scienza e paranormale

Scienza e Paranormale: due mondi opposti o complementari?

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Chi è lo scettico?

Ray Hyman
Ray Hyman

Gli scettici sono persone che credono che tutte le pretese di conoscenza o certezza possano e debbano essere contestate. Per quanto riguarda il paranormale, gli scettici moderni generalmente assumono una posizione di “scienza sulla fede”, suggerendo che, a meno che qualcosa non sia stato dimostrato dalla scienza, non può essere vero. In effetti, molti di questi scettici non accettano nemmeno la possibilità che i fenomeni paranormali possano essere reali, respingendo qualsiasi prova scientifica contraria come viziata. Tale è stato il caso, ad esempio, quando il noto scettico Ray Hyman ha respinto i dati raccolti nel corso di diversi anni in esperimenti scientifici sponsorizzati dal governo sulla visione a distanza.

Nonostante l’argomentazione di un esperto di statistica secondo cui i dati mostravano risultati statisticamente significativi, Hyman fu così energico nel sostenere la posizione dello scettico che convinse il governo degli Stati Uniti a smettere di finanziare questi esperimenti. Alcuni scettici sono così zelanti nel loro rifiuto delle affermazioni relative al paranormale che lanciano attacchi personali contro i credenti. Ad esempio, Lee Nisbet, professore di filosofia al Medaille College di Buffalo a New York Lee Nisbet, durante era direttore esecutivo del CSICOP, ha accusato tutte le persone che credono nel paranormale di essere malate di mente. Tali attacchi sono sgradevoli non solo per i credenti, ma anche per molti scettici, che hanno criticato coloro che respingono così sommariamente tutte le affermazioni paranormali.

Queste voci di moderazione hanno sostenuto che il dubbio, non la negazione, dovrebbe essere la base dello scetticismo e che invece di impegnarsi in attività intese a porre fine alla ricerca scientifica sul paranormale, gli scettici, in quanto persone razionali e con una mentalità scientifica, dovrebbero incoraggiarla.

James Randi (fonte: James Randi Educational Foundation)
James Randi

Gli attacchi degli scettici a coloro che credono nel paranormale, tuttavia, non sono una novità. Hanno avuto luogo almeno dal V secolo a.C. nel mondo occidentale, e anche prima altrove. In effetti, gli scettici hanno attaccato i presupposti accettati relativi a tutti gli aspetti del pensiero umano. A volte lo scetticismo ha persino assunto una posizione decisamente non scientifica. Ad esempio, quando fu introdotto per la prima volta il concetto di evoluzione, molti scettici contestarono l’idea che la scienza potesse fornire agli esseri umani più informazioni di quanto potesse fare la fede religiosa.

Tuttavia, i primi scettici non avevano tanti luoghi per esprimersi come ne hanno oggi, dove molti hanno ruoli di primo piano nei media. IL CICAP ad esempio aveva l’aggancio della RAI come televisione di Stato, pensate solo a Piero Angela e il suo Quark. Inoltre, gli scettici condividono le loro opinioni attraverso il lavoro delle organizzazioni degli scettici, che includono non solo il CSICOP, ma anche la Skeptics Society e la James Randi Educational Foundation, fondata dall’eminente scettico James Randi (1928-2020). Ci sono anche diverse riviste dedicate allo scetticismo, tra cui Skeptical Inquirer del CSICOP.

Cos’è un debunker?

Un debunker è qualcuno che cerca attivamente di screditare chiunque affermi di aver avuto un’esperienza paranormale. Spesso il lavoro di un debunker comporta disinformazione, ovvero la diffusione di informazioni false sull’incidente in questione. Tale disinformazione può essere sotto forma di documenti falsi, fotografie false o altre prove che sembrano supportare un’affermazione paranormale. Il debunker quindi mostra che le prove sono false, raggiungendo così due obiettivi: screditare la persona che fa l’affermazione facendo sembrare che abbia falsificato le prove e far sembrare sciocchi tutti coloro che hanno affermato che le prove erano credibili.

Semplicità, non comune a Scienza e Paranormale

Le leggi alla base dei fenomeni naturali sono semplici. La rappresentazione dettagliata e complessa dei fenomeni naturali è, invece, considerata inutile e fuorviante. Per poter prevedere un evento la Scienza deve appellarsi al riduzionismo, strano ma vero. Una Scienza le cui leggi devono essere applicabili in modo universale e generale in ogni luogo, dalla più piccola parte infinitesimale alla più grande, come appunto la legge di gravità di Newton sulla quale questa Scienza è fondata, applicabile al nostro pianeta Terra come a qualsiasi altro corpo celeste dell’Universo, come se conoscessimo tutto l’Universo… La verità è che conosciamo solo il 5% della materia ma non sappiamo nulla del restante 95%, ovvero la materia oscura, tanto che si sa che esiste ma che come un fantasma si muove nell’Universo senza si possa ancora sapere di cosa sia fatta. Bizzarro vero?

