Non esiste leggenda più terrificante di quella della Strega di Bell nella storia del folclore americano. Ma è davvero solo una tradizione, o forse con un’infestazione che risale fino al 1817, potrebbero esserci dei fatti in questa leggenda? Molti scettici pensano di no, ma se guardi all’analisi della massa di incidenti che hanno circondato questo luogo davvero agghiacciante, incluso un famoso incidente con un futuro presidente degli Stati Uniti d’America, potresti davvero ignorarli tutti? Con uno spirito misterioso e notoriamente violento, ancora una volta dovrai affrontare il fatto che non esiste storia paranormale nella storia americana che sia più famosa di quella della leggendaria Strega di Bell e vi dirò perché.
Leggenda della Strega di Bell
Prima di raccontarvi i fatti documentati è meglio leggere la laggenda, anzi, le leggende dietro la Strega di Bell. Esistono diverse versioni della storia di questo fantasma che sembra intento a provocare il caos in una famiglia. Tutte le versioni della storia condividono alcuni elementi. Tra il 1817 e il 1820, John Bell e la sua famiglia furono tormentati da un fantasma nella loro fattoria vicino ad Adams, nel Tennessee.

Il fantasma era quello di una donna anziana ed è apparso ai membri della famiglia così come a diverse persone al di fuori della famiglia e poi ha iniziato a parlare alle persone. Il fantasma ha rivelato la sua identità in diverse occasioni. Sebbene il nome che ha dato variava, la sua affermazione più coerente era che si trattava di una strega di nome Kate. Il fantasma successivamente giurò che avrebbe tormentato a morte John Bell, e da quel momento in poi, John Bell si sentì spesso pizzicato, spinto e altrimenti tormentato fisicamente.
A causa della natura delle azioni del fantasma, la Strega di Bell è considerata un classico caso di attività poltergeist. Questa stessa forza ha anche fatto cadere le immagini dalle pareti, ribaltato le sedie, lanciato piatti e sassi, strappato i capelli e strappato le coperte dai letti. A volte queste attività erano accompagnate da urla acute o forti gemiti. Dopo che i giornali hanno riferito delle buffonate del fantasma, la fattoria Bell è diventata in qualche modo un’attrazione turistica, con persone che venivano da New York per vedere il fenomeno.

Queste attività violente hanno avuto luogo davanti a molti testimoni. La prima persona a vedere la Strega di Bell fu la figlia dodicenne, Betsy. Tuttavia, sebbene la strega tormentasse suo padre e altri membri della famiglia, la lasciò sola. Qualche anno dopo, però, quando Betsy si fidanzò per sposarsi, il fantasma iniziò a tormentare anche lei. Svanì per sempre solo dopo che John Bell cadde in un misterioso coma e morì.
Alcuni che hanno studiato il caso credono che Betsy Bell fosse responsabile dell’esistenza della Sterga di Bell. Questa tesi si basa sulla teoria secondo cui gli adolescenti, forse come conseguenza dei cambiamenti ormonali associati all’adolescenza, possono creare fenomeni come i poltergeist con le proprie menti. In questo caso si parla di Psicocinesi Spontanea Ricorrente (RSPK). Ma poiché la stessa Betsy alla fine fu tormentata dalla strega e l’attività del poltergeist si fermò solo dopo la morte di John Bell, altre persone credono che la sua mente stesse causando il fenomeno. Altri ancora pensano che la spiegazione più semplice e logica sia che un fantasma arrabbiato stesse davvero tormentando i Bell. Gli scettici rifiutano tutte queste congetture, suggerendo che la Strega di Bell fossero una serie di allucinazioni, il prodotto di una falsità o una leggenda popolare.
Per maggiori informazioni sulla RSPK e sul Poltergeist, leggi anche:
Poltergeist, fenomeno spiritico o psichico?
Chi era John Bell?
Vi racconterò questa storia come se fosse una favola, una leggenda, perché per quanto ci siano dei protagonisti reali, è avvolta da un mistero che dura da secoli.
C’era una volta, in una remota contea americana, un contadino di nome John William Bell Sr. (1750-1820). Quest’uomo divenne vittima di un orrore sovrannaturale noto come la Strega di Bell. La sua vita fu un susseguirsi di gioie e successi, fino a quando un destino malvagio si accanì su di lui nel 1817. Una misteriosa malattia iniziò a consumarlo lentamente, divorando la sua salute nel corso di tre lungi anni. E la Strega di Bell ci trovava gusto, tormentandolo implacabilmente durante quella tragica afflizione.

Il momento culminante di questa storia dolorosa avvenne una gelida mattina di dicembre. John giaceva privo di sensi, dopo esser stato tormentato da violente convulsioni. Era inerme, in balia del male oscuro che aveva segnato la sua fine imminente. E la Strega di Bell, senza pietà, finì il suo compito avvelenandolo, come se la sua malattia non fosse già sufficientemente crudele.
Ma andiamo indietro, ai giorni felici della sua giovinezza. Nato nella contea di Edgecombe, John crebbe e si formò come apprendista produttore di botti. Ma la sua vocazione lo portò verso l’agricoltura, un mondo che avrebbe conquistato con abilità e determinazione. Nel 1782, sposò Lucy Williams, una giovane donna di soli dodici anni, mentre lui ne aveva già trentadue. Oggi questo sarebbe uno scandalo. Ma nonostante la notevole differenza di età, il loro amore fiorì. Si stabilirono in una fattoria, un angolo di felicità che avrebbero chiamato casa. La loro famiglia prosperò, ebbero ben sette figli: Jesse, Betsy (1806-1888), Richard Williams (1811–1857), John Jr., Drewry, Benjamin e Joel Egbert.
I Bells divennero coltivatori di grande successo. Erano ammirati e rispettati dalla comunità che li circondava. Ma nessun successo può sfuggire alle grinfie del destino, ed è così che nel freddo inverno tra il 1804 e il 1805, John e la sua famiglia intrapresero un viaggio dalle oscure montagne della Carolina del Nord. Finirono nella sinistra “Red River”, nel cuore dell’Adams, Tennessee, dove si insediarono nella parte nord-occidentale.
La prosperità continuò per i Bell, ma il destino aveva in serbo per loro un’avversità terribile. L’anno 1816 volse al termine e un presagio maligno incominciò a perseguitare John e sua figlia Betsy. Un essere simile a un folletto, conosciuto come la Strega di Bell o la Strega Kate Batts, si fece strada nelle loro vite. Si dice che la strega sia apparsa a John un giorno, mentre ispezionava i suoi campi. Manifestatasi sotto forma di un animale spaventoso, fuggì via prima che John potesse abbatterla. Ma da quel momento in poi, l’entità iniziò ad attaccare la famiglia Bell e tormentare l’intera comunità circostante.

