Demonologia Apocrifa
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Demonologia Apocrifa: i demoni Tartaruchi

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Il Testamento di Salomone

Il Testamento di Salomone è un antico testo che fa parte di una raccolta di scritti noti come pseudepigrafi, cioè opere attribuite falsamente. Questo testo afferma di essere scritto dal re Salomone stesso e dettaglia i suoi incontri e il suo controllo su vari demoni. Descrive come Salomone abbia usato un anello magico, donatogli dall’arcangelo Michele, per comandare i demoni e controllarli nella costruzione del Tempio di Gerusalemme. Proprio per la sua natura incerta, questo testo rientra nella demonologia apocrifa.

Re Salomone
Re Salomone

Il Testamento di Salomone narra le conversazioni di Salomone con vari demoni, ottenendo informazioni sulle loro abilità, comportamenti e forme. Ogni demone è costretto a rivelare la propria natura e come può essere sconfitto o controllato. Il testo è essenzialmente un grimorio, un libro di conoscenze o incantesimi magici attribuiti a Salomone, che offre istruzioni su come affrontare i demoni e le loro attività.

È considerato un’opera significativa nel contesto dei testi magici antichi e ha influenzato varie tradizioni occulte nel corso della storia. Tuttavia, la sua autenticità storica è ampiamente dibattuta e spesso viene considerato come un prodotto del folclore e del mito antichi piuttosto che come un resoconto genuino della vita del re Salomone.

Molti dei demoni incontrati da Salomone provengono da tradizioni greche, egiziane, ebraiche, cristiane, arabe e altre. La maggior parte del testamento consiste nei dialoghi di Salomone con i demoni, alcuni dei quali hanno aspetti grotteschi, come uno privo di testa. Tra di loro vi sono due demoni legati fortemente alla sessualità: Asmodeo, noto dal Libro di Tobia, e un demone femminile chiamato Obyzouth, che presenta somiglianze con Lilith, incluso il tema dell’uccisione di neonati. La maggior parte degli altri demoni non è menzionata altrove con nomi specifici. Si racconta che il demone Abezethibou abbia indurito il cuore del faraone, piuttosto che Yahweh.

I demoni, elencati nell’ordine in cui appaiono, includono:

  • Ornias
  • Belzebù
  • Onoskelis
  • Asmodeo
  • Tephras
  • le sette sorelle stellari
    (un riferimento alle Pleiadi)
  • Invidia
  • Rabdos
  • Rath
  • Tribolaios
  • Obizuth
  • il drago alato
  • Enêpsigos
  • Kunopaston
  • uno “spirito lussurioso” senza nome
  • i 36 spiriti dei decani
  • Efippa
  • Abezethibou

Gerarchie demoniache e caratteristiche

I testi apocrifi spesso delineano gerarchie di demoni, attribuendo loro nomi, ruoli e poteri specifici. Alcuni possono descrivere demoni come governatori di peccati o vizi, mentre altri attribuiscono loro incarichi più specifici legati alla tentazione o alla corruzione dell’umanità.

Questi scritti esplorano le presunte interazioni tra demoni e esseri umani. Si raccontano storie di possessioni demoniache, scambi di anime, patti con il diavolo e altre forme di coinvolgimento malevolo con il mondo umano.

La demonologia apocrifa spesso include dettagli su rituali esorcistici, incantesimi di protezione o pratiche per respingere o sconfiggere i demoni. Questi possono variare notevolmente da quelli riconosciuti dalle istituzioni religiose ufficiali.

Interpretazioni e impatto culturale

La demonologia apocrifa è oggetto di intense controversie e dibattiti. Molti teologi e studiosi religiosi rifiutano questi testi, considerandoli eretici o non validi dal punto di vista dottrinale. Altri li vedono come importanti testimonianze delle credenze popolari e delle visioni spirituali non convenzionali.

Questa forma di demonologia ha avuto un impatto significativo sulla cultura e la letteratura. Opere di autori famosi come John Milton (1608-1674) con il suo Paradiso perduto (Paradise Lost) o Dante Alighieri con la sua Divina Commedia hanno inserito elementi della demonologia apocrifa nelle loro opere, esplorando il tema del male e delle entità infernali. Oggi troviamo la demonologia apocrifa come fonte di ispirazione per il cinema, il mondo videoludico e i fumetti, che talvolta propongono storie oscure e affascinanti.


In copertina un particolare del dipinto The Harrowing of Hell (Lo strazio dell’inferno) di Hieronymus Bosch (1450 circa –1516)

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