Un Patto col Diavolo consiste nell’impegnarsi a servire il Diavolo o uno dei suoi Demoni, in cambio di favori e vantaggi di varia natura. Chi stipula un patto col Diavolo può ottenere ciò che desidera, come ricchezza, amore, potere o talenti, ma deve rinunciare alla propria anima e alla propria salvezza. Questa pratica, che compare in diverse culture e tradizioni, può essere effettuata in modo verbale o scritto. Tuttavia, secondo la credenza popolare, è preferibile redigere un contratto su pergamena vergine e firmarlo con il proprio sangue, per renderlo più vincolante e sicuro.
Il Patto col Diavolo nella storia e nella letteratura
L’idea di un Patto col Diavolo è presente fin dalle origini del Cristianesimo, quando si riteneva che chi si dedicava alla magia, alla stregoneria o alla divinazione, dovesse necessariamente aver fatto un accordo con il maligno. Questa convinzione si basava su alcuni passi biblici, nonché sulle opere di alcuni teologi cristiani, come Agostino d’Ippona (354-430) e Tommaso d’Aquino (1225-1274). Il Patto col Diavolo non riguardava solo i maghi e le streghe, ma anche le persone comuni, che spesso si trovavano in situazioni di difficoltà o di miseria. Nelle leggende, il Diavolo si presentava a queste persone sotto varie sembianze, e offriva loro la possibilità di migliorare la loro vita, a patto che gli cedessero la loro anima. Durante il Medioevo e il Rinascimento, il patto con il Diavolo assunse una nuova valenza, diventando una prova di eresia e un motivo di accusa, persecuzione e condanna per le presunte streghe.
Tuttavia, la collaborazione tra uomini e demoni, che implica un patto, ha origini molto più antiche, che risalgono a prima dell’avvento del Cristianesimo. Un esempio famoso è quello del re Salomone (1011 a.C.-931 a.C. circa), figlio di Davide, che secondo alcune tradizioni, acquisì la sua saggezza e la sua ricchezza grazie all’aiuto di un esercito di demoni chiamati Djinn. Salomone era in possesso di un anello magico, che gli consentiva di controllare i demoni e di costruire il Tempio di Gerusalemme con il loro lavoro. Questa storia è narrata in un antico testo apocrifo, il Testamento di Salomone, che si trova solo nelle tradizioni cristiane e non ebraiche.
Il tema del Patto col Diavolo ha ispirato anche numerosi autori e opere letterarie, di diversi generi e epoche. L’esempio più noto è quello del Faust, il mago e filosofo che vende la sua anima al demone Mefistofele, per ottenere conoscenza e piacere. Questa leggenda, che ha origini medievali, è stata ripresa e rielaborata da molti scrittori, tra cui Christopher Marlowe (1564-1593), Johann Wolfgang von Goethe (1749-1832) e Thomas Mann (1875-1955). Altri esempi di opere letterarie che trattano il Patto col Diavolo sono: Il ritratto di Dorian Gray (1890) di Oscar Wilde (1854-1900), La pelle di zigrino (1831) di Honoré de Balzac (1799-1850), Il maestro e Margherita (1967) di Michail Afanas’evič Bulgakov (1891-1940) e Il Pendolo di Foucault (1988) di Umberto Eco (1932-2016).
Il Patto col Diavolo nella cultura e nella società
Il Patto col Diavolo non è solo un tema letterario, ma anche un fenomeno culturale e sociale, che ha avuto e ha ancora una certa influenza sulle credenze e sui comportamenti delle persone. In senso lato, si parla di Patto col Diavolo quando qualcuno, per raggiungere determinati obiettivi, si allea o si compromette con forze o entità che contrastano con i suoi principi morali o con i valori della sua comunità. Questa espressione è spesso usata nel giornalismo e nella satira politica, per criticare le scelte e le azioni di alcuni personaggi pubblici o di alcuni gruppi sociali.
Inoltre, il Patto col Diavolo è anche un argomento di interesse per la psicologia, la sociologia e l’antropologia, che cercano di spiegare le motivazioni e le conseguenze di questo tipo di comportamento. Alcuni studiosi hanno interpretato il Patto col Diavolo come una forma di ribellione, di trasgressione o di emancipazione, che mette in discussione l’ordine stabilito e le norme imposte dalla società. Altri, invece, hanno visto il Patto col Diavolo come una manifestazione di angoscia, di disperazione o di alienazione, che porta le persone a cercare una via di fuga dalla realtà o a rinunciare alla propria identità.
Come si stipula
Si tratterebbe di un accordo con le Forze Oscure, un impegno di servire il Diavolo o uno dei suoi seguaci demoniaci. Questo patto può essere stipulato verbalmente, ma secondo la tradizione è preferibile scriverlo su una pergamena immacolata e firmarlo con il proprio sangue. L’accordo prevede che, in cambio di fedeltà e dell’anima di qualcuno, il Diavolo concederà qualsiasi desiderio alla persona coinvolta. Questi patti, effettuati per ottenere vantaggi personali, si riscontrano in diverse culture.
Fin dai primi tempi del Cristianesimo, un Patto col Diavolo era implicitamente associato a qualsiasi forma di magia, stregoneria o divinazione praticata da un praticante. Anche la gente comune era coinvolta: nelle leggende, il Diavolo si presentava spesso alle persone in difficoltà, offrendo amore, denaro o potere in cambio delle loro anime. Nell’epoca dell’isteria delle streghe durante il Medioevo e il Rinascimento, il patto assunse un nuovo significato come prova di eresia, portando a persecuzioni e condanne delle streghe accusate.