La notizia delle visite della Strega di Bell si diffuse come il fuoco, arrivando persino alle orecchie del generale Andrew Jackson (1767-1845), futuro presidente degli Stati Uniti d’America dal 1829 al 1837. Il generale in persona decise di visitare la famiglia Bell nel 1819, per vedere con i suoi occhi i fenomeni sovrannaturali che la strega era in grado di perpetrare. Era una prova di coraggio, ma anche di curiosità.
Ma l’agonia di John Bell aveva un’origine ben più terrena. Le conoscenze mediche del tempo erano limitate, e ciò che credevano essere un male sovrannaturale era in realtà un disturbo neurologico derivato dalla grippe (lat. influentia), una malattia infettiva nota da secoli, causata dal virus influenzale e che produce un indebolimento tale da rendere l’organismo suscettibile di contrarre altre gravi infezioni. Una malattia che il famoso anatomista Sir Charles Bell (1774-1842) avrebbe scoperto soltanto alcuni anni dopo la morte di John. La vita si era presa il suo tributo, lasciando dietro di sé solo morte e mistero.
John morì il 19 dicembre 1820, all’età di settant’anni. E con la sua morte, la Strega di Bell sembrò svanire nel nulla. Non si udivano più le sue risa strazianti, né i suoi canti offensivi durante il funerale di John. Dicono che, con un misto di trionfo e malvagità, la Strega di Bell disse: «L’ho sistemato!», «Sono stata io!», «Non si alzerà mai più!»
E così, John Bell divenne il pioniere di una morte sovrannaturale, segnando per sempre la storia di un luogo incantato chiamato Adams, Tennessee.
Le 4 leggende della Strega di Bell
Secondo una leggenda, poco prima della guerra civile americana, l’attività della Strega di Bell coinvolse fenomeni di poltergeist e creature spettrali, finendo col tormentare a morte un uomo. Il fenomeno suscitò la curiosità di molte persone, incluso il generale Andrew Jackson (1767-1845). La storia esiste in diverse versioni. La prima è probabilmente la più vicina alla realtà, in quanto presumibilmente basata sul diario di uno dei figli di Bell, Richard Williams Bell (1811-1857). Mentre l’ultima versione, la terza qui presentata, ha un seguito più moderno e indubbiamente ricco di aggiunte nell’arco dei secoli. Le diverse versioni dimostrano come le storie cambiano nella loro rivisitazione. Una delle quattro versioni ha a che fare con le sorelle Fox.
Leggenda #1
John Bell era un affermato agricoltore, proprietario di una vasta tenuta di mille acri vicino ad Adams, nel Tennessee. Con una bellissima moglie di nome Lucy e otto figli, erano una famiglia devota e rispettata. Ma nel 1817, le loro vite furono sconvolte da eventi inspiegabili. Le prime manifestazioni furono le apparizioni di creature spettrali avvistate da John Bell: una simile a un grosso cane che scomparve quando lui sparò contro di essa, e un’altra simile a un tacchino.

A seguito di queste apparizioni, la casa fu afflitta da vari fenomeni inquietanti. Si udirono colpi e graffi alle porte e alle finestre, suoni simili a topi giganti che rosicchiavano il letto e cani di enorme grandezza che artigliavano il pavimento. Questi fenomeni durarono per circa un anno, fino a quando non iniziarono a strappare le coperte dai letti e a colpire il viso con schiaffi e a tirare i capelli con mani invisibili. La figlia dodicenne dei Bell, Betsy, fu particolarmente tormentata: veniva schiaffeggiata, pizzicata, spintonata e perfino avvinghiata al letto con spilli. Inizialmente, la famiglia sospettò che fosse Betsy stessa a organizzare uno scherzo.
All’inizio, John Bell decise di tenere segreta l’infestazione, ma alla fine sua moglie Lucy gli chiese spiegazioni. Non volendo più tenere il segreto, John confidò ad un vicino di nome James Johnson. Quest’ultimo, dopo aver implorato il Signore, riuscì a calmare gli spiriti. Così Johnson consigliò a John di formare un comitato investigativo. La notizia si diffuse, creando una grande curiosità intorno alla casa dei Bell.
Lo spirito iniziò a fischiare e successivamente a parlare, affermando di essere un’entità spirituale proveniente dal Paradiso, poi dall’Inferno… Infine, sosteneva di essere ovunque e in qualsiasi momento, essendo stato creato milioni di anni prima dell’arrivo dell’uomo. In un’altra occasione, lo spirito dichiarò di essere l’anima di una persona sepolta nei boschi vicini, la cui tomba era stata disturbata. Disse che le ossa erano state sparse e un dente si trovava proprio sotto la casa dei Bell. L’obiettivo dello spirito era quello di cercare quel dente nella loro casa. I Bell aiutarono lo spirito nella ricerca, ma non trovarono alcun dente.

