Ossessione di Thompson-Gifford

Ossessione di Thompson-Gifford: Il Misterioso anelito verso l’Invisibile

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Ricerche sul caso da parte della ASPR

Malgrado le limitate risorse finanziarie per la ricerca, Hyslop, Prince e altri individui hanno efficacemente condotto approfonditi studi su una vasta gamma di fenomeni psichici, contribuendo in modo significativo alla letteratura sulla ricerca psichica. Un notevole contributo di Hyslop fu il rapporto sulla sua collaborazione con la signora Smead, nonché l’analisi del caso di questo articolo.

Nel 1985, in occasione del centenario dell’American Society for Psychical Research (ASPR), venne pubblicato sull’ASPR Journal un elenco completo delle pubblicazioni avvenute durante questo periodo. Nonostante le limitazioni finanziarie, questi studiosi hanno indagato a fondo e con dedizione nei misteri della psiche, lasciando un impatto duraturo sulla comprensione della ricerca psichica.

Conclusioni

Per quanto riguarda le corrispondenze, si potrebbe argomentare che non c’è una ragione chiara per preferire né l’ipotesi di sopravvivenza né quella LAP. Nessuna sembra sorprendentemente più semplice o meno incredibile rispetto all’altra. Tuttavia, non è irragionevole dare un leggero vantaggio all’ipotesi di sopravvivenza, specialmente se si decide che i dipinti di Thompson corrispondono in modo coerente a quelli di Gifford. In tal caso, la coerenza del successo mediumistico di Thompson è un altro dato cruciale che necessita di spiegazione, ed è proprio su quel punto che le spiegazioni LAP potrebbero vacillare, soffrendo di quella che Braude ha definito il problema della complessità debilitante.

Infatti, considerando l’intero caso e riconoscendo che i successi di Thompson devono essere spiegati insieme ai materiali ottenuti da diversi medium, sembra che la complessità debilitante sia chiaramente un problema. Gauld ha espresso un punto simile scrivendo che l’ipotesi di Super-PSI (cioè, LAP), «applicata a questo caso… è confusa in un modo che non può essere paragonato alla semplice complessità. Se la teoria della sopravvivenza fosse sostenibile, semplificherebbe immensamente le cose.» Sull’ipotesi LAP, le prove devono essere spiegate in termini di successi psichici e interazioni tra molti individui diversi. E deve anche ipotizzare molteplici fonti di informazione, sia elementi nel mondo che le credenze e i ricordi di persone diverse. Ma sull’ipotesi di sopravvivenza, sembra che necessitiamo di meno (e meno distinti tipi di) legami causali e di un individuo – un Gifford sopravvissuto – da cui fluiscano tutte le informazioni necessarie.

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