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Larve Spiritiche: mitologia, significato e manifestazioni

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Il termine larve spiritiche” evoca immagini inquietanti e misteriose di entità malevole che, secondo alcune credenze, popolano il mondo invisibile che coesiste con la nostra realtà quotidiana. Questi spiriti, spesso descritti come esseri deformi e spaventosi, sono figure oscure e sinistre che appaiono nelle leggende e nei racconti del folklore di molte culture. Ma cosa sono esattamente le larve spiritiche? Quali sono le loro origini e il loro significato? Perché sono considerate così temibili? Lo scoprirete continuando a leggere questo articolo!

Nell’articolo, eviterò di utilizzare il condizionale d’obbligo per facilitare la comprensione del testo. Sebbene non espliciterò il condizionale, rimane inteso che molte delle affermazioni non sono assolute. Adottando questo approccio, cercherò di ridurre l’ambiguità e rendere il contenuto più diretto e incisivo, evitando che affermazioni troppo categoriche lascino eccessivo spazio alla riflessione e all’interpretazione.

Dominio spirituale e dominio fisico

Il dominio spirituale (o astrale) e il dominio fisico coesistono. Per chi crede nel mondo astrale, la scienza non sarebbe in grado di confermare l’esistenza degli spiriti, nonostante numerose persone abbiano vissuto esperienze “paranormali” con fantasmi ed altre entità nel corso della loro esistenza. Si crede esistano persone con il dono della chiaroveggenza o la moda del ghost hunting porta individui a visitare luoghi presumibilmente infestati.

Secondo la credenza paranormale, esistono molteplici esseri che risiedono nel dominio spirituale e alcuni di essi sono in grado di trasformarsi in un’entità parzialmente fisica quando lo desiderano. Questo è il caso delle entità fatate, degli elementali e di altre creature “leggendarie”. Alcune di queste entità sono maestri del cambiamento di forma, capaci di manipolare l’elemento etereo per modificare il proprio aspetto. La mente umana può percepire solo ciò che è attualmente in grado di concepire.

Nel dominio astrale i pensieri si materializzano e le nostre emozioni lasciano continuamente impronte nell’ambiente circostante e nella nostra aura. Perché ogni oggetto emana un’aura, solitamente vibrante in base ai modelli e ai flussi energetici presenti in una stanza o in un paesaggio. Un ambiente sempre pulito e protetto produrrà energie armoniose attorno ai suoi oggetti, mentre un ambiente contaminato da litigi continui, sporco e oggetti rotti/accumulati avrà un’energia spiacevole.

Esempio di larve spiritiche

Ebbene, secondo la credenza sul paranormale, esistono esseri che non sono completamente consapevoli, che sono veramente come “sporcizia” spirituale. Sono chiamati larve spiritiche (o larve astrali) e spesso appaiono come la forma più comune delle larve di insetti. Questi esseri astrali si nutrono dell’energia vitale delle persone e tendono a creare flussi energetici che causano maggiori disturbi che danno loro forza. I parassiti astrali si nutrono spesso di litigi e pensieri ossessivi e cercano di generare più di questi pensieri ed emozioni e, di conseguenza, le persone sono responsabili della generazione di queste forme di pensiero. Siamo quindi in grado di creare queste forme parassitarie e inconsapevoli nel mondo astrale se la nostra vibrazione non è bilanciata.

Parassiti astrali

Nonostante la mia avversione per il termine astrale che tanto piace ai cultori del sensitivismo e della medianità, sembra che non esista un termine più appropriato per descrivere le varie dimensioni del multiverso. I parassiti astrali più comuni si alimentano della nostra energia vitale. Alcuni si attaccano alla nostra aura. Alcuni medium ritengono che le larve più deboli, quelle che si sono da poco formate, possono essere facilmente rimosse con l’uso del sale. Personalmente ritengo che si tratti di una banalità sconcertante legata al folklore e, soprattutto, alla superstizione. Il sale è visto da diverse culture come un potente amuleto contro il male.

La credenza di una “fauna astrale” (non dissimile dal regno animale del nostro mondo), colloca i parassiti astrali in due categorie: innocui e mortali; pare non esista una via di mezzo. Si ritiene che i parassiti astrali possiedano un’intelligenza simile alla nostra e vengono confusi per spiriti maligni o demoni.

Urobòro disegnato nel 1478 da Theodoros Pelecanos in un trattato alchemico intitolato Synosius. (Pubblico dominio)
Urobòro disegnato nel 1478 da Theodoros Pelecanos in un trattato alchemico intitolato Synosius.

Sebbene la maggior parte dei praticanti spirituali concordi sul fatto che i regni spirituali siano caratterizzati da “livelli” di coscienza determinati dalla densità dell’energia presente in ognuno, vi è poca concordanza sul numero esatto di questi livelli. Ogni individuo percepisce e interpreta queste informazioni in modo diverso. Forse, la linea di pensiero più battuta, è quella in cui gli strati funzionano come un urobòro (chiamato anche uroburo o, palindromamente, oroboro), un simbolo rappresentante un serpente o un drago che si morde la coda, dove la fine è l’inizio, e l’ultimo strato astrale si fonde con il primo.