In un’altra occasione, lo spirito dichiarò di essere il fantasma di un immigrato che aveva lasciato una fortuna nascosta, tornato quindi per rivelare a Betsy la sua posizione. Dopo che lo spirito diede le indicazioni, i Bell trascorsero ore a scavare senza però trovare nulla. Quella notte, lo spirito si beffò della famiglia Bell, ridendo del loro fallimento.
Fu in quel momento che si cominciò a pensare che lo spirito fosse quello di una strega. Quando gli chiesero se fosse vero, lo spirito rispose: «Sono la strega della vecchia Kate Batts e sono determinata a tormentare il vecchio Jack Bell finché sarà vivo». Kate Batts era una donna robusta della zona, sposata con un invalido, che in passato aveva avuto problemi con John Bell e aveva minacciato vendetta. Era ancora in vita. Da quel momento in poi, lo spirito fu chiamato Kate.
Kate appariva quasi ogni giorno a casa dei Bell e tormentava anche le altre persone della contea di Robertson con la sua lingua affilata. Faceva previsioni sul futuro, tra cui la guerra civile e le due guerre mondiali del XX secolo. Ma i suoi principali obiettivi erano tormentare il “vecchio Jack” e dissuadere Betsy dal sposare un giovane di nome Joshua Gardner, detto Josh. Lucy, la moglie, e John Jr., il fratello minore di Betsy, non erano oggetto dei suoi tormenti.

Kate divenne così famosa che il generale Andrew Jackson decise di visitare la casa dei Bell, portando con sé un cacciatore di streghe che si diceva fosse anche un esorcista esperto. Tuttavia, appena arrivati vicino alla fattoria di Bell, la carrozza di Jackson si bloccò improvvisamente e le ruote si rifiutarono di muoversi. La voce di Kate si fece sentire, promettendo di apparire quella notte in casa. Solo allora la carrozza ripartì.
Più tardi quella sera, Kate si fece vedere con passi spettrali e una voce. Il cacciatore di streghe tentò di spararle con una pallottola d’argento, ma fu schiaffeggiato e spaventato fuggì dalla casa.
John Bell fu vittima di ripetuti attacchi di malattia, di cui Kate dichiarò la responsabilità. Mentre giaceva malato nel letto, contorcendosi e sussultando, lo spirito lo maledisse incessantemente. Alla fine, le sue prove lo esausero, e disse a un figlio che il suo tempo stava per scadere. Andò a letto e non si riprese mai più. La mattina del 19 dicembre 1820, la sua famiglia lo trovò in uno stato di torpore. Nella piccola scatola dei medicinali venne rinvenuta una strana bottiglia. Quando il liquido contenuto fu somministrato a un gatto, l’animale convulse e morì. Kate si vantò di averlo avvelenato con quel liquido mentre dormiva. John Bell morì la mattina successiva. La voce di Kate echeggiò trionfante.
I tormenti di Betsy cominciarono a diminuire, incoraggiandola ad annunciare il suo fidanzamento con Joshua Gardner. Questo suscitò un nuovo attacco da parte di Kate. Disperata, Betsy interruppe il fidanzamento e sposò un altro uomo di nome Richard Powell.

Kate annunciò alla famiglia Bell che se ne sarebbe andata per sette anni e sigillò questa promessa con un oggetto simile a una palla di cannone che rotolò giù dal camino ed esplose nel fumo. Come promesso, Kate tornò sette anni dopo e tormentò la signora Bell e due figli con graffi e strappi delle coperte. Il ritorno di Kate fu tenuto segreto, e i tormenti cessarono dopo due settimane.
Prima della sua seconda partenza, Kate visitò la casa di John Jr. e promise di tornare dopo centosette anni, nel 1935, portando cattive notizie per il Tennessee e per l’intero paese. L’anno passò senza incidenti, ma si dice che l’area intorno alla fattoria dei Bell sia ancora infestata dai fantasmi.
I Bell non compresero mai perché furono scelti per un attacco così soprannaturale. Non si sapeva cosa pensava la vera Kate Batts al riguardo. Alcune teorie suggerirono che Betsy potesse essere stata un’agente di poltergeist (vedi Psicocinesi Spontanea Ricorrente RSPK): aveva l’età giusta, intorno alla pubertà, e la sua educazione rigida come battista avrebbe potuto scatenare un senso di colpa sessuale represso. Potrebbe anche aver provato dell’inconscio risentimento verso suo padre. Tuttavia, non c’erano prove che indicassero Betsy come infelice o repressa. E, sebbene Kate tormentasse principalmente Betsy, vagò per tutta la contea di Robertson e si intromise negli affari di tutti. Forse l’intenso risentimento e l’odio di Kate Batts crearono una forma di pensiero che prese vita propria.
Leggenda #2
Una storia oscura circonda John Bell, un possidente terriero della Carolina del Nord. Nonostante la sua ricchezza, la sua vita prese una svolta sinistra quando assunse un sorvegliante violento. Si diceva che il sorvegliante maltrattasse gli schiavi e fosse particolarmente ossessionato dalla figlia maggiore di Bell, Mary. Nel corso del tempo, le tensioni tra Bell e il sorvegliante divennero insostenibili, al punto che Bell perse completamente il controllo e sparò a morte all’uomo. Nonostante l’omicidio, Bell fu dichiarato non colpevole sostenendo di aver agito in difesa personale.
Purtroppo, dopo quell’incidente, la fortuna di Bell cominciò a declinare rapidamente. I raccolti fallirono e fu costretto a vendere i suoi schiavi. In un batter d’occhio, la sua prosperità svanì nel nulla. Costretto a vendere la sua terra, Bell si trasferì con la sua famiglia nel Tennessee per ricominciare da zero. Si stabilirono in un piccolo appezzamento di terra vicino alla casa del generale Andrew Jackson.

