Jack della lanterna - Jack-O'-lantern
/

La magia e l’origine della figura di Jack della lanterna (Jack-O’-lantern)

25 minuti di lettura

Jack-ma-lantern o Jack-O’-lantern?

Il nome ufficiale e internazionale è Jack-O’-lantern, ma ci sono anche tracce di un Jack-ma-lantern in America. Nel 1935 ci fu una grave crisi economica e finanziaria che sconvolse l’economia mondiale alla fine degli anni Venti, che portò a forti ripercussioni anche nei primi anni del decennio successivo e venne chiamata la Grande depressione (o Crollo di Wall Street). In quel periodo il governo federale formò la Works Progress Administration (WPA), ribattezzata quattro anni più tardi come Work Projects Administration, ma tanto l’acronimo non cambiò. Era un’agenzia che impiegava milioni di persone in cerca di lavoro, per lo più uomini non ben istruiti, per realizzare progetti di lavoro pubblici.

Questo sarebbe servito per combattere gli effetti devastanti della depressione sulla nazione. Il progetto più grande e di maggior successo fu la Tennessee Valley Authority, che, attraverso la costruzione di dighe idroelettriche, modernizzò la regione e creò posti di lavoro disperatamente necessari. Uno dei progetti meno noti dell’amministrazione era il Federal Writers Project. Questo progetto impiegò migliaia di insegnanti, ricercatori, bibliotecari e storici disoccupati registrarono storie orali e folclore americani.

Laura Virginia Hale
Laura Virginia Hale

Una delle opere più note dei era Slave Narratives: A Folk History of Slavery in the United States (letteralmente, Narrazioni di schiavi: una storia popolare della schiavitù negli Stati Uniti), che comprese oltre duemila interviste con persone precedentemente schiavizzate. I lavoratori sul campo impiegati dal programma federale Virginia Writers Project, sovvenzionò il progetto permettendo ai ricercatori di catturare ogni sorta di folclore della Virginia attraverso interviste con i residenti, che si estesero dal comune di Cumberland Gap, situato nello Stato del Tennessee, fino alla città britannica di Winchester.

Una di queste interviste fu condotta dalla straordinaria ricercatrice Laura Virginia Hale (1911-1987) il 29 giugno 1942 a Catherine Newman, una residente di Front Royal, una città degli USA.

«Ricordo come i vecchi raccontavano di jack-ma-lanterns (il mio informatore insisteva che la sillaba centrale fosse “ma”) che ti portava via di notte. Sai, a quei tempi, non c’erano mai luci per farti strada come quelle di oggi. Se partivi per andare da qualche parte di notte, provavi a individuare una luce nella casa di qualche vicino e a seguirla.

Nelle notti davvero buie e nebbiose, uno di quei jack-ma-lantern appariva di fronte a qualcuno che viaggiava lungo una strada o un sentiero solitario, in modo da far sì che la persona lo seguisse. Poi lo avrebbe portato da qualche parte nei boschi o nelle paludi. Perché, ho sentito di persone che si sono perse tutta la notte seguendo uno di quei jack-ma-lanterns. Quindi, se qualcuno doveva andare da qualche parte di notte e non voleva essere portato via da un jack-ma-lantern, si rivoltava le tasche lasciando la fodera a penzoloni. Questo li avrebbe tenuti lontani, dicevano.»

Versioni alternative della leggenda

Versione Sudamericana

Esiste una versione popolare nella cultura nera che ricorda la versione raccolta da Laura Virginia Hale.

Racconta di un nonno che si perse nel bosco, vide una luce e iniziò a seguirla. La luce lo portò fuori strada e quando l’anziano si rese conto di essere stato ingannato da un Jack della lanterna, si infuriò. Non si perse d’animo perché sapeva bene cosa fare. Si rovesciò le tasche, disegnò un cerchio e una croce per terra e disse: «Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, scaccia queste streghe con il loro malvagio jack-ma-lantern». Le tasche rovesciate servivano per mostrare che non c’era nulla per i jack-ma-lantern.

Versione Statunitense

Ci sarebbe un’altra versione americana della leggenda di Jack della lanterna, in cui Jack avrebbe venduto la sua anima al diavolo a mezzanotte ad un incrocio. Il contratto prevedeba sette anni di grazia in cui poteva fare tutto ciò che voleva, ma allo scadere di quel periodo, il Diavolo sarebbe tornato a prendere la sua anima. Jack però era furbo e mise la suola di una vecchia scarpa sopra la sua porta e chiese al Diavolo di recuperarla per lui.