Albert Einstein in una fotografia rielaborata a colori da Mads Madsen
Albert Einstein

La Scienza newtoniana non ammette l’incertezza, un vero controsenso visto che si poggia a teorie fino a prova contraria. Talmente fondata sulla certezza che una volta individuata la legge naturale, viene formalizzata in modo matematico, così da poterla applicare ovunque con estrema precisione per individuare l’andamento degli eventi futuri. Infatti la comunità scientifica aveva inizialmente deriso la teoria sulla relatività di Albert Einstein, una teoria che porta la data dell’anno 1915 ma che fu concepita ben un decennio prima nella sua mente.

La Scienza era talmente ancorata alle idee newtoniane legate alla materia e alla gravità, che non aveva minimamente pensato ad una possibile curvatura nel continuum spazio-temporale. Sì, perché per la Scienza classica quando accade qualcosa di “impossibile” è sicuramente dovuto all’ignoranza e all’incapacità dell’uomo di poter capire e risalire alle vere cause dei fenomeni naturali. Su questo punto però potrei trovarmi d’accordo: io penso che i fenomeni insoliti e straordinari siano legati alla natura e alle sue leggi, quindi nulla di così sovrannaturale.

Ma la teoria di Einstein nonostante tutto, va a tirare ancora l’acqua al mulino del “tutto è calcolato secondo le leggi fisiche conosciute”. Basti pensare alla stessa battuta di Einstein «Dio non gioca a dadi”» per capire che la Scienza pensa che tutto sia prevedibile una volta scoperte le leggi.

Charles Robert Darwin
Charles Robert Darwin

La Scienza newtoniana crede fortemente che ogni fenomeno naturale abbia una o più cause determinanti, ovvero che un evento si verifica solo come risposta ad altri eventi o condizioni. Talmente certa questa scienza, che di fronte a fatti non spiegabili li bolla con la prima teoria anche se non si ha un esito dalle analisi effettuate. Della serie: “beh sicuramente la causa potrebbe essere stata questa!”

Quante volte ho sentito e letto frasi simili, e ogni volta sorrido nel vedere gli Scienziati increduli che cercano risposte affannosamente appellandosi a qualche teoria o addirittura a qualche cosa di simile già smascherata in passato. Eh sì, perché se un rabdomante imbroglione è stato smascherato, allora tutti i rabdomanti sono imbroglioni.

Sarebbe come dire: dato che il mio dentista è un macellaio, allora tutti i dentisti sono macellai. Talmente è determinista la Scienza moderna, che sostiene la teoria sull’evoluzione della specie di Charles Darwin (1809-1882) nonostante non siano stati rinvenuti fossili che completassero le linee evolutive degli esseri viventi. Non trovando questi fossili, allora è nata la teoria evolutiva neodarwiniana a giustificare quell’anello mancante, affermando che l’uomo si deve essere evoluto da sé in una forma transazionale.

Non ne siamo certi ma lo passiamo per certo! (Mah)

La scoperta dei fossili dei dinosauri fece crollare nel Settecento l’idea di una realtà eterna e immutabile che derivava dal dogma religioso molto presente nella scienza aristotelica, diffondendo l’idea di una continua evoluzione delle specie verso la perfezione. Qualunque persona con del buon senso può chiaramente constatare che si tratta di una concezione deista della natura, assolutamente priva di qualsiasi prova scientifica tangibile proprio al pari del dogma scientifico.

Chi ha detto che l’evoluzione sia migliorativa?

Evoluzione della specie fra Scienza e Paranormale - Archaeus, studio e ricerca sul paranormale

La nostra evoluzione sta evidentemente portando alla devastazione ecologica dell’ambiente… Per cui se non correremo ai ripari degli errori della scienza e delle sue scoperte, ci scaveremo la fossa sul nostro stesso pianeta. Ma a questo dilemma c’è sempre il nostro Charles Darwin che con la sua teoria dell’evoluzione basata sulla selezione naturale e sulla capacità di adattamento degli esseri viventi all’ambiente dà una risposta plausibile.

Eh sì, perché l’uomo si è talmente adattato all’ambiente che agli Inuit e agli Yupik, quelli che noi simpaticamente chiamiamo Eschimesi (che poi significa “Fabbricanti di racchette da neve”, vabbé),  gli sono cresciuti i peli come ad un orso polare o strati di grasso come le foche. Già perché al popolo dei Moken a Sud della Thailandia, che vivono a stretto contatto con l’acqua tanto da prevedere gli Tsunami, così a stretto contatto che iniziano a nuotare prima di imparare a camminare, la cui vista sott’acqua ha il doppio della visibilità che avrebbe un comunissimo nuotatore e che con un solo respiro si inabissano fino a 20 metri nell’oceano… sono spuntate le branchie.

Chiaramente sto facendo dell’ironia, o meglio del sarcasmo, perché questo è a dimostrazione che l’uomo non si è adattato all’ambiente, ma adatta l’ambiente a sé, ed è l’unico essere vivente che lo fa. Evolviamo, ma non ci adattiamo!

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