Fu allora che iniziarono a verificarsi eventi strani e inquietanti nella nuova casa di Bell in Tennessee. I suoi figli si svegliavano ogni mattina con i capelli in disordine e la biancheria da notte strappata. Una levatrice di colore anziana avvertì Bell che la sua famiglia era tormentata da un’entità soprannaturale, da un fantasma noto come ha’nt (negli Stati Uniti è una forma alternativa di haunting, ovvero, infestazione spiritica). Propose di passare una notte sotto il letto dei bambini per scoprire la verità. Nel cuore della notte, la vecchia donna fu svegliata da un terribile urlo. Riuscì a malapena a raccontare che l’ha’nt l’aveva pizzicata, punta con dei spilli, tirato i nodi dai suoi capelli e persino frustato.
Spaventati, i membri della famiglia Bell raccontarono ai loro vicini, tra cui anche Jackson, che non credevano affatto agli ha’nt. Ma mentre Jackson pronunciava queste parole, fu colpito da una forza invisibile che fece cadere il suo cappello e lo tirò via. Nel frattempo, Mary cominciò a soffrire di terribili incubi in cui sentiva un peso freddo e opprimente sul petto, che le toglieva il respiro e la vita stessa. L’ha’nt apparve nel suo specchio e le parlò.


Gli strani fenomeni continuarono a tormentare Mary mentre cresceva. L’ha’nt spaventò tutti i suoi pretendenti tanto da non ricevere mai proposte di matrimonio. Una notte, parlò ai Bells dal fuoco del camino e confessò il suo amore per Mary, dichiarando il suo desiderio di sposarla. Ma i Bells rifiutarono categoricamente. Il giorno seguente, Mary iniziò a declinare rapidamente, diventando così malata da non poter nemmeno alzarsi dal letto. Rimase a letto per tutto un mese, incapace di reagire alle cure del medico. Poi, una notte, mentre sua madre le teneva la mano, Mary si alzò improvvisamente e disse di aver visto l’ha’nt, affermando che avrebbe accettato il suo amore. Un lampo di felicità illuminò il suo viso, ma poco dopo morì.
Durante il suo funerale, sopra il corteo apparve un grande uccello nero con un campanello legato al collo. La campana suonava la nota più triste che si potesse immaginare. L’uccello volteggiava sopra le persone in lutto fino a quando la tomba di Mary non fu completamente coperta, poi volò via, ma il suono triste della campana persisteva nell’aria ancora a lungo dopo la sua partenza.
Leggenda #3
All’inizio del 1800, John Bell, un residente della Carolina del Nord, si fidanzò con una vedova di nome Kate Batts. Tuttavia, la signora Batts si rivelò essere una donna di carattere pessimo. Nonostante i tentativi di John di rompere il fidanzamento, lei rifiutò di accettare la fine della relazione. In un tragico incidente, la signora Batts si ferì gravemente cadendo nella fattoria di John, sbattendo la testa contro un secchio e perdendo conoscenza. Convinto che fosse morta, John trascinò il corpo nella cantina principale della sua proprietà e chiuse a chiave la porta.
Tuttavia, la notte successiva, la signora Batts si risvegliò e iniziò a lamentarsi e chiamare John in cerca di cibo e aiuto. Nonostante le sue suppliche, John decise di ignorarla. Due giorni dopo, la signora Batts morì. John segretamente se ne sbarazzò portando il suo corpo fuori dalla fattoria, ma venne scoperto da un vicino.
Pensando di essere finalmente liberato dalla presenza di Batts, John si sposò con un’altra donna e si trasferì in una fattoria vicino ad Adams, nel Tennessee. La sua felicità però fu di breve durata, in quanto subito dopo il loro arrivo iniziarono a verificarsi strani fenomeni paranormali. Un enorme uccello nero con occhi di fuoco li attaccò in picchiata mentre John stava lavorando nel campo. A casa, si udirono rumori insoliti e i suoi tre figli furono svegliati da un rumore simile a quello di un grosso topo che rogna le colonne del loro letto.
I fenomeni poltergeist furono seguiti da un essere spirituale privo di corpo, che la famiglia iniziò a chiamare la strega di Kate Batts e che mostrava un profondo rancore nei confronti di John. Una mattina del 1820, lo spirito annunciò che durante la notte aveva avvelenato John, e così fu: l’uomo era morto.
La famiglia continuò ad essere perseguitata dalla presenza della Strega di Bell per un altro anno. Poi, dopo un’assenza di sette anni, lo spirito tornò per tormentarli nuovamente, con colpi, graffi e altre manifestazioni spettrali. Ancora una volta, la presenza se ne andò e fece voto di ritornare.
La “vera” storia della Strega di Bell

