Gli spiriti più in voga dell’epoca vittoriana
John e Katie King sono stati due spiriti molto in voga nell’epoca vittoriana.
John King è stato lo spirito più indaffarato nella storia dello spiritismo, associato a fenomeni di medianità e comunicazione spiritica nel XIX secolo. Viene spesso descritto come intelligente e spiritoso, e viene considerato uno dei più noti spiriti guida del tempo. Diverse sedute spiritiche dell’epoca riportano la presenza di John King, che sarebbe entrato in contatto con i vivi tramite moltissimi medium dell’epoca.
Katie King si rivelò come la figlia di John King, ed è uno spirito emerso soprattutto durante le sedute spiritiche tenute da Florence Cook (1856-1904), una celebre medium dell’epoca vittoriana, anche se tracce delle sue manifestazioni risalirebbero ancor prima. Durante queste sedute, Katie King appariva come un’entità materiale e interagiva con i partecipanti alla seduta. Aveva l’aspetto di una giovane donna e veniva descritta come affascinante e misteriosa. Le apparizioni di Katie King suscitarono un grande interesse e controversie nell’epoca vittoriana.
Chi era John King?



John King era lo pseudonimo usato dallo spirito che in vita era Henry Owen Morgan (1635-1688), pirata inglese che saccheggiò la Giamaica nel XVII secolo e poi divenne governatore dell’isola dopo essere stato nominato cavaliere dal re Carlo II, e pare sia apparso a molti importanti medium del XIX secolo, tra cui i fratelli Ira (1839-1911) e William Davenport (1841-1877), Agnes Guppy-Volckman (1838-1917), Mary Marshall (1880-1963), Frank Herne e Charles Williams, i coniugi Jennie e Nelson Holmes, William T. Stead (1849-1912), Helena P. Blavatsky (1831-1891) e persino Eusapia Palladino (1854-1918).
Il pirata Morgan apparve per la prima volta ai fratelli Davenport, durante una seduta spiritica del 1850, dove alcuni spiriti avrebbero detto a Ira, uno dei fratelli, di sparare con una pistola in un angolo della stanza. Con il lampo dello sparo sarebbe apparso per un istante lo spirito del pirata. Ai fratelli Davenport disse di chiamarsi Johnnie. Solo successivamente divenne John e agì come spirito guida per tutta la loro carriera. King avrebbe spinto i fratelli Davenport a esibirsi in grandi sale e avrebbe fornito loro le istruzioni per costruire il noto Armadietto degli Spiriti.
Sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), il “papà” di Sherlock Holmes, ha descritto John King come un uomo alto e con una folta barba scura. Disse che aveva una voce profonda e quando comunicava a suon di colpi, e i suoi erano distintivi. Scrisse che era un maestro di molte lingue, anche georgiana. Doyle aveva una foto che aveva preso da un libro sui pirati, ma trovò la somiglianza completamente diversa dalla forma spiritica. In difesa di King, tuttavia, Doyle disse di conoscere la volontà di Morgan durante una seduta spiritica con una signora della Giamaica, definendo suo il documento. Si possono trovare molte informazioni sia su John King da pagina 109 di The History of Spiritualism Vol. 1 di Conan Doyle.
La Stanza degli Spiriti
Parrebbe che lo spirito del pirata preferisse apparire al chiaro di luna e che fosse una sua prerogativa quella di prendere il controllo di sedute medianiche di altri medium. Nel 1852, mentre era ancora la guida spiritica dei fratelli Davenport, apparve anche al medium Jonathan Koons (1801-1893), nei boschi dell’Ohio, e fu la guida per radunare nella Stanza degli Spiriti altri spiriti chiassosi. John King si presentò a Jonathan Koons come King Number 1, capo di una banda di 165 spiriti descritti come parte di un antico e primordiale ordine dell’uomo che precedette Adamo di molte migliaia di anni. I King Number 2 e Number 3 erano gli aiutanti di Number 1.
Jonathan inizia ad interessarsi di fenomeni spiritici quando s’imbatte in alcuni articoli che raccontano le comunicazioni via colpi (rap) delle sorelle Fox. Iniziò così a partecipare a diverse sedute in tutta l’Ohio, scoprendo di avere anch’egli il dono di medium. Quando tornò a casa nei pressi di Athens County, sul monte Nebo, si convinse che anche sua moglie Abigail e il figlio maggiore Nahum, fossero dotati di capacità psichiche.
John King decide di apparire ad altri medium
King ha abbandonato i suoi antenati reali dopo le sue esperienze in Ohio con Jonathan Koons per apparire alle sedute spiritiche londinesi della medium Agnes Guppy-Volckman e dei suoi protetti, Frank Herne e Charles Williams. Inoltre appariva regolarmente ai coniugi Holmes, sia a Londra che a Filadelfia. Agnes Guppy-Volckman avrebbe sentito King per la prima volta attraverso la voce diretta durante una seduta spiritica condotta da Mary Marshall. Si narra che King avesse comunicato tramite la voce diretta medianica che in questo caso fu il suono di una tromba che sembrava fluttuare nella stanza dedicata alla sedute spiritiche, un canale che avrebbe inventato lo stesso spirito del pirata, ma che fu accreditato sia ai Koons che ai Davenport.



