Questo articolo è stato aggiornato al 2023
Perché la scienza non crede nel paranormale
I credenti nei fenomeni paranormali, quali testimoni o semplicemente per empatia, si fanno spesso questa domanda: perché la Scienza non crede nel Paranormale e nell’esistenza dei fantasmi? Scienza e Paranormale non vanno a braccetto, questo oramai credo sia assodato. Ma vediamo perché…
“Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem” (dal latino “Non moltiplicare gli elementi più del necessario”), è questo il primo motivo per cui la Scienza si oppone in maniera preventiva e distaccata ai fenomeni paranormali, che siano essi legati alla parapsicologia da cui ne deriva il termine o più specificatamente allo spiritismo. E’ una massima che deriva da una frase di William of Ockham (1285-1347), meglio conosciuto da noi come Guglielmo di Occam, anzi restiamo nel latino e quindi Gulielmus Occamus, che dice: “A parità di fattori la spiegazione più semplice è da preferire”.
Cos’è il Rasoio di Occam?
William di Ockham era un teologo e filosofo francescano inglese, poi accusato di eresia, che divenne famoso per il suo Novacula Occami (dal latino Rasoio di Occam), un principio metodologico che è ancora alla base del principio scientifico moderno e che in parole brevi recita: per una teoria fisica occorre ridurne al minimo la complessità. Basti pensare all’idea della creazione dell’Universo: una divinità sarebbe troppo complessa, quindi meglio credere che si sia evoluto da sé.
Penso sia già palese da questo punto che la Scienza non si spinga troppo al di là dei suoi principi e delle sue teorie. Non per niente le teorie scientifiche esistono e resistono fino a prova contraria; lo dimostrano le varie epoche scientifiche, in cui si è preferito passare al pensiero di Galileo Galilei (1564-1642) e dimenticare quello di Aristotele (ca 384-322 a.C.): chiaro, Aristotele credeva che il fine ultimo è Dio verso il quale tutto tende.
Penserete che io creda in Dio con questa affermazione: NO!
Io penso che da millenni sia nella religione che nella ricerca scientifica e pseudoscientifica (come la chiamano quelli che credono fermamente nella Madre Scienza), tutti stiano tirando acqua al proprio mulino facendone una fede assoluta, quindi finendo tutti con lo sbagliare.
Spiegazioni naturali per il soprannaturale
Circa l’85% della popolazione mondiale si identifica con una religione o un’altra fede. Pertanto, la stragrande maggioranza degli esseri umani, miliardi di persone, crede nell’esistenza del soprannaturale, una realtà che non corrisponde alle leggi della natura. E una volta aperta la porta del mondo degli spiriti, molte cose diventano possibili: anime che viaggiano nell’aldilà, che tornano nel regno terreno o che vi rimangono intrappolate, e che possono intromettersi nel nostro mondo fisico attraverso apparizioni, voci o altre manifestazioni.
La scienza non può dimostrare l’inesistenza di tutto questo; anche se spesso si discute se il metodo scientifico possa o meno dimostrare un’affermazione negativa, in ogni caso la definizione stessa di soprannaturale esclude questa possibilità. Tuttavia, c’è una cosa che la scienza può fare e ha fatto: fornire spiegazioni naturali a presunti fenomeni soprannaturali.
Gli anni Sessanta e Settanta sono stati un’epoca d’oro per i fenomeni paranormali, un periodo in cui questo campo stava cercando di trovare una “casa scientifica”. Prestigiose università ospitavano laboratori di parapsicologia e persino una delle più antiche e importanti riviste scientifiche esistenti, Nature, diede spazio a un’indagine sui presunti poteri mentali del mago Uri Geller, divenuto popolare negli anni Settanta per la sua presunta capacità psichica di piegare i cucchiai che si piegano con la forza della mente, insieme a un editoriale che ne giustificava la pubblicazione.
Ma se è discutibile che l’interesse popolare per il paranormale sia veramente scemato, in assenza di risultati convincenti gran parte dell’impegno scientifico in questo campo si è affievolito. Allo stesso tempo, la scienza ha trovato possibili spiegazioni normali per il paranormale.
Il problema tra Scienza e Paranormale
Scambiare lucciole per lanterne
Il vero problema tra Scienza e Paranormale, è che, purtroppo, una buona parte dei presunti fenomeni paranormali può rientrare in due categorie molto normali: frode o suggestione. Per quanto riguarda la prima, i cosiddetti debunkers, dal mago Harry Houdini (1874-1926) al suo collega scettico James Randi (1928-2020), sono stati responsabili di aver svelato gli inganni di numerosi truffatori. Ma anche la mente umana gioca un ruolo: alcuni studi hanno dimostrato che, ad esempio, i visitatori di un luogo misterioso sono più propensi a riferire eventi strani se in precedenza è stato detto loro che la casa è infestata, o che i credenti nel paranormale sono più inclini ad affermare che un tavolo si è mosso durante una seduta spiritica fittizia se il falso medium glielo ha detto.
Tutto questo è vero. Basta curiosare nei vari gruppi di qualche social network per imbattersi in cialtroni che cercano quindici minuti di gloria ed essere al centro dell’attenzione o di persone invasate che scambiano qualsiasi cosa non riescono a spiegare, ma solo perché non riflettono neppure un’istante arrivando alla conclusione più gradita: fantasmi!