La versione più completa della storia della Strega di Bell è contenuta in un libro scritto dal giornalista pioniere del Middle Tennessee, Martin Van Buren Ingram (1832-1909), meglio conosciuto come MV Ingram, intitolato: An Authenticated History of the Famous Bell Witch (ovvero, Una storia autenticata della famosa Strega di Bell). Questo libro fu pubblicato per la prima volta nel 1894 ed è il primo e ancora il migliore resoconto della leggenda. L’edizione originale del 1894 apparve con una copertina bianca; questa edizione originale è estremamente rara e di grande valore. Anche gli Archivi di Stato del Tennessee hanno perso la copia (senza dubbio rubata) dell’edizione del 1894.
Tuttavia, nel 1961 fu pubblicata una ristampa con una copertina rossa. Nella contea di Robertson, nel Tennessee, questo libro con la copertina rossa viene comunemente chiamato Red Book, Libro Rosso, in contrapposizione al Black Book, Libro Nero, che una copertina nera e che fu scritto molti anni dopo (pubblicato per la prima volta nel 1934) dal Dr. Charles Bailey Bell (1869-1945), un pronipote di John Bell.
La Grotta della Strega di Bell
La leggenda della Strega di Bell ha generato un’incredibile folclore che esiste da secoli. Ma la strega è esistita davvero? E se così fosse, il suo spirito maligno ha davvero infestato alcuni luoghi? Il suo nome era davvero Kate Batts? Nessuno lo saprà mai con certezza, ma quello che sappiamo è che tra un altro secolo ci saranno ancora migliaia di persone che stanno ancora cercando e aspettando il suo ritorno.
Quasi tutti, grazie al folclore, hanno sentito parlare della grotta della Strega di Bell. Questo perché molti credono che quando Kate finalmente lasciò la casa di Bell, fuggì per la breve distanza verso la solitudine di questa grotta. Ci sono molti altri, tuttavia, che credono che l’ingresso di questa grotta contenga un vortice di cose malvagie che hanno permesso a Kate di entrare nel nostro mondo, e anche dove è scomparsa e che può persino tornare oggi se provocata.

Immersa nel suggestivo paesaggio del Fiume Rosso, su un imponente promontorio, si erge maestosa la grotta, mi piace chiamarla così, semplicemente la Grotta! La sua imponente apertura cela l’inizio di un intricato dedalo di tunnel, la cui lunghezza reale rimane ancora un mistero. Alcuni passaggi sono così angusti da non permettere il passaggio di una persona e solo circa centocinquanta metri si rivelano accessibili. Ma quello che attira davvero l’attenzione è il cimitero indiano, che si trova proprio sopra l’ingresso della Grotta, alimentando le teorie sulle attività paranormali che la infestano.
Non si sa molto sulle origini e l’utilizzo di questa Grotta prima che la leggenda della Strega di Bell la rendesse celebre. Si ipotizza che in passato potesse servire per la conservazione del cibo, grazie alla sua costante temperatura di circa tredici gradi. Da allora, la sua popolarità è cresciuta in modo esponenziale e ci sono stati addirittura dei resoconti di persone che dichiaravano di aver sentito la voce di Kate nell’area più isolata, sia in passato che ai giorni nostri.
Le perturbanti manifestazioni della Strega di Bell non si placarono con la morte di John Bell nel 1820, né con la scomparsa della sua famiglia. Dopo che Lucy Bell morì, la terra fu divisa e Joel Bell ereditò la porzione sul fiume Rosso. Alla fine Joel vendette il terreno a suo fratello Richard, che possedeva la fattoria nelle vicinanze della proprietà di John Bell. I membri della famiglia e i visitatori continuarono a vivere esperienze strane, come la misteriosa rottura di oggetti, ululati notturni e lenzuola strappate dai letti.
La leggenda della Grotta

Ci sono stati numerosi incidenti inspiegabili all’interno e intorno alla Grotta nel corso della storia, sia antica che moderna. Questo rende, in qualche modo, meno stravagante l’ipotesi del ritorno della Strega di Bell. Ma la leggenda più famosa legata a questa Grotta riguarda la giovane Betsy Bell. Un giorno, Betsy e i suoi amici decisero di esplorare la Grotta, che sembrava spettrale, situata nella fattoria Bell. Uno dei ragazzi si arrampicò in un piccolo buco per dare un’occhiata all’interno, ma rimase intrappolato. Si dice che una voce gridò ai bambini, dicendo «Lo tirerò fuori!» e il ragazzo sentì delle mani afferrarlo per i piedi. Terrorizzato, fu estratto dalla Grotta da una forza invisibile. Ovviamente, il responsabile fu identificato come Kate, che poi tenne una conferenza ai giovani sull’importanza della prudenza.
La famiglia Eden
Nel 1964, quando gli ultimi membri della famiglia Bell si trasferirono altrove, la fattoria fu acquistata da un altro agricoltore di nome William (detto Bill) Eden e da sua moglie Francis Nellie Brady. Esiste una leggenda anche sulla famiglia Eden e la Strega di Bell.