La collaborazione tra gli esseri umani e i demoni, che coinvolge un patto, precede Cristo di migliaia di anni. Il re Salomone, figlio di Davide, ottenne saggezza e ricchezza grazie all’assistenza di un esercito di demoni chiamati Djinn.
Sebbene la Bibbia non affronti direttamente il Patto col Diavolo, i teologi cristiani hanno sempre dato per scontata la loro esistenza e li hanno condannati. Poiché l’adorazione di Dio richiedeva dedizione e l’offerta dell’anima, si presumeva che coloro che seguivano l’opposto, Satana, facessero lo stesso. La visione prevalente nella chiesa era che beni terreni e simili potevano essere ottenuti solo pregando direttamente Dio o attraverso uno dei suoi santi.
Teofilo e il Patto col Diavolo
Una delle prime storie cristiane di un Patto col Diavolo riguarda Teofilo, tesoriere della chiesa di Adana, che presumibilmente vendette la sua anima al Diavolo per diventare vescovo. La leggenda è una delle più antiche storie di un accordo con il maligno, che ha ispirato la famosa leggenda di Faust.
Teofilo era un arcidiacono cilicio, che viveva nel VI secolo. Era molto amato e stimato dal suo vescovo, ma quando questi morì, il successore lo destituì dalla sua carica. Teofilo, umiliato e arrabbiato, si rivolse a un mago, che lo mise in contatto con il Diavolo. Questi gli promise di restituirgli la sua posizione e la sua reputazione, a patto che rinnegasse la fede cristiana e gli consegnasse la sua anima. Teofilo accettò e firmò un contratto con il suo sangue.
Tuttavia, ben presto Teofilo si pentì del suo gesto e si mise a pregare la Vergine Maria, chiedendole di intercedere per lui. La Vergine, commossa dalla sua preghiera, andò dal Diavolo e gli strappò il contratto. Teofilo, liberato dal patto, si confessò al nuovo vescovo e morì tre giorni dopo, in pace con Dio e con se stesso (presumibilmente nel 538).
Nel Libro d’Ore di Maastricht, un manoscritto miniato noto anche come BL Stowe MS17, è un tipo di libro liturgico utilizzato per la preghiera privata, che era particolarmente popolare tra l’alta nobiltà e il clero durante il Medioevo. Contiene illustrazioni vivaci di animali e scene religiose. È principalmente noto per la sua bellezza artistica e il suo contenuto ricco. Il libro sembra essere stato creato per un’aristocratica signora nella zona di Liegi-Maastricht nei primi decenni del XIV secolo.
Questo manoscritto è entrato a far parte della collezione Stowe e successivamente è stato acquisito dalla British Library nel 1883. Contiene preghiere in francese e presenta, tra le altre illustrazioni, una miniatura che raffigura scene della vita di Teofilo di Adana.
Rituale nella Chiave di Salomone
Due importanti teologi paleocristiani, Origene (185-254) e Sant’Agostino (354-430), sostenevano che pratiche divinatorie e magiche richiedessero patti con i demoni. Questa opinione fu successivamente ribadita dall’influentissimo teologo Tommaso d’Aquino, che affermò nelle Sententiae: «I maghi compiono miracoli attraverso contratti personali stipulati con i Demoni».
Seguendo le istruzioni rituali di un grimorio, il mago o lo stregone evocava i demoni per ottenere ricchezza, invisibilità, amore o potere politico, ma raramente per causare danni ai nemici. Si credeva che tali favori demoniaci avrebbero alla fine compromesso il mago, spingendolo a vendere la propria anima a Satana. Se Satana stesso veniva invocato al posto di un demone di rango inferiore, richiedeva sempre l’anima del mago come pagamento “anticipato”.
«Esattamente all’alba, utilizza un coltello nuovo per tagliare un bastone a forma di forchetta da un rametto di un albero di noce selvatico che non abbia mai portato frutti. Prendi il bastone, una pietra di sangue magica e candele consacrate sul luogo del rituale, preferibilmente in un castello in rovina o una casa abbandonata, dove potrai essere indisturbato e ricevere i tesori che il Demone produce. Con la pietra di sangue, disegna un triangolo sul terreno o sul pavimento e posiziona le candele ai lati. Stai nel mezzo del triangolo, tiene il bastone e recita l’invocazione richiesta. Quando il lavoro è completato, recita un’altra formula magica per congedare il Demone.»
Le istruzioni fornite dalla Chiave di Salomone, uno dei principali libri di magia medievale attribuiti al re Salomone
Il manscritto , in italiano noto come Chiave di Salomone, è una variante del Sigillum Aemeth pubblicato nell’Oedipus A Egyptiacus di Athanasius Kircher. Al suo interno c’è raffigurato il Grande (o Grande) Pentacolo.Dovrebbe essere scritto su carta di pelle di pecora o pergamena vergine, la quale carta dovrebbe essere colorata di verde. Il cerchio con le settantadue lettere divine dovrebbe essere rosso oppure le lettere potrebbero essere dorate. Le lettere all’interno del pentacolo dovrebbero essere dello stesso rosso, o azzurro cielo ovunque, con il grande nome di Dio in oro. Serve a convocare tutti gli spiriti; quando verranno mostrati loro, si inchineranno e ti obbediranno.