uno “spettro demoniaco”, suggerendo che la casa fosse infestata da entità maligne.

In un tentativo di svelare il mistero, una famiglia decise di costruire una replica esatta della casa. Tuttavia, anche in questa copia perfetta, cominciarono a verificarsi fenomeni paranormali, confermando la presenza di forze oscure.

Un evento particolarmente inquietante riguarda una persona che, semplicemente toccando la porta del 112 di Ocean Avenue, cadde in coma per due mesi. Questo incidente ha ulteriormente alimentato le voci sulla maledizione della casa.

Chiunque desideri acquistare la casa deve firmare un documento in cui si impegna a non parlare di eventuali avvenimenti paranormali che potrebbero verificarsi all’interno della stessa. Questa clausola sembra riconoscere l’aura di mistero e terrore che avvolge la casa.

Durante una serata a casa dei Cromarty (i successivi proprietari della casa dopo i Lutz), uno degli ospiti chiese cosa pensassero del libro di Jay Anson, che racconta la storia della casa. In risposta, una finestra al primo piano si chiuse da sola, come se la casa stessa manifestasse il suo malcontento. Questo episodio ha ulteriormente rafforzato la convinzione che la casa sia infestata da entità sovrannaturali.

Quanto c’è di vero in tutta questa storia? Scopriamolo!

Come accade spesso con le leggende, la narrazione di Amityville si è sviluppata ben oltre il contenuto del libro e del film. La storia ha preso vita propria, alimentata dall’interesse del pubblico e dalla fascinazione per il paranormale, espandendosi e arricchendosi di nuovi dettagli e interpretazioni nel corso del tempo. Questo fenomeno è comune nelle storie di fantasmi e case infestate, dove la linea tra fatti reali e finzione spesso si sfuma, dando vita a racconti sempre più intricati e affascinanti. La storia di Amityville non è da meno, è avvolta in un mistero che mescola fatti reali e presunte manifestazioni paranormali. Ma quanto c’è di vero in questa storia?

La versione dell’avvocato di Butch DeFeo

William Weber, noto per essere l’avvocato difensore di Ronald “Butch” DeFeo Jr., condannato per l’assassinio della sua famiglia in quella famigerata casa, ha fatto una rivelazione sorprendente. Secondo Weber, l’intera storia dell’infestazione era un inganno che lui e Jay Anson (1921-1980), l’autore del romanzo The Amityville Horror del 1977, avevano architettato durante una serata alcolica. L’obiettivo di questa truffa era di aiutare l’appello di DeFeo contro la sua condanna.

William Weber con Mike Brigante
William Weber con Mike Brigante

La logica dietro questo piano è difficile da comprendere, considerando che DeFeo ha ammesso l’omicidio dopo solo dodici giorni dal crimine. Tuttavia, Weber sembra aver creduto che, una volta che DeFeo avesse confessato il crimine e negato qualsiasi forma di pazzia o voci, l’unica difesa plausibile rimasta fosse che un demone-maiale lo avesse indotto a commettere l’omicidio.

Per portare avanti questo piano audace, Weber ha coinvolto la famiglia Lutz, i successivi residenti di 112 di Ocean Avenue. Durante un incontro con George e Kathy Lutz, Weber ha discusso la trama che sarebbe diventata la base del libro di Anson. Weber ha affermato: «Sono consapevole che questo libro è una frode. Abbiamo concepito questa storia dell’orrore dopo diversi bicchieri di vino.»

Weber doveva avere una grande fiducia nel fatto che i Lutz, una famiglia completamente nuova, avrebbero accettato di partecipare a questo piano criminale ed estremamente improbabile. Inoltre, il piano richiedeva la collaborazione di Anson, l’autore, e tutti dovevano mantenere il silenzio su questo piano intricato e riprovevole per liberare un assassino che non aveva mai mostrato alcuna bontà.

Ma cosa avrebbe guadagnato Weber da tutto questo? DeFeo non era un uomo ricco; era un criminale senza un soldo. Forse Weber ha orchestrato tutto questo solo per il gusto di farlo. Oppure, la sua storia potrebbe essere un’altra menzogna, forse un tentativo di attirare l’attenzione sul libro che avrebbe inevitabilmente scritto sul caso.

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