Quello che queste persone non sanno è che invece di dare un contributo alla possibilità che non esista una spiegazione per qualche fenomeno insolito, affossano sempre di più il paranormale in una sciocchezza per visionari e persone senza raziocinio. Quelle famose e fantomatiche percentuali in cui lo 0,1%, o lo 0,01% o, ancora, l’1% sono fenomeni paranormali, ne è un esempio. Non esiste nessuna percentuale credibile, in quanto, ciascun fenomeno paranormale descritto da queste persone, non è attendibile per mancanza di prove.
Questo non significa che i fenomeni insoliti e fuori dall’ordinario non esistono. Quello che più mi sorprende è vedere molti ricercatori sul campo giocare a fare Zak Bagans (ghost hunter di una serie TV di intrattenimento), senza poi portare una minima relazione tecnica a prova della loro scoperta.
Alla fine, la maggior parte delle indagini della stragrande maggioranza di questi cacciatori di fantasmi, finisce con un video di intrattenimento e qualche suono o voce spacciata per fantasma, quando potrebbero essere le loro stesse voci per un’indagine approssimativa o semplicemente pareidolia (e, purtroppo, talvolta anche frode). Ovviamente sto generalizzando, ci sono investigatori del paranormale più seri. Il problema però rientra sempre sul credere o meno ai fenomeni.
Un ricercatore dovrebbe essere imparziale. Il filosofo e matematico francese René Descartes, noto come Cartesio (1596-1650) diceva:
«Se vuoi diventare un vero cercatore della verità, almeno una volta nella tua vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose.»
Ed è proprio così, perché se credi troppo, finisci solo con il cercare conferme a ciò in cui credi ed è più facile commettere l’errore di tanti ricercatori del passato, come Arthur Conan Doyle o Allan Kardec (1804-1869).
Tratti psichiatrici e sensibilità spirituale
Una delle spiegazioni su apparizioni e voci sono le allucinazioni. Secondo un dato, il 3% delle persone sperimenta almeno un episodio psicotico nel corso della vita, che può includere false percezioni visive o uditive, ma anche tattili. Ad esempio, nel 2021, uno studio dell’Università di Leicester condotto su un gruppo di pazienti psicotici ha rilevato che, oltre a voci e visioni, queste persone sperimentano spesso sensazioni di tatto, calore, tensione o dolore: la mano di un fantasma?
Un anno prima, un altro studio ha riportato che coloro che si auto-identificano come medium spesso mostrano un tratto della personalità chiamato assorbimento, una propensione a immergersi in fantasie o stati alterati di coscienza, che potrebbe essere legata al fatto che queste persone percepiscono la loro esperienza come spirituale piuttosto che come un disturbo mentale.
Tuttavia, sono state segnalate allucinazioni occasionali anche in persone senza alcuna diagnosi psichiatrica per una serie di cause, tra cui una stimolazione sensoriale eccessiva o insufficiente o suoni ripetitivi come quelli di una lavatrice, e in situazioni di lutto le allucinazioni sono spesso legate alla presenza del defunto.
Eppure ci sono persone che hanno detto cose di cui siamo sicuri non potessero conoscere nel dettaglio. Potere sensitivo? La difficoltà a rispondere a questa domada è semplice: chi spesso ha a che fare con persone che si definiscono medium o sensitivi, ne entrano in contatto per curiosità o per sentirsi rispondere a domande irrisolte.
Qual’è l’aspettativa di queste persone che si rivolgono ad un medium? La maggior parte delle volte c’è un pregiudizio positivo: vai da quel/quella medium che è brava per questi motivi, elencando una serie di avvenimenti che il o la medium hanno azzeccato e che non potevano esserne a conoscenza. Ma è davvero così? Siamo sicuri che non abbiamo dato alcun indizio e non abbiamo dedotto noi l’esito? Siamo davvero certi che non abbia curiosato nel nostro profilo facebook attraverso un account sotto mentite spoglie?
Purtroppo, la maggior parte delle volte c’è una spiegazione che finisce nella frode e anche questo va a inficiare gli sforzi fatti da ricercatori seri o sulla credibilità di persone che potrebbero avere intuizioni dovute per ragioni a noi sconosciute. Nel senso che se anche ci fosse la possibilità che qualcuno possa avere un dono, si troverebbe in mezzo ad un oceano di furbetti e frodi.
L’influenza di elementi esterni
A tutto quello scritto nei paragrafi precedenti, si aggiungono disturbi come la paralisi del sonno, spesso associata ad allucinazioni che, a seconda della cultura, sono state interpretate come demoni o rapimenti alieni. Inoltre, l’avvelenamento da monossido di carbonio o l’esposizione alle spore di alcuni funghi, presenti in case abbandonate o persino in vecchi libri, sono stati collegati ad allucinazioni spettrali, e alcuni esperimenti hanno persino dimostrato che stimoli fisici, come infrasuoni o campi elettromagnetici, possono innescare le tipiche esperienze spettrali. In poche parole, la scienza non è a corto di spiegazioni per i fenomeni paranormali. La fede, ovviamente, non ha vincoli.