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Esorcismo: tra Folclore e Verità, alla Ricerca del Confine tra Reale e Immaginario

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Esorcismo nella magia rituale

Nel vasto ambito della magia rituale, le cerimonie di esorcismo mirano a liberare da influenze indesiderate o negative, quali spiriti, demoni, fantasmi o poltergeist. Queste pratiche, appartenenti alla tradizione dell’Ordine Ermetico della Golden Dawn, un’importante società segreta dell’Occidente, sono documentate nella loro letteratura. Questa confraternita, fiorente tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo, ha reso pubblici i suoi riti, che costituiscono una base per molte pratiche magiche contemporanee.

Un esempio di tale pratica è tratto dai testi della Golden Dawn e narra l’esperienza di un iniziato di nome Frater Sub Spe (al secolo John William Brodie-Innes, 1848-1923). Questi, dopo aver avvertito una strana afflizione di stanchezza e vulnerabilità, attribuita a un presunto attacco di influenza, si convinse che lui e sua moglie fossero stati posseduti da un essere elementale vampirizzante. Invece di chiedere aiuto ad altri adepti, Frater Sub Spe fu istruito, in uno stato di profonda concentrazione, da una guida non fisica a eseguire personalmente un esorcismo.

Durante il rituale, Frater Sub Spe fu guidato da un’entità visionaria che si manifestò come un maestoso mago avvolto in vesti nere. Quest’ultimo, fondendosi con il corpo dell’iniziato, impartì istruzioni attraverso parole e impressioni. Seguendo i dettami della guida, Frater Sub Spe eseguì una serie di gesti rituali e incantesimi, tra cui tracciare pentagrammi invocanti e invocare il Nome del Potere. Alla fine del rituale, ordinò allo spirito posseduto di manifestarsi.

Durante il confronto con l’entità, Frater Sub Spe utilizzò nomi sacri e simboli, evocando il potere di Gesù Cristo per respingere l’essere oscuro. Attraverso un’intensa concentrazione e la proiezione di una forza interiore, Frater Sub Spe riuscì infine a liberarsi dall’influenza maligna. Quest’esperienza lasciò un’impressione duratura sull’iniziato, creando una tensione nervosa ma anche un forte desiderio di crescita spirituale.

Inoltre, il noto occultista e mago inglese William S. Gray (1885-1960) elaborò un rituale di esorcismo basato sull’Albero della Vita della Cabala. Questo rituale, sebbene non elimini immediatamente il male, mira a ridurne l’influenza nella vita quotidiana, facilitando così il cammino spirituale e l’illuminazione personale.

Alcune religioni dove non è praticato l’esorcismo

Khanda, simbolo dello Sikhismo
Khanda, simbolo dello Sikhismo

Non tutte le fedi e dottrine religiose adottano la pratica dell’esorcismo. Prendiamo ad esempio lo Sikhismo, che è una delle religioni più recenti e rappresenta la quinta religione più diffusa al mondo. Lo Sikhismo, una religione monoteista, ha avuto origine nel XV secolo nella città di Kartarpur Sahib, in India. I seguaci dello Sikhismo non accettano il concetto di possessione demoniaca. Di conseguenza, l’esorcismo è visto come una violazione del loro codice di condotta.

I Testimoni di Geova, un movimento religioso cristiano noto per le sue pratiche e credenze distinte, non praticano l’esorcismo nel senso tradizionale del termine. A differenza di molte altre denominazioni cristiane, non vedono l’esorcismo come un rituale necessario per espellere gli spiriti maligni da un individuo. Invece, la loro dottrina si basa sull’idea che vivere secondo i principi biblici e mantenere una stretta comunità di fede li protegga dall’influenza maligna.

Questa protezione spirituale è vista come un baluardo contro le forze oscure che possono cercare di deviare i fedeli dal loro cammino. I Testimoni di Geova credono fermamente nell’importanza di vivere una vita che rifletta i loro valori religiosi, e vedono questa dedizione come un modo per resistere alle tentazioni e alle influenze negative.

Testimoni di Geova
Testimoni di Geova

Tuttavia, esiste una pratica all’interno della comunità dei Testimoni di Geova chiamata ostracismo. Questa pratica consiste nell’evitare il contatto con i membri che hanno lasciato o sono stati espulsi dalla congregazione. L’ostracismo è visto come un modo per mantenere la purezza della comunità e per “espellere” l’influenza negativa che potrebbe essere portata da coloro che hanno scelto di allontanarsi dai principi della fede. L’ostracismo non è un esorcismo nel senso tradizionale, ma può essere visto come un modo per proteggere la comunità da influenze spiritualmente dannose. È una pratica che riflette l’importanza che i Testimoni di Geova attribuiscono alla coesione della comunità e alla fedeltà ai principi biblici.

La visione scientifica e antropologica

Photo by Jan Sochor/Latincontent/Getty Images

Coloro che credono nella possessione demoniaca spesso attribuiscono a essa sintomi che potrebbero essere associati a malattie fisiche o mentali, come isteria, mania, psicosi, sindrome di Tourette, epilessia, schizofrenia o disturbo dissociativo dell’identità. Inoltre, c’è una forma di monomania chiamata demonomania (o demonopatia), in cui il paziente crede di essere posseduto da uno o più demoni. Alcuni ritengono che l’efficacia dell’esorcismo sulle persone che mostrano sintomi di possessione sia attribuibile all’effetto placebo e al potere della suggestione. In alcuni casi, le persone che presumibilmente sono possedute potrebbero in realtà essere narcisiste o avere una bassa autostima, e potrebbero comportarsi come se fossero possedute per attirare l’attenzione.

