Perché la tavola Ouija è venduta come giocattolo
I primi brevetti della tavola Ouija
Chi ha avuto l’idea di costruire un’ennesima tavola, ma con l’intento di essere venduta come tavola spiritica, sono sette uomini d’affari, fra cui alcuni massoni e due importanti signori che vi andrò ad elencare. Alcuni di questi si sono presi la paternità dell’idea, quindi non ci è dato sapere per certo chi abbia avuto veramente l’idea, ma conosciamo i brevetti, le cui date di deposito ne fanno dedurre solo la legittimità.
Tutto inizia il 7 aprile 1880, quando Charles Wesley Kennard, uno degli uomini della tavola Ouija, diventa un massone e in uno degli incontri nella massoneria, stringe accordi con altri uomini di affari per costituire la una società imprenditoriale.
I soci della compagnia sono stati: Harry Welles Rusk, un uomo molto attivo in politica con parecchie cariche importanti, William HA Maupin che sposò la nipote di Elijah J. Bond (tenete a mente questo nome, perché ha a che fare parecchio con la tavola), il colonnello Washington Bowie, quello che ci ha investito più soldi nella società e un certo John F. Green, di cui si non ci sono note certe, ma pare sia stato attivo politicamente. Quindi il 20 ottobre 1890 i suddetti uomini apparvero in una corte di Baltimora per firmare e registrare i documenti di incorporazione della The Kennard Novelty Company, la casa che produsse la tavola Ouija.
Elijah Bond, aveva studiato legge assieme a Rusk, ed entra a far parte dell’idea del prodotto che avrebbe fatto guadagnare molti soldi ai suoi investitori. Chi manca all’appello? Beh, manca il costruttore William Fuld che, assieme al fratello Isaac, possedevano una fabbrica di giocattoli, la Southern Toy Company che ha chiuso i battenti nel 2002, quindi un’industria se vogliamo, secolare.
Innanzitutto sfatiamo la leggenda che la tavola Ouija sia di William Fuld, citato come inventore e padre del consiglio di amministrazione della tavola. Il primo brevetto sulla tavola Ouija (n. 446.054) è stato depositato da Elijah Jefferson Bond: ricordate quando vi ho scritto di tenere a mente questo nome? Il brevetto fu depositato il 10 febbraio 1891. Quello di Fuld è dell’anno successivo, (brevetto n. 479.266 del 19 luglio 1892).
La tavola Ouija venduta dalla Hasbro
Il marchio del nome Ouija è il brevetto n. 18.919 e fu depositato dalla società Kennard Novelty Company il 3 marzo 1891. Tuttavia, non passò molto tempo prima che William Fuld, sotto la guida del colonnello Washington Bowie, subentrasse nella produzione della tavola Ouija e quindi, essendo in cascata l’ultimo detentore dei diritti, il suo nome resterà per sempre legato alla tavola spiritica, come suo padre e promotore, per quanto non del tutto vero.
Molte persone sono convinte che la tavola Ouija sia stata venduta come un giocattolo perché i diritti furono acquisiti prima dalla Parker Brothers e poi dalla Hasbro. Si tratta invece solo di una successione di acquisizione dei diritti della tavola, che sin dall’inizio fu venduta come giocattolo così come riportato nel suo brevetto. I membri della famiglia Fuld erano in possesso di brevetti, marchi e copyright relativi alla tavola Ouija, ma alcuni brevetti furono depositati precedentemente e successivamente dai soci della Kennard Novelty Company, cercando di lucrarci il più possibile con tavole simili alla Ouija. Tutti questi brevetti riportano in calce la scritta Game Apparatus, ovvero Strumento di gioco.
Il primo brevetto depositato da Elijah J. Bond riporta quanto segue: «La mia invenzione riguarda miglioramenti nei giocattoli o nei giochi, che desidero definire Ouija o Portafortuna egiziano; gli scopi dell’invenzione sono di produrre un giocattolo o un gioco attraverso il quale due o più persone possano divertirsi facendo domande di qualsiasi tipo e ricevendo risposta dal dispositivo usato e azionato dal tocco della mano, in modo che le risposte siano designate con lettere sulla tavola», etc. Solo successivamente Fuld in paio di righe del suo brevetto, menzionerà che la tavola è usata anche da medium per uso divinatorio.
