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Amityville: Oltre la Leggenda

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Aggiornamenti sul caso DeFeo: nuove prove?

Ci sono coloro che ritengono che Ronald DeFeo Jr., l’unico membro della famiglia sopravvissuto e successivamente condannato per gli omicidi, non abbia agito da solo. Sostengono che sarebbe stato praticamente impossibile per una singola persona uccidere sei membri della famiglia senza che nessuno sentisse gli spari o reagisse in qualche modo.

Ryan Katzenbach, un documentarista amatoriale, ha recentemente presentato una nuova prova a sostegno di questa teoria. Ha inviato una squadra di subacquei a esplorare il canale dietro Ocean Avenue, il luogo degli omicidi. La squadra ha recuperato una pistola dal fondo del canale, che Katzenbach ritiene sia la prova definitiva che più di una persona è stata coinvolta negli omicidi.

Katzenbach sostiene: «Crediamo fermamente che una seconda pistola sia stata utilizzata nel corso dell’omicidio. Come può una persona attraversare un edificio coloniale olandese a tre piani e sparare a sei vittime diverse, su due livelli separati, e nessuno si è alzato dal letto, nessuno ha opposto resistenza?»

Nel suo documentario, Shattered Hopes (che trovate su YouTube suddiviso in tre parti), Katzenbach espone la sua convinzione che ci fosse più di un assassino quella notte. Suggerisce anche che il secondo assassino potrebbe essere stata Dawn DeFeo, la sorella di Ronald, che fu anch’essa uccisa quella notte.

Gerard Pelkofsky
Gerard Pelkofsky

Tuttavia, il dipartimento di polizia della contea di Suffolk non è convinto che la pistola recuperata sia la prova che si sbagliavano nel 1974, quando DeFeo confessò gli omicidi. Il tenente Gerard Pelkofsky ha espresso scetticismo riguardo all’ipotesi di un secondo assassino, sottolineando: «Le persone sono molto creative e Internet permette loro di tirare fuori elementi che pensano siano fatti, quando in realtà non lo sono.»

Nonostante le critiche, Katzenbach rimane fermo nelle sue convinzioni. Sostiene che l’atteggiamento del dipartimento di polizia sia più legato alla volontà di salvare la faccia che alla risoluzione dei crimini: «È un caso molto famoso per la contea di Suffolk. DeFeo è in prigione ormai da 37 anni. Per aprire questa situazione e dare la possibilità a DeFeo di ottenere un nuovo processo, semplicemente non penso che sia la strada che vogliono seguire.»

Così, come in una classica storia di fantasmi, il dibattito su cosa sia realmente accaduto quella notte di novembre 1974 ai membri della famiglia DeFeo continua. Ronald DeFeo Jr. è morto in prigione come l’unico assassino dei membri della sua famiglia. La pistola recuperata viene attualmente esaminata dalle autorità, ma il lungo periodo di tempo in cui è rimasta sul fondo del canale potrebbe rendere difficile determinare quali nuove informazioni potrebbero emergere da questa scoperta.

La domanda rimane: la pistola recuperata dal canale è una nuova prova cruciale o non è affatto collegata ai tragici eventi di quella notte su Ocean Avenue? Solo il tempo dirà, perché al momento, questi documentari sono etichettati come fraudolenti.

Film ispirati alla leggenda di Amityville

Gli efferati omicidi della famiglia DeFeo, perpetrati nel 1974 ad Amityville, hanno dato vita a un’ampia serie di film horror che hanno affascinato il pubblico. Il primo di questi, The Amityville Horror, diretto da Stuart Rosenberg (1927-2007), ha debuttato nelle sale nel 1979; nel cast James Brolin e Margot Kidder nei panni dei coniugi Lutz. Questo film ha segnato l’inizio di una prolifica serie cinematografica, tra cui si distingue Amityville II: The Possession del 1982, diretto dal regista italiano Damiano Damiani (1922-2013). Quest’ultimo film, un prequel del primo, si focalizza sugli eventi paranormali che si dice siano avvenuti nella casa al 112 di Ocean Avenue prima degli omicidi. Altri film degni di nota della serie includono Amityville 3-D (1983) di Richard Fleischer (1916-2006), Amityville Horror – La fuga del diavolo (Amityville: The Evil Escapes) del 1989, diretto da Sandor Stern, Amityville – Il ritorno (The Amityville Curse) del 1990, diretto da Tom Berry e Amityville: A New Generation (1993) diretto da John Murlowski. La leggenda di Amityville ha continuato a permeare il genere horror, influenzando anche film più recenti come il remake Amityville Horror (The Amityville Horror) del 2005, diretto da Andrew Douglas (con Melissa George e Ryan Reynolds nei panni dei coniugi Lutz); The Amityville Haunting (2011) diretto da Geoff Meed; Amityville – Il risveglio (Amityville: The Awakening) del 2017, diretto da Franck Khalfoun, e tanti altri.