La leggenda narra che gli Eden ben presto si resero conto dei rumori, delle apparizioni e degli altri fenomeni inspiegabili. Eden decise di demolire la vecchia casa e costruirne una nuova al suo posto, ma i fenomeni continuavano a manifestarsi, suggerendo che l’energia del luogo potesse essere un fattore determinante. Un fenomeno particolarmente inquietante era la figura alta avvolta in un lungo mantello nero con il colletto alzato, che passeggiava su e giù per la strada. Eden non riusciva a distinguere se fosse un uomo o una donna. La coppia udiva spesso voci, urla femminili e un respiro affannoso.
Nella realtà, Bill Eden, conoscendo bene le storie di fantasmi e la leggenda della Grotta, contribuì in modo determinante a renderla un’attrazione popolare. La sua fama si diffuse e centinaia di visitatori affollarono il luogo per vivere in prima persona l’esperienza dell’incontro con la Strega di Bell. Nonostante fosse principalmente un agricoltore, Eden si prese a cuore l’importanza di migliorare la Grotta e aggiunse elettricità e luci, organizzando tour guidati. Purtroppo, molti degli incidenti sovrannaturali accaduti nella Grotta coinvolsero lo stesso Bill Eden e i visitatori che arrivarono durante il suo periodo della proprietà. Alla fine, Eden morì dopo diversi anni, nella stessa camera da letto in cui risiedeva nella capanna di John Bell.
Nel 1969, una dei discendenti di John Bell fu colpita da una misteriosa malattia, non dissimile da quella che colpì lo stesso John, una sorta di disturbo nervoso che causava il gonfiore e l’irrigidimento della gola e della bocca. La donna non riuscì più a parlare e a deglutire. Morì nello stesso anno. Questa storia è molto rara e non ho dubbi che sia una leggenda degli ultimi anni retrodatata.
Comunque sia, la storia della Grotta della Strega di Bell rimane avvolta nel mistero e nella casualità degli eventi, che la rende una destinazione intrigante per coloro che cercano uno spettacolo da brivido nella loro vita quotidiana.
La Grotta della Strega di Bell, oggi
Nel lontano aprile del 1993, un duo di avventurosi fuorilegge sfidò la sorte e si imbatté nella misteriosa fattoria e Grotta della Strega di Bell. I coraggiosi e audaci Walter e Chris Kirby, un coltivatore di tabacco dal pollice verde e un custode di leggende, acquistarono la proprietà, che era rimasta desertata per lunghi anni a causa della tragica morte di Bill Eden.
Ma non passò molto tempo prima che i nostri eroi iniziarono a sperimentare eventi innaturali che sarebbero sfuggiti alla comprensione di un comune mortale. Rumori sinistri, colpi e misteri avvolsero la loro casa e la misteriosa Grotta come un abbraccio spettrale.
La fama degli incidenti nella capanna e nella Grotta Bell si diffuse come un incendio nella foresta, attirando folle di avventurieri e appassionati di brivido. La sicurezza divenne una priorità e la capanna originale venne demolita nel bel mezzo dell’Ottocento. Ma non tutto era perduto! Sul luogo dell’enigmatica struttura venne eretta una fedele replica, arredata con oggetti originali del XIX secolo.
Non solo visite guidate sono condotte alla casa, ma gli audaci visitatori hanno l’opportunità di immergersi nella storia e nel terrore attraverso dettagliate narrazioni degli avvenimenti che afflissero la famiglia Bell. Foto sbiadite, libri antichi, documenti storici e l’albero genealogico dei Bell possono essere ammirati nel sito. E come se non bastasse, oggetti originali della casa originale, come un glorioso camino in pietra e un possente bollitore di ferro, sono stati sapientemente conservati dalla storica Bell Witch Cave, Inc. per poter essere ammirati nella nuova cabina.




Ci sono solo alcune regole esposte all’ingresso: non sono ammessi animali, non è consentito bere alcolici, non sono ammesse parolacce; non sono ammesse foto e videocamere; non è consentito l’accesso ai visitatori di età inferiore ai 18 anni non accompagnati.
Noostante gli avvertimenti, i visitatori hanno introdotto strumenti nella Grotta e c’è chi ha registrato fenomeni di voci elettroniche (FVE, dall’inglese Electronic Voices Phenomena, EVP) che si possono ascoltare cercandoli in rete, anche su YouTube. Inoltre, all’ingresso si verificherebbe uno strano effetto fotografico: molte fotografie riportano difetti, sono annerite, disturbate o nelle immagini mancano persone e oggetti che avrebbero dovuto esserci, o viceversa, appaiono persone e oggetti che non c’erano durante la visita. Alcune foto presentano anche un effetto simile alla nebbia. Se le regole non sono rispettate, magari c’era qualcuno che stava fumando?
Durante i lavori di costruzione di una strada nelle vicinanze, sono state scoperte ossa di una donna nativa americana, successivamente sepolte nella Grotta. Tuttavia, queste ossa sono state poi rubate. Da allora, sembra che una sorta di sfortuna colpisca chiunque prelevi qualcosa dalla Grotta, anche solo una pietra. Sono state anche fotografate sfere di luce incandescente all’interno della Grotta e alcune persone hanno riferito di aver visto l’apparizione di una donna fluttuare lungo il passaggio. Lo scrittore dell’occulto Troy Taylor e l’investigatore del paranormale Bob Schott hanno persino filmato quella che sembra essere una porta interdimensionale.
Il misterioso diario di John Bell

Secondo lo scrittore e produttore americano scettico Brian Andrew Dunning, non esisterebbe alcun misterioso diario, un oggetto che nessuno ha mai visto né ha prove concrete della sua esistenza. Inoltre, sembra che la conoscenza di seconda mano sulla questione sia completamente svanita nel nulla. Dunning va avanti ed accusa Ingram di aver falsificato anche un’altra dichiarazione riguardante una storia pubblicata nel 1849 dal Saturday Evening Post che accusava la figlia dei Bell, Elizabeth, di essere responsabile dell’apparizione della strega. Stranamente però, nessun articolo riferente a questa vicenda è stato trovato all’epoca.
Anche l’investigatore ed esponente dello scetticismo scientifico Joe Nickell evidenzia inoltre l’uso di temi massonici e anacronismi nel capitolo, fattori che influiscono negativamente sulla credibilità dell’intera storia. Un’altra voce, il produttore televisivo e cinematografico James Lawrence Brooks (detto Jim), sostiene che Ingram non abbia mai restituito il manoscritto alla famiglia Bell e suggerisce che questa mancata restituzione potrebbe avergli dato l’opportunità di apportare modifiche alla storia senza alcun controllo. L’opera di Ingram viene infine paragonata al folclore di Uncle Remus (Zio Remus), una raccolta di storie di animali, canzoni e folclore orale raccolti dai neri americani del sud e scritto per ragazzi dal folclorista americano Joel Chandler Harris (1848-1908), e viene considerata come un riflesso della vergogna psicologica della schiavitù e della marginalizzazione dei nativi americani.

