Bambola Robert
/

Bambola Robert: una storia vera?

20 minuti di lettura

Ipotesi paranormali su Robert

Molti ritengono che l’origine del maleficio di Robert sia legata alla persona che inizialmente lo donò a Gene Otto, la domestica che lavorava per i genitori di Gene. Si dice che questa donna sia stata trattata male dai suoi datori di lavoro e, per vendicarsi, avrebbe maledetto la bambola con pratiche di Voodoo e Magia Nera.

Questo potrebbe spiegare le numerose esperienze misteriose e terrificanti che le persone hanno avuto con la bambola Robert; ma se fosse così, l’angoscia non si sarebbe conclusa con la morte dei proprietari? Tuttavia, una cosa rimane costante: la bambola Robert continua ad attirare turisti curiosi da ogni parte del mondo e pare non abbia smesso di deridere e spaventare coloro che vengono a visitarla, in particolare i visitatori del museo che cercano di fotografarla. Alcuni turisti hanno segnalato che le loro fotocamere sono diventate inoperabili quando hanno tentato di scattare una foto a Robert, per poi tornare a funzionare normalmente una volta lasciato il museo.

Film ispirati alla bambola Robert

La bambola Robert ha ispirato diversi film horror, tra cui il più noto è Robert del 2015, scritto e diretto da Andrew Jones (1983-2023). A questo film sono seguiti quattro sequel diretti sempre dallo stesso regista: The Curse of Robert the Doll (2016), Robert and the Toymaker (2017), The Revenge of Robert the Doll (2018) e Robert Reborn (2019).

Si presume che la bambola Robert abbia anche ispirato il film La Bambola Assassina (Child’s Play) del 1988, diretto da Tom Holland (da non confondere con l’omonimo attore). Se prendiamo in considerazione questo film, allora dovremmo considerare l’intera saga, dato che dal 1988 al 2019 sono usciti ben otto film tra sequel, spin-off, remake e reboot.

Ozzy Osbourne ossessionato dalla bambola Robert

Tra le curiosità legate alla bambola Robert, una è sicuramente quella che vede protagonista Ozzy Osbourne (pseudonimo del cantautore e musicista John Michael Osbourne) divenuto famoso prima per essere il frontman dei Black Sabbath e poi con una carriera solista di grande successo.

Osbourne aveva visitato il museo dove è esposto Robert in occasione della seconda stagione della serie televisiva Ieri, Ozzy e domani (Ozzy and Jack’s World Detour), che vede la leggenda del rock Ozzy Osbourne e suo figlio Jack, mentre viaggiano attraverso l’America. Nel primo episodio andato in onda nel 2017, i due si trovano in Florida, dove fanno un po’ di pesca d’altura e poi vanno a fare shopping in camper a Key West. Visitano anche l’East Martello Museum e “incontrano” la bambola Robert. A quel punto Jack compra una replica della bambola dal negozio di articoli da regalo del museo.

Ozzy Osbourne e suo figlio Jack di fronte alla bambola Robert
Ozzy Osbourne e suo figlio Jack di fronte alla bambola Robert

Da lì a poco, Ozzy inizia ad avere sempre più frequenti problemi di salute. Il tutto si è acuito, secondo Osbourne, in un anno che ha definito “da incubo”, il 2019, che lo ha visto affrontare una serie di problemi di salute tra cui una caduta, un intervento chirurgico al collo, un’infezione alla mano e un ricovero in ospedale per l’influenza. Il cantante ha creduto che i problemi gli siano stati procurati dall’incontro con la bambola Robert in Florida e che, probabilmente, l’energia negativa deve essersi trasferita anche nella reploca acquistata dal figlio.

Ozzy Osbourne con quello che rimane della replica di Robert dopo averla fatta esplodere
Ozzy Osbourne con quello che rimane della replica di Robert dopo averla fatta esplodere

Nonostante se ne fosse liberato lasciandola al figlio, in un episodio dello show televisivo The Osbournes Want to Believe, andato in onda dal 2020 al 2021, Jack Osbourne cerca di convincere i suoi genitori, Ozzy e Sharon Osbourne, dell’esistenza dei fantasmi e ad un certo punto espone la replica della bambola Robert. Ozzy, che sta anche combattendo contro il Parkinson, getta la bambola a terra gridando: «Non ancora lui!» E continua: «Pensi che sia un dannato scherzo? Porta sfortuna! Continuo a dirtelo. Continui a pensare che non sia dannatamente così, ma guarda quello che sto dicendo. Guarda cosa mi è successo. Pensi che sia uno scherzo? Guarda, guardami. Non porta sfortuna?»

Ozzy Osbourne è così convinto del maleficio della bambola che decide di farla esplodere davanti alle telecamera della serie televisiva.

Altre curiosità su Robert

La bambola è stata esposta alla convention della nota The Atlantic Paranormal Society (TAPS), un’organizzazione che indaga sull’attività paranormale segnalata e che nel 2004 è diventata protagonista diventata della serie TV, Ghost Hunters, che ha ispirato moltissimi ragazzi e appassionati di paranormale a formare team di ricerca sul campo. La convention chiamata TapsCON, si è tenuta a Clearwater, in Florida , nel maggio 2008, segnando la prima volta che la bambola Robert ha lasciato Key West, in Florida, nei suoi allora 104 anni di esistenza.

Zak Bagans e la bambola Robert
Zak Bagans e la bambola Robert

Ma la TAPS non è stato l’unico team di cacciatori di fantasmi ad avere direttamente a che fare con la famigerata bambola Robert, perché nell’ottobre 2015, la bambola è stata portata a Las Vegas per un un episodio della serie Deadly Possessions di Travel Channel, ideata da Zak Bagans, diventato popolare nella serie televisiva Ghost Adventures. Il primo episodio di Deadly Possessions, dal titolo Robert The Doll and The Dibbuk Box, è andato in onda originariamente il 2 aprile 2016 e nuovamente in replica il 12 agosto 2017 come primo episodio della serie Ghost Adventures: Artifacts.

Inoltre, la bambola Robert è apparsa nel quindicesimo episodio del podcast Lore e nel sesto episodio dell’omonima serie televisiva, col titolo Unboxed, andato in onda il 13 ott 2017, in cui il regista Michael E. Satrazemis ripercorre la leggendaria storia della bambola.

Conclusioni

La bambola Robert rappresenta indubbiamente un affascinante esempio di come le storie e le leggende possano prendere vita e diventare parte integrante della cultura popolare. Questa bambola, con la sua storia misteriosa e inquietante, ha catturato l’immaginazione di molte persone, diventando un simbolo dell’intrattenimento horror e del paranormale.

Un primo piano della bambola Robert

La storia di Robert è un mix di fatti storici, superstizioni e folklore. Nonostante le numerose testimonianze di attività paranormali, non esistono prove scientifiche che confermino che la bambola Robert sia infestata. Tuttavia, la mancanza di prove concrete non ha impedito alla leggenda di Robert di diffondersi. Al contrario, ha alimentato ulteriormente l’interesse del pubblico e ha contribuito a rendere Robert una delle bambole più famose e temute al mondo. Tant’è che i visitatori del museo dove è esposta, devono chiedere il permesso alla bambola per scattarle una fotografia, perché diversamente, la leggenda dice che la bambola li maledirà.

La storia di Robert ci ricorda che, nonostante i progressi della scienza e della tecnologia, il mistero e l’ignoto continuano a esercitare un forte fascino sull’immaginazione umana. Che la bambola Robert sia veramente infestata o meno, la sua storia continuerà a incutere timore e ad affascinare le persone per molti anni a venire.

error: Content is protected !!