Nel 1872, King apparve regolarmente sia alla Guppy-Volckman che a Herne-Williams, e si materializzò con una figura completa. I partecipanti a una seduta spiritica di Herne-Williams potevano stringere la mano al pirata, e una volta King si materializzò così completamente che ne fu fatto uno schizzo. In questo disegno che vedete qui accanto, appaiono due simboli noti. Un triangolo e una svastica. Il primo, un triangolo equilatero, rappresenta la separazione dal divino, mentre il secondo, la svastica, era un antico simbolo religioso delle culture dell’Eurasia e di matrice indoeuropea, poi adottata durante il nazismo.
John King, “lavorando” con lo spirito della figlia Katie, hanno compiuto la più grande impresa di apporti di tutti i tempi, presumibilmente teletrasportando la stessa medium Guppy-Volckman a una seduta spiritica a casa di Herne e Williams.
John King rivela le doti di Eusapia Palladino
Sempre nel 1872, lo spirito di John King aggiunse Napoli al suo itinerario di apparizione. Durante una seduta spiritica tenutasi a Londra, John King si sarebbe manifestato con la sua voce alla moglie del medium partenopeo Enrico Damiani, rivelandole che a Napoli si trovava una medium con doti eccezionali. King avrebbe quindi fornito indirizzo e nome della sensitiva. Si trattava di Eusapia Palladino, che Damiani prenderà sotto la sua protezione, aiutandola a sviluppare metodicamente le sue facoltà, presentandola successivamente alla Società Romana di Spiritismo, ovviamente nella capitale. Da quel momento in poi, lo spirito di John King fu lo spirito controllore delle sedute della Palladino.



Non solo, nel corso della sua carriera, parrebbe che King fosse molto premuroso di aiutare la medium a produrre fenomeni sempre più convincenti. Nonostante John King fosse di origine inglese, sarebbe riuscito a parlare italiano attraverso la Palladino, affermando addirittura che la medium fosse la sua figlia reincarnata. Ma sua figlia non era Katie King? Già, ma nello spiritismo le contraddizioni sono moltissime.
A testimoniare a favore di questa teoria fu il cavaliere Francesco Graus, noto per il suo trattato sulla magia moderna, affermando che durante una seduta spiritica, John King avesse prelevato psichicamente il fluido cerebrale di Graus e lo avesse somministrato alla Palladino per alleviare la sua agitazione.
La città di Buffalo e l’inizio dello Spiritualismo
La maggior parte dei libri sulla storia dello spiritismo affermano che lo spirito del bucaniere John King si sia manifestato la prima volta ai fratelli Davenport nel 1850 in seguito al lampo di una pistola sparata nell’oscurità da uno dei due fratelli, Ira Davenport (1839-1911). Ma non è così, perché lo spiritismo ha un lunghissimo fil rouge che collega tutti i suoi protagonisti più influenti.
Innanzitutto va citato che la città di Buffalo, nello stato di New York, fu luogo di nascita di una religione per la quale ogni giorno dell’anno è Halloween. E Buffalo è stata la prima casa di alcuni dei suoi primi attori chiave, fra cui proprio John King. Forse era un rito di passaggio che già nel 1846 i due ragazzi Davenport sperimentassero nella loro casa di Buffalo quelli che chiameremmo fenomeni psichici. Erano indubbiamente ispirati alle sorelle Fox. Ma queste ultime conoscevano i fratelli Davenport? Ebbene, sì!
Come ho anticipato, lo spiritismo è legato da un lungo filo rosso e questo filo rosso ha il nome di John King.
Le sorelle Fox e i fratelli Davenport
I Davenport debuttarono come medium nel 1854, sei anni dopo il boom delle sorelle Fox e con un’idea in più: l’Armadietto degli Spiriti che, secondo la leggenda, fu appunto commissionato dallo spirito di John King.



Nel 1857 il Boston Courier offrì una ricompensa di cinquecento dollari per la produzione di autentici fenomeni psichici. Il dottor Henry F. Gardner di Boston accettò la sfida e organizzò, davanti a un comitato di professori di Harvard (composto da Benjamin A. Gould, Benjamin Pierce, Eben N. Horsford, e Louis Agassiz), una serie di sedute spiritiche con le sorelle Kate e Leah Fox, John W. Mansfield, il dottor George A. Redman e, guardate un po’, proprio i fratelli Davenport.



Legarono i fratelli nel modo più brutale, le corde tirate attraverso i fori praticati nell’armadietto che loro stessi avevano ideato. Il matematico Pierce sedeva nell’armadietto tra i medium. Appena entrato, una mano invisibile scattò il chiavistello e iniziò il frastuono di strumenti musicali. Una mano si infilò in una piccola apertura coperta da una tenda vicino alla parte superiore dell’anta centrale dell’armadietto, e il professore la sentì toccargli la testa e il viso. Tutto si svolgeva ovviamente nella penombra.
Alla fine della seduta i medium furono trovati slegati, almeno secondo la biografia del medico e giornalista Thomas L. Nichols (1815-1901), e le corde furono invece trovate attorcigliate attorno al collo di Pierce. Questo avvenimento si scoprì poi essere una clamorosa bufala, in quanto Thomas L. Nichols non era affatto presente a quella seduta ed era un convinto sostenitore dello spiritismo e dello spiritualismo nascente. Alla fine della famosa seduta con le Fox e i Davenport, il comitato scientifico emesse solo un breve rapporto negativo, mentre un rapporto completo non è mai stato pubblicato. Parrebbe che le Fox e i Davenport si fossero conosciuti prima e che furono proprio le Fox a suggerire lo spirito di John King.