Chi era padre Gassner?
Avete mai sentito parlare degli esorcismi di Gassner? Alla fine del XVIII secolo, nel sud della Germania, nel pieno dell’età dell’Illuminismo, un sacerdote cattolico corpulento e calvo di nome Johann Joseph Gaßner (Gassner) (1727-1779), raggiunse la fama pretendendo di guarire migliaia di persone attraverso il potere dell’esorcismo. Com’è stato già affrontato in un articolo sulla demonologia, si credeva, infatti, che i responsabili di molte malattie dell’uomo fossero gli spiriti maligni, i cosiddetti demòni cristiani.
Tuttavia, i pensatori riformati e protestanti, come Johann Salomo Semler (1725-1791), iniziarono a mettere in discussione queste idee alla base della religione cristiana. Ciò nonostante, la credenza nei demòni quali portatori di malattie, rimase così forte che Gassner decise di auto-esorcizzarsi per guarirsi da alcuni malanni che credeva di avere. Decise così di perfezionare questo metodo con altri pazienti appartenenti a ogni ceto sociale, dai nobili ai contadini, guadagnandosi l’attenzione di scienziati e uomini illustri di scienza.
Della vita di Gassner si sa veramente poco: gli unici racconti biografici sono quelli dello storico Eugen Sierke (1845-1925), fortemente prevenuto nei suoi confronti, e quello del medico svizzero, il dott. Johann Georg Zimmermann, considerato il miglior documento biografico sul sacerdote esorcista, ma che in parte sostenitore. Queste biografie si basano principalmente su opuscoli contemporanei e non sul materiale di archivio.
Padre Gassner nacque nel 1727 in un villaggio di Braz, nella Vorarlberg, una regione dell’Austria occidentale; prima di iniziare la sua carriera nel 1750 all’insegna di pseudo-esorcismi, iniziò la sua formazione religiosa con l’ordine dei Gesuiti a Praga. Fu durante il suo esercizio clericale a Klösterle, un comune nel distretto di Bludenz, che scoprì il suo potere per la guarigione. Gassner trascorse molti anni con forti emicranie e sincopi, disturbi che nessun medico parse riuscire ad alleviare. Si convinse quindi che le sue malattie erano causate dal diavolo, e quindi decise di esorcizzare se stesso.
Inizialmente le pratiche esorcistiche di padre Gassner furono modeste, ma con il passare del tempo e con l’accrescere della sua fama, il prete esorcista iniziò a mettere in scena rituali ricchi di enfasi di fronte a folle affascinate dalle sue guarigioni in nome di Dio in cui si “esibiva” con revival di versi biblici da buon cattolico tedesco. Questo iniziò a provocare reazioni da parte di critici scettici che, di fronte alle testimonianze e all’acceso dibattito religioso, tentarono di capire come avvenissero le guarigioni dall’apparenza miracolosa. Quello che ancora non sapevano è che si trovavano di fronte agli albori del cosiddetto magnetismo animale e dell’effetto placebo che sarà poi applicato in medicina.
Il metodo di Gassner
Nel 1774 Gassner scrisse un opuscolo in cui spiega i principi del suo metodo di guarigione, distinguendo due tipi di malattie: quelle naturali, che appartenevano al regno del medico, e quelle di origine soprannaturale. Queste ultime le classificò a loro volta in tre categorie: Circumsessĭo come un’imitazione di una malattia naturale causata dal diavolo; Obsessio, l’effetto della stregoneria; e Possessio, come s’intuisce, una palese possessione demoniaca, ma fu anche la più rara riscontrata dallo stesso esorcista.
In tutti questi casi di malattia demoniaca, Gassner si sedeva dinnanzi al malato facendolo inginocchiare di fronte a sé; successivamente diceva al paziente che la fede nel nome di Gesù era un requisito essenziale per poter guarire, chiedendo quindi il consenso per l’uso dell’esorcismo probativus, cioè quello di prova. Iniziava quindi a parlare in latino, una lingua incomprensibile a molte persone comuni, provocando il potenziale demone a venire allo scoperto. Una volta che lo spirito maligno si manifestava, gli ordinava di compiere azioni sul malato, facendogli a volte assumere posizioni insolite.
A quel punto se i sintomi erano riprodotti esteriormente con qualche manifestazione, Gassner considerava quella malattia non naturale bensì causata dal diavolo, e quindi procedeva ad esorcizzarlo. Nel caso in cui però nessun sintomo veniva manifestato esteriormente, consigliava al paziente di recarsi da un medico. Così facendo si sentiva chiaramente più sicuro, perché la sua posizione era impeccabile, sia dal punto di vista dell’ortodossia cattolica che da quella della medicina.
I pazienti di padre Gassner
I primi pazienti di Gassner furono invece due suore che furono costrette a lasciare la loro comunità a causa di attacchi convulsivi. Gassner disse alla prima di inginocchiarsi davanti a lui, le chiese il suo nome, quale fosse la malattia che la tormentava e se fosse disposta a fidarsi di lui qualunque cosa potesse accadere. Una volta che la suora accettò l’accordo, Gassner iniziò a parlare in latino e chi registrò l’evento e conosceva il latino annotò cosa disse: «Se c’è qualcosa di soprannaturale in questa malattia, ordino nel nome di Gesù che si manifesti immediatamente».
La suora iniziò subito ad avere delle convulsioni. Questa era secondo Gassner, la prova che dentro di lei esisteva qualche spirito malvagio e le convulsioni erano causate dalla sua ribellione alle pratiche esorciste e, quindi, che la suora non fosse affetta da una malattia naturale.