Inoltre, i fatti di Amityville sono menzionati nella saga The Conjuring. Nonostante le polemiche e i dibattiti sulla veridicità dei fenomeni paranormali riportati, la saga di Amityville rimane un pilastro del cinema horror, un esempio emblematico di come un fatto di cronaca possa trasformarsi in un incubo per lo schermo. Ad oggi, la leggenda della casa al 112 di Ocean Avenue ha ispirato ben quaranta film, a testimonianza della sua persistente presa sull’immaginario collettivo.

Conclusioni

Mi sembrava abbastanza improbabile che i Lutz non fossero a conoscenza del caso di omicidio al 112 di Ocean Avenue quando comprarono la casa. Il caso dell’omicidio DeFeo aveva appena un anno quando i Lutz si trasferirono. È ipotizzabile che la decisione di trasferirsi nella casa facesse parte di un piano ben congeniato. La casa non è mai stata realmente infestata da spiriti; le terrificanti esperienze che i Lutz affermavano di aver vissuto erano pura invenzione. Mentre i Lutz traevano vantaggio dalla loro storia, Weber aveva progettato di utilizzare la presunta infestazione per ottenere un nuovo processo per il suo cliente, Butch DeFeo. In seguito, i Lutz hanno anche ammesso che quasi tutto ciò che avevano raccontato sull’infestazione – e tutto ciò che è stato riportato nel libro The Amityville Horror – era pura finzione.

Il loro racconto è stato probabilmente influenzato da un’altra storia romanzata, quella de L’Esorcista (The Exorcist), romanzo del 1971 scritto da William Peter Blatty (1928-2017) e film del 1973, sceneggiato e prodotto dallo stesso Blatty e diretto da William Friedkin (1935-2023). Infatti, non è esagerato affermare che questo film abbia avuto un forte impatto sulla storia di Amityville, perché è uscito negli Stati Uniti nel dicembre 1973, quindi molto prima degli eventi dei Lutz. La possessione demoniaca e le infestazioni erano molto presenti nella mente del pubblico quando i Lutz raccontarono le loro storie di attività demoniaca qualche hanno dopo. I Lutz devono aver riso di gusto a spese dei cacciatori di fantasmi allarmati e dei sensitivi autoproclamati, che riferivano le loro terrificanti visioni e confermavano i residenti demoniaci (inesistenti) della casa.

Il libro The Amityville Horror del 1977 menziona L'Esorcista in copertina
Il libro The Amityville Horror del 1977 menziona L’Esorcista in copertina

La sola copertina originale del libro The Amityville Horror del 1977 riporta in basso la seguente scritta: «More hideously frightening than The Exorcist because it actually happened!» (in italiano: Più terribilmente spaventoso de L’Esorcista perché è realmente accaduto!).

È anche possibile che George Lutz si fosse convinto inizialmente dei fatti paranormali, mettendo da parte quella parte della sua coscienza che gli ricordava che era tutto frutto della sua immaginazione. Lo fece perché era attratto dal dramma, dalla notorietà e dai 100.000 dollari che alla fine guadagnò. Per tutti coloro che furono coinvolti, da Jay Anson (l’autore del romanzo) al regista e produttore del film e a chiunque altro abbia tratto profitto dall’orrore di Amityville, era più conveniente non fare troppe domande scomode a Lutz. D’altro canto, George e Kathy Lutz hanno superato un test del poligrafo (la famosa macchina della verità) per sostenere le loro dichiarazioni, con esito positivo.

Ma l’affidabilità della macchina della verità è fonte di controversie, perché non esistono prove scientifiche che confermino la sua capacità di rilevare con certezza le menzogne, sia per la possibilità di manipolare intenzionalmente i risultati anche nelle versioni più recenti, sia perché analizza la reazione emotiva e cerca di stabilire un collegamento (non dimostrato) con la “verità”. Inoltre, è stato appurato che è possibile alterare i risultati, ad esempio controllando la respirazione. Nonostante queste restrizioni, il poligrafo viene ancora impiegato in alcune situazioni, come ad esempio, da alcune forze dell’ordine in alcuni stati degli USA, anche se per fini legali non è pià attendibile in aula di giudizio. In Europa, invece, l’uso della macchina della verità non ha mai guadagnato popolarità e quasi tutti gli stati europei non lo prevedono per scopi legali.

I figli di Lutz hanno sostenuto gran parte dei dettagli riguardanti le presunte infestazioni che li avevano spinti a lasciare la casa. Numerosi libri e documentari sono stati prodotti nel tentativo di verificare o smentire le loro affermazioni. I film, pur essendo principalmente opere di intrattenimento, presentano alcuni dettagli accurati riguardo all’origine degli omicidi di DeFeo. Tuttavia, il resto della trama e gli elementi soprannaturali sono stati rappresentati come finzioni che si sono progressivamente discostate dalla realtà. Lo stesso figlio dei Lutz, Daniel, che ora risiede nel Queens, afferma che i ventotto giorni passati nella casa di Amityville lo tormentano ancora oggi.

Fino ad oggi, il fatto che la storia di The Amityville Horror fosse un falso ammesso, non è ancora ampiamente noto e ci sono moltissime persone che difendono la storia basandosi su siti web che alimentano la leggenda; come si suol dire, la verità non ostacola mai una buona storia e, come sostengo spesso, la verità è sempre molto più debole della leggenda.

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