Nel contesto scientifico, il lavoro dello psichiatra Morgan Scott Peck (1936-2005), che credeva nell’esorcismo, ha generato un dibattito significativo. Il suo collegamento con il controverso Malachi Martin, il gesuita di cui ho scritto nei paragrafi precedenti, ha suscitato molte discussioni, nonostante Peck stesso abbia sempre criticato Martin definendolo un bugiardo e un manipolatore. Altre critiche rivolte a Peck comprendono l’accusa di aver superato i limiti dell’etica professionale cercando di convertire i suoi pazienti al cristianesimo.

La religione ha un’influenza considerevole sulla vita e sul sistema di pensiero delle persone. Le istituzioni religiose influenzano notevolmente le gerarchie sociali all’interno delle comunità. I collettivi religiosi sono impegnati nello sviluppo del potere organizzativo e dell’autorità per proteggere e preservare le loro esperienze religiose dai membri esterni alla comunità. I preti e altri funzionari religiosi di alto rango hanno un’influenza significativa nel determinare le norme all’interno di queste società. Ad esempio, il Papa all’interno del cattolicesimo rappresenta la supremazia papale che gli conferisce potere universale sulla Chiesa. L’insorgenza improvvisa di atteggiamenti e comportamenti insoliti all’interno di queste società viene spesso diagnosticata come influenza demoniaca o, nei casi estremi, possessione demoniaca. Chi segue una pratica religiosa è più incline a rivolgersi a una figura religiosa anziché a un professionista medico per affrontare tali comportamenti, portando a una maggiore incidenza di presunte possessioni demoniache.

La Chiesa cattolica, ad esempio, si impegna in un rapporto con le vittime della possessione simile al Complesso Sciamanico. La vittima rappresenta ciò che l’antropologa statunitense Nancy Scheper-Hughes definirebbe il corpo individuale, cioè il sistema di credenze personali della vittima. La convinzione che un demone risieda nel proprio corpo e possa essere eliminato attraverso il potere di Cristo crea una diagnosi e una cura per questa malattia. Tuttavia, un individuo non cristiano potrebbe rispondere in modo diverso a questo processo di guarigione, non cercando necessariamente un intervento religioso per i propri sintomi.

L’esorcismo cattolico viene eseguito solo da sacerdoti ordinati che hanno ricevuto l’autorizzazione dalla gerarchia più alta della Chiesa. Il sacerdote inizia con un “discernimento”, cercando di individuare spiriti o demoni nella vittima, classificati secondo valori religiosi. Seguono una serie di rituali, e la persona guarisce solo quando tutte le parti coinvolte credono che il demone sia stato rimosso. Le testimonianze delle vittime, dei familiari e dei membri della chiesa influenzano l’efficacia di questi rituali, determinando spesso il loro completamento.

Conclusioni

In conclusione, l’esorcismo, una pratica antica e diffusa in molte culture e religioni, continua a svolgere un ruolo significativo nel mondo contemporaneo. Questa pratica, che affonda le sue radici in tempi antichi, è stata utilizzata per affrontare ciò che le persone percepiscono come influenze spirituali negative o demoniache.

L’esorcismo non è solo un fenomeno religioso, ma anche un fenomeno culturale e sociale. Le sue manifestazioni variano notevolmente da una cultura all’altra, riflettendo le credenze e le pratiche spirituali uniche di ogni società. In alcune culture, l’esorcismo è visto come un rito di purificazione, un modo per liberare un individuo o una comunità da forze maligne. In altre, è considerato un mezzo per curare malattie mentali o fisiche.

Nel corso dei secoli, l’esorcismo ha assunto molte forme, dalle preghiere e i rituali formali delle grandi religioni del mondo, ai metodi più informali utilizzati nelle tradizioni popolari e indigene. Nonostante le differenze nei metodi e nelle interpretazioni, l’obiettivo fondamentale dell’esorcismo rimane lo stesso: liberare l’individuo o la comunità da influenze spirituali indesiderate o dannose.

Padre Manuel Acuña mentre esorcizza una donna a Buenos Aires
Padre Manuel Acuña mentre esorcizza una donna a Buenos Aires

Nel mondo moderno, l’esorcismo continua ad essere praticato in molte forme. Alcuni lo vedono come un rituale religioso importante, altri come un metodo di guarigione alternativo, e altri ancora come una forma di intrattenimento o folclore. Nonostante le controversie e le critiche, l’esorcismo rimane una pratica viva e influente in molte parti del mondo.

L’esorcismo è un fenomeno complesso e multifacettato che riflette le profonde credenze spirituali e culturali dell’umanità. Continua a sfidare la nostra comprensione del mondo spirituale e della natura umana, offrendo un affascinante spaccato delle diverse maniere in cui l’umanità cerca di affrontare le forze invisibili che percepisce come pericolose. Mentre la scienza continua a esplorare e a spiegare il mondo naturale, l’esorcismo ci ricorda che ci sono ancora molte cose che non comprendiamo completamente, e che la ricerca di risposte è un viaggio che continua.

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