Stando alle parole di Bond, che differenza ci sarebbe quindi con il classico libro delle risposte? Perché mai la tavola sarebbe pericolosa e attirerebbe demoni e il libro delle risposte (o oggetti con la stessa tecnica) sarebbero innocui? Sicuramente i credenti in questa teoria staranno già dicendo che anche altri espedienti sono altrettanto pericolosi, eppure non se ne parla mai. Questo argomento lo rimando a qualche paragrafo successivo.
OUIJA non significa SÌ in francese e Sì in tedesco
Cosa significa Ouija? Secondo moltissimi sostenitori della teoria, OUIJA è l’insieme di OUI e JA, ovvero SÌ in francese e in tedesco. Questa filastrocca oramai è arrivata persino nella nota enciclopedia Wikipedia che riporta il significato di Sì in francese e in tedesco, ma questo non significa che sia vero. Innanzitutto che senso avrebbe Sì in francese e in tedesco se gli autori della tavola Ouija erano americani? Forse per unire Kardec a Wagner? Poco conciliabili, come abbiamo potuto vedere. Inoltre, perché Sì-Sì? Sulla tavola c’è scritto Sì-No, quindi avrebbe potuto essere Oui-Nein o Ja-Non. È giunto il momento di sfatare questo mito perché non esiste! Vedremo quindi come dovrebbe essere pronunciato il nome della tavola Ouija e perché si chiami così.
Senza dubbio il nome Ouija ha resistito nel tempo battendo il nome delle altre tavole, quali la Ouija Canadese, la Oracle e la Mystifying Oracle, la Oriole della Southern Toy Company, la Cryptique, la Vo-Lō della Northwestern Toy and Manufacturing Company di Chicago, la Espirito della W. S. Reed Toy Company nel Massachusett e la Igili della American Toy Company che si trovava proprio accanto alla Kennard Novelty Company. Tutte fabbriche di giocattoli, fatta eccezione per la Cryptique, che viene venduta come strumento spiritico ed è di proprietà dei nipoti di William Fuld, Kathy e Stuart.
Il nome-marchio Ouija non è stato depositato da William Fuld (notate come perde credibilità che appartenga a lui la paternità della tavola), ma dalla Kennard Novelty Company quando alla presidenza c’era Harry Welles Rusk, ma per volere di Elijah J. Bond. Fuld ne diventerà poi possessore successivamente.
Nel brevetto n. 18.919 depositato il 3 febbraio 1891, si riporta che “Il suddetto marchio è costituito dalla parola arbitraria o fantasiosa “Ouija“, pronunciata “We-Ja”.
Bene, We-Ja, in inglese (americano) e non Oui-Ja (in francese-tedesco). Quindi scrivendolo nella pronuncia americana si legge “Ui-gei” o “Ui-gii”, ma non di certo “Ui-ia”. Se questo non vi bastasse, anche se la pronuncia del nome poco importasse a William Fuld, egli cercò di dipanare ogni dubbio depositando un documento che riporta WE-JA e scrive:
«Sia noto che io, William
Documento n. 142.200, il 3 marzo 1921
Fuld, un cittadino degli Stati Uniti d’America, residente nella città di
Baltimora, nello stato del Maryland, e facendo affari a No. 1226-1228-1306 N.
Central Avenue, in detta città, ho ha adottato e utilizzato il marchio
registrato nel disegno allegato, per le discussioni, nella classe n. 22,
Giochi, giocattoli e articoli sportivi.»
Oltre ad aver specificato We-Ja (in americano), ha sottolineato che la tavola rientra nella classe (categoria) n. 22, quella di giochi, giocattoli e articoli sportivi. Qualcuno penserà che la Kennard Novelty Company non potesse scrivere che si trattava di articolo divinatorio per non incorrere in sanzioni o impossibilità alla distribuzione. Questo non è affatto vero perché lo Spiritoscopio di professor Robert Hare e altri strumenti simili, antecedenti e successivi alla tavola Ouija riportavano l’intenzione di comunicare con gli spiriti, come lo stesso Kardec scrisse nelle sue opere letterarie. Possiamo dedurre, dunque, che la tavola Ouija sia un oggetto nato come un gioco di società e usato da spiritisti con l’intenzione di comunicare con il mondo dei morti, così come ha riportato Fuld nel brevetto stesso.
Vi riporto un video che una volta per tutte lo pronuncia correttamente, ma potete provare a scrivere Ouija in Google Translate o in qualsiasi altro servizio di traduzione online e ascoltare la pronuncia.