In questo modello, i parassiti astrali sono esseri non fisici con diversi livelli di coscienza organizzata. Alcuni sono abbastanza consapevoli, quasi come lo spirito di una persona recentemente defunta, mentre altri hanno una coscienza più simile a quella di una pianta o di un insetto. Questi parassiti astrali sono attratti da specifici tipi di energia, sia positivi che negativi.

Tuttavia, i parassiti astrali più dannosi tendono ad essere attratti da forti emettitori di energie inferiori, come rabbia, tristezza, paura, disperazione e impotenza. Quando le persone attraversano momenti di debolezza spirituale, queste entità ne approfittano per “attaccarsi” al loro campo energetico, nutrendosi dell’energia negativa emessa. L’uso di droghe e alcol, in particolare, poiché interrompe l’equilibrio tra corpo e spirito, crea un invito irresistibile per i parassiti astrali.

Una volta attaccato, il parassita astrale cerca di manipolare l’ospite affinché continui a fornirgli l’energia di cui ha bisogno. Lo fa convincendo l’ospite che ciò che sta facendo è giusto, portandolo a situazioni di degrado come essere senza casa, alcolizzato, drogato, solo, in una relazione violenta, eccessivamente sessuale, obeso, anoressico, o qualsiasi altra condizione che alimenti il parassita. Il parassita diventa, in molti modi, il miglior amico dell’ospite, che spesso rimane completamente ignaro della manipolazione in corso.

Larve spiritiche: parassiti deleteri

Le larve spiritiche, conosciute anche come larve astrali o larve eteriche, infatti, vengono spesso descritte come entità create da energie negative, pensieri ossessivi o emozioni distruttive. Secondo alcune tradizioni esoteriche e spirituali, queste creature si formano in seguito a comportamenti o sentimenti malsani degli esseri viventi, soprattutto degli esseri umani. Quando una persona nutre pensieri di odio, invidia, rancore o altre emozioni negative in modo intenso e prolungato, si dice che tali energie possano prendere forma e dare vita a queste entità.

Nel folklore romano, ad esempio, le larve erano considerate spiriti maligni dei morti, anime di persone che avevano condotto vite malvagie e che, dopo la morte, tornavano sulla terra per tormentare i vivi. Queste larve erano temute come portatrici di sventura, malattie e morte, e vari riti e rituali erano eseguiti per placarle o allontanarle. Anche in altre tradizioni culturali e spirituali, troviamo concetti simili: entità che emergono dall’oscurità, alimentate da energie negative, e che interferiscono con il benessere degli esseri viventi.

Le larve spiritiche, quindi, non sono semplicemente fantasmi o spiriti di defunti, ma rappresentano qualcosa di più profondo e complesso. Esse incarnano l’idea che le energie e le emozioni negative possano avere conseguenze tangibili e pericolose, manifestandosi in forme visibili e minacciose. Questa concezione riflette una visione del mondo in cui la mente e le emozioni umane hanno un potere creativo che va oltre il regno del visibile, influenzando la realtà in modi spesso imprevedibili e terrificanti.

Nel corso della storia, le larve spiritiche hanno ispirato numerosi racconti e leggende, influenzando anche la letteratura, l’arte e la cultura popolare. Sono state raffigurate come ombre oscure, creature deformi e maligne che si aggirano nei luoghi abbandonati, nei cimiteri o negli angoli oscuri delle case. La loro presenza è spesso segnalata da sensazioni di oppressione, freddo improvviso o sogni angoscianti. La paura delle larve spiritiche è alimentata dalla loro associazione con la morte, la malattia e la follia, rendendole figure emblematiche dell’orrore e del soprannaturale.

In questo articolo, esploreremo in profondità il concetto di larve spiritiche, analizzando le loro origini storiche e culturali, le caratteristiche distintive e il ruolo che svolgono nelle varie tradizioni esoteriche e folkloristiche. Attraverso un viaggio tra miti, leggende e interpretazioni moderne, cercheremo di comprendere meglio queste entità oscure e di svelare i misteri che le circondano. Preparatevi a immergervi in un mondo dove l’invisibile prende forma e l’oscurità rivela i suoi segreti più nascosti.

Cosa sono e cosa provocano le larve spiritiche

Spesso confusa erroneamente con i fantasmi, una larva spiritica è un essere disincarnato privo di “guscio” (verosimilmente “corpo”) che si nutre dell’energia vitale dei vivi. Questo avviene attraverso sedute spiritiche o persino possessioni vere e proprie.

Nel contesto spirituale, le larve rappresentano entità energetiche negative che possono inquinare sia l’ambiente circostante che l’aura di un individuo. Queste entità si alimentano dell’energia vitale dell’individuo, causandone il deterioramento. Le larve spirituali possono formarsi in seguito all’esperienza di emozioni estremamente negative o a traumi e shock derivanti da eventi dolorosi o sfortunati. Queste entità si attaccano al nostro corpo eterico e influenzano la nostra sfera mentale.