A questo punto doveva dimostrare il suo potere sul demone, ordinandogli in latino di produrre convulsioni in varie parti del corpo della paziente; ordinò al demone di manifestarsi in vari modi e la donna sembrò reagire di conseguenza con effettive manifestazioni esteriori di dolore, stupidità, scrupolosità, rabbia e così via, e persino la morte apparente. Tutti i suoi ordini furono eseguiti puntualmente. Logicamente, una volta dimostrata la sua padronanza sul demone e che fosse stato domato come un cavallo selvatico, doveva dimostrare di espellerlo e una volta cacciato dal corpo della suora, questa apparì del tutto calma e frastornata.
Procedette allo stesso modo con la seconda suora. Dopo che le sedute terminarono, l’abate Bourgeois che era già molto noto in quel periodo e ha fatto storia per le sue connessioni all’archeologia, chiese alle suore se la pratica fosse stata molto dolorosa: una suora rispose che aveva solo un vago ricordo di quello che era successo e che non aveva sofferto molto. Quella sessione di guarigioni non era ancora conclusa e Gassner fece inginocchiare una terza paziente, una nobile che era stata in precedenza afflitta dalla melanconia. Gassner chiamò il demone della malinconia esorcizzando la donna, spiegandole in seguito come comportarsi semmai le fosse ricapitato.
Uno degli esorcismi di Gassner fu registrato negli atti da un notaio: un uomo era affetto dal “ballo di San Vito”, un’encefalite conosciuta oggi come Còrea di Sydenham. Gassner iniziò a praticare il suo modus operandi, e dopo una serie di litanie in latino, il “posseduto” iniziò a girare per tre volte nella stanza per poi cadere a terra dopo un ordine del prete, iniziando a “muggire come un bue”. Tutti i presenti rimasero esterrefatti da tale prodigio.
Il diario di padre Gassner
Nel diario di Gassner, tra il 1767 e il 1769, furono annotati i suoi esorcismi con i relativi esiti. Pare che riuscì a curare 132 persone tra cui 13 epilettici, 29 storpi e persino a resuscitare una donna morta. Il prete non esorcizzò però tutti quelli che rivolsero a lui, ma solamente quelli la cui malattia credeva fosse causata dal diavolo.
Le persone ritenute sofferenti di una “malattia naturale”, contro cui l’esorcismo si sarebbe quindi rivelato di scarso utilizzo, furono liquidate senza alcuna cura, come ad esempio quelle causate secondo lui da una “fede piccola o riluttante”. Tuttavia, nel 1774, dopo aver guarito una dama di molto conosciuta, la contessa Maria Bernardine von Wolfegg, la reputazione di Gassner raggiunse livelli così soddisfacenti da farlo decidere a intraprendere un “tour di guarigione” nel sud della Germania.
L’opinione della scienza sul magnetismo animale
Indubbiamente padre Gassner iniziava a diventare scomodo alla medicina convenzionale, tant’è che nel 1774, in un articolo di un giornale bavarese scrisse: «Se tutte le malattie descritte da questo sacerdote provengono dal diavolo e riescono a curare con gli esorcismi, allora possiamo dire addio ai nostri beneamati medici.»
Più persone guariva Gassner e più aumentava la sua fama e ovviamente il numero di richieste di aiuto. Nel 1775 pare che abbia curato 125 persone solo nell’ultima metà di giugno, mentre i suoi sostenitori, chiaramente invasati, contavano guarigioni a decine di migliaia. Da notare come la fede verso un uomo possa creare leggende.
Le guarigioni continuarono, Gassner esorcizzò i pazienti anche alla presenza di autorità ecclesiastiche cattoliche e protestanti, medici, nobili di ogni ordine, membri della borghesia, scettici e credenti. Ogni sua parola, ogni suo gesto e quelli dei suoi pazienti erano registrati da un notaio e le registrazioni ufficiali erano firmate dagli illustri testimoni oculari. Mentre la carriera di Gassner raggiungeva il suo apice, un altro guaritore austriaco si stava facendo una reputazione grazie a una nuova terapia radicata nella giovane scienza del magnetismo.
Il mesmerismo di Franz A. Mesmer
Nel 1774, infatti, il medico Franz Anton Mesmer (1734-1815) scoprì che poteva manipolare strane forze all’interno dei suoi pazienti spostando magneti attorno ai loro corpi. Questa pratica rese Mesmer una celebrità a Vienna e quando scoprì che poteva persino ottenere lo stesso effetto solo attraverso il contatto e la concentrazione mentale, il dottore si convinse che stava guarendo le persone attraverso una forza che chiamava “magnetismo animale”.
Mesmer si rese conto che la sua pratica non era diversa da quella di padre Gassner che, con molta probabilità stava quindi guarendo attraverso il magnetismo animale ma senza saperlo. I discorsi di Gassner sul possesso demoniaco, sugli esorcismi, su Gesù che combatte il Diavolo, avrebbero quindi potuto essere liquidati come una sciocca superstizione. Sebbene la teoria di Mesmer sul magnetismo animale sia stata alla fine respinta dalla comunità scientifica del XVIII secolo, questo attacco a Gassner provocò sia la crescente preoccupazione tra i medici per il successo del sacerdote, sia stimolò la comunità scientifica a trovare al più presto una spiegazione scientifica e razionale delle sue guarigioni.
A volte, tuttavia, Gassner dimostrò abilità che i professionisti medici non furono in grado di spiegare. Nel 1775 nella città di Ellwangen (chiamata Jagst), ad esempio, il sacerdote fu apparentemente in grado di manifestare i sintomi del suo paziente, come se li avesse assorbiti, per poi farli sparire a comando, così che «nel polso nel braccio destro le pulsazioni divennero deboli e appena rilevabili, ma nel braccio sinistro divennero invece forti e veloci».