Nel racconto gli schiavi vengono raffigurati come esperti nella lotta contro la strega, con lo zio Zeke che identifica la strega come uno “spirito indiano” e afferma che gli indiani erano lì prima dei bianchi e che solo loro sopravvivranno. L’infestazione della Strega di Bell mette quasi in ginocchio il “progresso”, rappresentato dal generale Andrew Jackson (1767-1845) che divenne il settimo presidente degli Stati Uniti d’America, e porta alla morte di John Bell, cui viene attribuito un ruolo simile a quello del truffatore non impersonato dal Br’er Rabbit (un’abbreviazione di Brother Rabbit, scritto anche Brer Rabbit), il coniglio stregato, che rappresenta la forma animale dello spirito ed è una figura centrale in una tradizione orale tramandata dagli afroamericani degli Stati Uniti meridionali e dai discendenti africani dei Caraibi (in particolare gli afro-bahamiani e gli isolani di Turks e Caicos).
Gli sfollati, i neri, le vedove e le giovani ragazze vengono presentati come testimoni di una forza sovrumana che la società istruita non riesce a comprendere. La Strega di Bell, infatti, diventa una sorta di rimedio per tutti gli agenti ribelli rimasti. Durante l’epidemia, Ingram ha intervistato Ibby Gunn, nata nel 1806, figlia di zio Zeke e cognata di Dean, così come Mahala Byrns Darden, nata intorno al 1807, figlia di James Byrns. Ibby Gunn ha condiviso alcune esperienze di Dean, tra cui la creazione di una palla da strega fatta di capelli da parte di sua sorella Kate per suo marito Dean, un oggetto che sembrava infastidire l’entità soprannaturale.


Mahala Darden ha invece raccontato i dettagli di ciò che sapeva riguardo alle esperienze vissute dalla famiglia e dagli amici durante l’epidemia, esprimendo una grande paura che la strega potesse venire a visitare la propria casa. Ha anche riferito che lo spirito cantava “Row me up some brandy, O” durante il funerale di John Bell. La storia dell’infestazione della Strega di Bell sembra essere avvolta da un’aura di mistero e dubbi, lasciando spazio a molte interpretazioni e speculazioni.
Il coinvolgimento del generale Andrew Jackson
Il capitolo 11 dell’opera di Ingram ci offre un’interessante storia riguardo alla visita del generale Andrew Jackson alla fattoria dei Bell. La narrazione è basata su una lettera datata gennaio 1894, scritta da Thomas L. Yancey, un avvocato di Clarksville. Yancey racconta che suo nonno, Whitmel Fort, era stato testimone di alcuni strani eventi accaduti alla fattoria dei Bell e gli aveva raccontato la storia della visita di Jackson, anche se purtroppo la data non era specificata nella lettera. Yancey descrive il racconto di suo nonno come «piuttosto divertente».

Sembrerebbe che la famiglia Bell avesse bisogno di aiuto e Jackson si presentò con un carro carico di provviste, accompagnato dai suoi uomini, pronti ad affrontare la Strega di Bell. Ma proprio quando si avvicinavano alla fattoria, il carro si bloccò improvvisamente, nonostante tutti i tentativi degli uomini di Jackson di liberarlo. A quel punto, il generale esclamò incredulo: «Per l’eterno, ragazzi, è la strega!». Da qualche parte tra la vegetazione, si udì una voce metallica che disse: «Va bene generale, lasciamo andare il carro, ci rivedremo stasera». Solo allora i cavalli ripresero a muoversi. Invece di accamparsi come previsto, quella sera il gruppo decise di rimanere a casa dei Bell.
Nel gruppo di Jackson c’era un individuo che si autodefiniva un “esperto di streghe” e vantava le sue abilità sovrannaturali. Jackson, stufo di queste affermazioni, sussurrò sarcastico: «Per gli eterni, vorrei proprio che questa cosa accadesse, voglio vederlo correre». E come per magia, l’entità si manifestò e provocò l’uccisore di streghe affinché lo colpisse. Ma incredibilmente, la pistola dell’uomo non sparò. La strega rispose: «Ti darò una lezione» e sembrò prendere l’uomo per il naso, trascinandolo fuori dalla porta. Così Jackson esclamò estasiato: «Per l’eterno, ragazzi, non ho mai visto tanto divertimento in tutta la mia vita. Questo supera anche la lotta contro gli inglesi!». La strega poi disse a Jackson che avrebbe svelato un altro mascalzone la notte successiva. La mattina seguente, gli uomini di Jackson, preoccupati per chi sarebbe stato il prossimo, decisero di tornare a casa per timore che la Strega di Bell facesse loro del male.
Tuttavia, il ricercatore del paranormale Benjamin Radford, insieme a Brian Dunning, giungono alla conclusione che non ci sono prove concrete che Andrew Jackson abbia mai visitato la casa dei Bell. Negli anni in questione, i movimenti di Jackson erano ben documentati e non vi è alcuna menzione nella storia o nei suoi scritti riguardo alla sua conoscenza della famiglia Bell. Secondo Dunning, «Le elezioni presidenziali del 1824 furono particolarmente infide, e sembra difficile credere che il suo avversario avrebbe perso l’occasione per attaccarlo pubblicamente per aver perso una lotta contro una strega».

Carl Lindahl, associato all’Università di Houston, sostiene che l’incontro con Andrew Jackson è un perfetto esempio di come credenze e storia si mescolano per creare leggende. Queste leggende, che possono resistere nel tempo all’interno di una comunità, possono diffondersi in maniera esponenziale una volta che vengono riportate dai media, andando ben oltre il luogo in cui è originata la leggenda.
In conclusione, il resoconto della visita di Andrew Jackson alla fattoria dei Bell rimane avvolto in un alone di mistero e incertezza. Può essere considerato come una delle tante storie del folclore che abbelliscono la storia e arricchiscono il patrimonio culturale di una comunità, ma occorre prendere in considerazione anche l’aspetto della veridicità storica. La storia può essere affascinante e coinvolgente, ma è importante distinguere tra leggende e fatti storici documentati.
Quanto c’è di vero?