Immagine rappresentativa di larve spiritiche  che infestano il "corpo astrale" di una ragazza (proprietà esclusiva di Archaeus © 2024)
Immagine rappresentativa di larve spiritiche che infestano il “corpo astrale” di una ragazza (proprietà esclusiva di Archaeus © 2024)

I sintomi associati alle larve spirituali comprendono stanchezza, ansia, depressione, disturbi del sonno, improvvisa paura, un desiderio costante di cibo poco salutare e persino idee suicide. Sebbene nello Spiritismo sia fondamentale comprendere che esistono pratiche energetiche e rituali volti ad eliminare queste larve spirituali, è sempre consigliabile rivolgersi prima a un medico. Nel caso si cercasse una sorta di esorcismo per cacciare la larva, è opportuno rivolgersi a un professionista o a un esperto del settore per ricevere un supporto personalizzato e adeguato.

Cosa significa Larva

Le larve sono figure mitologiche che hanno affascinato e terrorizzato le culture da tempi antichi. La loro origine risale alla tradizione romana, con influenze celtiche che hanno arricchito la loro rappresentazione e significato nel corso dei secoli. I Celti hanno avuto un impatto notevole sulle tradizioni romane. Dopo la conquista romana della Gallia (58-51 a.C.) e della Britannia meridionale (43 d.C.), le pratiche religiose celtiche iniziarono a mostrare segni di romanizzazione. Si verificò una fusione religiosa tra la religione celtica e quella romana, con la continua venerazione di molte divinità celtiche come Cernunnos, Artio, Telesphorus, e altre.

Immagine rappresentativa di larve spiritiche che infestano il "corpo astrale" di un antico romano (proprietà esclusiva di Archaeus © 2024)

Inoltre, i Romani erano molto interessati alla cultura celtica e spesso adottavano alcune delle loro usanze e credenze. La pressione culturale e politica esercitata dall’Impero Romano a sud e dai popoli Germanici a nord portò, a partire dal II secolo a.C., a una progressiva perdita di indipendenza delle popolazioni celtiche, che videro i loro costumi e la loro lingua fondersi e mescolarsi con quelli dei popoli indoeuropei contemporanei.

Tuttavia, è importante notare che, nonostante l’influenza romana, alcuni popoli celtici come gli Irlandesi e i Gallesi sono riusciti a preservare aspetti significativi della loro cultura celtica.

Il termine LARVA deriva dal latino larius e si riferisce all’aspetto mascherato di un insetto. Larva deriverebbe dal celtico àrua (pelle) e non sarebbe quindi un caso che con larrua si intendesse il cuoio utilizzato nella costruzione di maschere che andarono a sostituire nel tempo quelle in corteccia d’albero.

Per cui l’associazione larva=fantasma=apparizione, sarebbe da attribuire ad una errata interpretazione della radice darc (vedere) in cui foneticamente la d sarebbe stata sostituita dalla l divenendo così LARC-VA con il significato di rivelare o, più semplicemente, apparire.

La parola larva è stata introdotta per la prima volta nel 1735, ma con accezione zoologica, dal naturalista svedese Carlo Linneo (Carl Nilsson Linnaeus, 1707-1778). Tuttavia, nel contesto spirituale o religioso, l’uso del termine è strettamente collegato ai Lari della religione romana, che rappresentavano gli spiriti benevoli degli antenati. In confronto, il termine larva assume un’accezione negativa e spaventosa con Agostino d’Ippona (354-430 d.C.), conosciuto anche come sant’Agostino, nella sua opera latina De civitate Dei (o De civitate Dei contra Paganos), traducibile in italiano come La Città di Dio, scritta tra il 413 e il 426. In quest’opera, composta da ventidue libri, Agostino equipara le larve spirituali ai Lemures (Lemuri), gli spiriti maligni delle persone decedute in modo violento.

«[Apuleio, ca 124-170 d.C.] dice infatti che le anime degli uomini sono demoni, e che gli uomini diventano Lari se sono buoni, Lemuri o Larve se sono cattivi, e Manes se non è sicuro se meritino bene o III. Chi non vede a colpo d’occhio che questo è un semplice vortice che risucchia gli uomini verso la distruzione morale? Perché, per quanto malvagi siano stati gli uomini, se suppongono di diventare Larve o Crinieri divini, diventeranno tanto peggiori quanto maggiore sarà l’amore che avranno per infliggere danno; poiché, poiché le Larve sono demoni dannosi formati da uomini malvagi, questi uomini devono supporre che dopo la morte saranno invocati con sacrifici e onori divini per poter infliggere danni. Ma non dobbiamo approfondire questa questione. Afferma inoltre che i beati si chiamano in greco eudaimones, perché sono anime buone, cioè demoni buoni, confermando la sua opinione che le anime degli uomini sono demoni.»

Dal capitolo 11 de la Città di Dio (413-426 d.C.), di Agostino d’Ippona

Agostino dice che c’erano i seguenti diversi tipi di spiriti dei morti: Lares (buonevoli), Lemuri (un tipo di Larve malevoli) e Criniere (se indeterminate).

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