Quando il Diavolo si allungò, Jack inchiodò la sua mano al muro e lo lasciò appeso. Dopo una lunga trattativa tra i due, Jack avrebbe rilasciato il Diavolo solo dopo aver estorto la promessa di non disturbarlo mai più. Ma quando Jack morì, non poté entrare né in paradiso né all’inferno. Il Diavolo gli lanciò un pezzo di fuoco, dicendo che Jack era troppo intelligente per lui. Jack era costretto a vagare per l’eternità e il suo unico divertimento era condurre le persone nelle paludi e nelle pozze fangose ​​di notte.

Come proteggersi da Jack della lanterna

Jack della lanterna divenne così noto che un tempo temevano potesse essere pericoloso e pertanto si portava un oggetto fatto di ferro perché avrebbe respinto gli spiriti maligni. Nella tradizione irlandese, si avvertiva i bambini di non stare fuori dopo il tramonto e, per evitare ogni rischio, i genitori raccomandavano i figli di rovesciare le fodere delle giacche per non essere attirati fuori strada da Jack. Nella tradizione scozzese, invece, infilavano un coltello di ferro nel terreno per evitare di incontrare lo spirito di Jack. Questi rimedi furono trapiantati in America con il buttarsi a terra, chiudere gli occhi, trattenere il respiro e tapparsi le orecchie finché non fosse passato Jack della lanterna.

Dall’Irlanda agli Stati Uniti d’America

Quando l’Irlanda iniziò il processo di elettrificazione nazionale negli anni Trenta, la storia di Stingy Jack iniziò a svanire, perché l’immaginazione delle persone non era più così sfrenata. Ma fu proprio in quel momento che la tradizione di Jack della lanterna aveva già messo radici nel Nuovo Mondo, presentandosi nella prima letteratura e nei media americani.

Harper's Weekly, 23 novembre 1867

Il primo riferimento lo possiamo trovare in un racconto del 1835 di Nathaniel Hawthorne (1804-1864) dal titolo The Great Carbuncle e, qualche decennio più tardi in Feathertop del 1852. La prima immagine di una zucca luminosa è probabilmente quella apparsa in un numero del 1867 di Harper’s Weekly (A Journal of Civilization), una rivista politica statunitense che conteneva notizie, racconti e saggi su molti argomenti. Per verificare che fosse vero, mi sono sfogliato un volume di 832 pagine per trovare quell’immagine e, finalmente, a pagina 736 trovo la copertina della rivista datata 23 novembre 1867.

Questa incisione è probabilmente la prima immagine di una zucca di Jack della lanterna, anche se l’articolo non la descriveva come tale né menzionava Halloween. L’immagine appare accanto all’articolo “A Pumpkin Effigy”, scritto da un certo L.W. Atwater e all’inizio si legge quanto segue:

«Molti dei vecchi costumi caratteristici prevalenti nel New England fino a pochi anni fa sono ormai quasi dimenticati, e molti dei vecchi sport autunnali all’aperto e invernali al focolare non sono più osservati dalla generazione emergente, la maggior parte dei quali è stata abbandonata per le più popolari “api”, in cui si cimentano un gran numero di campagnoli in tutte le parti del paese. Tra gli sport minori praticati, ormai solo di rado dai monelli del paese, c’è quello che illustriamo in questa pagina, sotto il titolo di “Effigie della zucca”, e a cui Whittier1 ha fatto riferimento nella sua bella poesia “La zucca”, che riportiamo integralmente.

Il passatempo consiste nel tagliare una zucca in modo che assomigli a una testa umana e nel posizionare una luce all’interno per illuminarla, esponendo improvvisamente il mostro così creato alla vista delle persone di passaggio, spesso con notevole orrore delle persone più giovani e timide. Il passatempo è arrivato in questo Paese dall’Inghilterra, da cui naturalmente derivano, con il nostro sangue e la nostra lingua, molti altri dei nostri costumi.»

1John Greenleaf Whittier (1807-1892) è stato un poeta e giornalista statunitense.

Durante la festività di Halloween vengono accese molte luci colorate, così come accade a Natale. Quest’usanza viene da un’antica tradizione irlandese in cui usavano rape o barbabietole intagliate dove mettevano all’interno piccole candele e le usavano come lanterne. Tali luci rappresentavano le anime dei morti o dei folletti, liberati dagli inferi. Gli irlandesi immigrati in America trovarono nelle zucche un migliore sostituto di rape e barbabietole perché molto più grandi e comode da intagliare. Sin dall’epoca vittoriana le zucche intagliate sono una parte essenziale delle celebrazioni di Halloween.

error: Content is protected !!