Nel magico maggio del 1903, una profezia iniziò a circolare nelle lande del Tennessee. Si diceva che la Strega di Bell sarebbe ritornata proprio nel centenario dell’arrivo della famiglia Bell. Ma, stranamente, gli abitanti della zona non si facevano molti problemi a riguardo. Un giornale di Memphis, nel tentativo di riportare la notizia, venne accusato di plagio dallo Springfield Herald, che affermava che il copyright del lavoro era passato al figlio del giornalista. A settembre, tuttavia, lo spirito sembrava che non fosse ancora tornato.
Nel 1934, Charles Bailey Bell, nipote di John Bell Jr. e neurologo a Nashville, pubblicò un libro intitolato The Bell Witch: A Mysterious Spirit (La Strega di Bell: Uno Spirito Misterioso). In questo lavoro, raccontò le storie che sua pronipote Betsy gli aveva confidato sulla sua vita. Tra queste, vi erano resoconti sulla visita di Andrew Jackson e sul salvataggio di un ragazzo intrappolato nella Grotta della strega. Bell descrisse anche una serie di profezie che i suoi antenati avevano ricevuto dallo spirito nel 1828, tra cui una dichiarazione secondo cui la strega sarebbe tornata nel 1935, centosette anni dopo l’ultima visita alla famiglia Bell, così come riporta la prima versione della leggenda.

Nel 1937, ci furono segnalazioni di eventi strani. Alcuni hanno sentito rumori inspiegabili provenire dalla Grotta della Strega di Bell. Oggetti sembravano muoversi da soli e una musica misteriosa proveniva da un pianoforte. Un gruppo della locale Epworth League (associazione di giovani adulti metodisti) ha addirittura assistito a uno strano incontro con una donna seduta su una roccia sopra la Grotta. Ma secondo un ministro del gruppo, si trattava solo di una figura umana illuminata dalla luna. Ma come poteva essere, se quella notte la luna era appena percettibile?
Nel novembre 1965, un’antica sedia a dondolo di quercia, che si diceva appartenere all’avvocato Charlie Willett, discendente dei Bell, fu al centro di un articolo. La sedia era stata acquistata da una signora di un negozio di antiquariato. Dopo questo evento, sono state raccontate diverse storie insolite. Una persona ha scoperto una fibbia di perle datata un secolo e mezzo o due, mentre un gruppo di soldati ha subito delle strane esperienze nella Grotta. E c’è persino il racconto di un coniglio che parla!
Tutti questi eventi sono parte del ricco folclore legato alla Strega di Bell. Può sembrare fantasia, ma molti sostengono che ci sia qualcosa di più dietro a tutto questo. Forse, solo coloro che hanno vissuto queste strane esperienze potranno davvero capire. Per ora, lasciamo al mistero il piacere di stuzzicare la nostra immaginazione.
Conclusioni sulla Strega di Bell
Siamo sinceri: la storia della Strega di Bell è così piena di elementi affascinanti, ambigui e bizzarri che è difficile prenderla in blocco come una bufala… ma allo stesso tempo è complicato considerarla una testimonianza “pulita” di fenomeni paranormali. I sospetti di finzione e manipolazione ci sono sempre stati, fin dall’inizio. Alcuni pensavano che fosse tutta una montatura per attirare l’attenzione o fare soldi. Ma allora come spiegare la quantità di testimoni che giurano di aver vissuto eventi inspiegabili?

Il noto parapsicologo Nandor Fodor (1895-1964) l’ha definita «la più grande storia di fantasmi americana», ipotizzando che si trattasse di un classico caso di poltergeist, con al centro la giovane Betsy Bell. Un’ipotesi interessante, certo… ma molti altri ricercatori l’hanno trovata debole, finendo per bollare tutto come folklore, nient’altro che una leggenda cresciuta a suon di passaparola.
E la verità? Ancora oggi non abbiamo idea di chi (o cosa) fosse lo “spirito” della Strega di Bell. Alcune versioni parlano di un nativo disturbato nel suo sonno eterno. Altri fanno riferimento a resti umani trovati in una grotta vicina. E poi c’è quella teoria decisamente più “terrena” che collega tutto a Kate Batts, la vicina considerata da molti una strega per via del suo carattere difficile e delle sue strane abitudini. Raccoglieva spilli di ottone da tutte le donne del villaggio e non spiegava mai il perché. Coincidenze? Magari sì. Ma all’epoca spilli e oggetti personali erano ritenuti strumenti di magia, quindi la paura si diffuse in fretta.


Eppure, Kate Batts era anche una cristiana devota, e quando sentì che il nome dello spirito maligno era il suo, si infuriò sul serio. Minacciò denunce, ma ovviamente nessuno sapeva dire chi avesse diffuso quella voce… perché, a quanto pare, era lo stesso spirito a farlo. Un bel paradosso, no?
Alla fine, nessuno ha mai davvero chiarito cosa sia successo nella casa dei Bell. Le testimonianze parlano di oggetti che volavano, voci misteriose, animali spaventati, persone traumatizzate. Ma quanta parte è suggestione? E quanta è reale? Io, personalmente, credo che qualcosa di anomalo ci sia stato, ma che abbia poi preso la forma che le persone del tempo erano in grado di interpretare: quella di una “strega”.
Che si tratti di folklore, isteria collettiva o un vero fenomeno paranormale, la Strega di Bell resta un mistero affascinante, uno di quei casi che continuano a tornare fuori nei libri, nei film e nei racconti attorno al fuoco. E forse è proprio questo il segreto della sua longevità: più cerchi di capirla, più ti sfugge.


