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Stregoneria nel Medioevo: Origini della Demonologia e il Patto con il Diavolo

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Origini della Demonologia cristiana

I demoni sono poco menzionati nell’Antico Testamento; nel migliore dei casi possiamo citare Asmodeus (Libro di Tobia) e vari idoli pagani assimilati più tardi ai demoni (come Belphégor). D’altra parte, gli spiriti cattivi sono molto presenti negli scritti cristiani, iniziati a far parte del culto subito dopo la nascita della religione cristiana, in quanto nei vangeli canonici di Marco e Matteo, Gesù caccia i demoni dai corpi dei posseduti, oppure nelle descrizioni poetiche dell’Apocalisse di Giovanni appaiono citazioni di questi spiriti infernali.

Alcuni di questi sono addirittura nominati nel Nuovo Testamento (Belial e Belzebù per citarne un paio) e viene evocato un inizio di gerarchia in quanto si legge che Belzebù è descritto come il “principe dei demoni”. C’è da ricordare però, che l’Antico Testamento è stato “risistemato” dopo l’influenza del cristianesimo, quindi è ovvio che i conti sembrano tornare. Per questo affronto la ricerca in senso storico e non religioso.

Tuttavia, si parla tanto dei demoni citati nella Bibbia come testimonianza della loro esistenza, ma la Bibbia non si sofferma sulla natura dei demoni; nonostante i pochi nomi dati e la parvenza di gerarchia, sono poco differenziati fra loro, non ci sono descrizioni e facilmente sono intercambiabili l’uno con l’altro. Forse per questa ragione, i primi cristiani non erano molto interessati ai demoni (a parte alcuni autori degni di nota come Gregorio di Nissa, un vescovo di Nyssa vissuto vero la fine del 300 e venerato come un santo nel cattolicesimo romano).

Quindi, sebbene la tradizione popolare cristiana ammettesse l’esistenza dei demoni, essi furono per lungo tempo percepiti come una massa indistinta di spiriti malvagi al servizio del Diavolo. Non possedevano particolari caratteristiche che avrebbero permesso di distinguerli gli uni dagli altri o di classificarli in qualsiasi gerarchia.

La prima demonologia

La prima stesura della demonologia è, tuttavia, percepibile negli gnostici. Questo insieme di correnti esoteriche del cristianesimo fiorì dal II° e III° secolo d.C. in cui c’era l’idea che il mondo fosse stato creato da una creatura imperfetta, un demiurgo, che è il dio descritto nell’Antico Testamento e adorato dagli ebrei e dall’ortodossia cristiana. Il “vero Dio”, un’entità completamente astratta e accessibile all’uomo solo attraverso la gnosi (la conoscenza segreta posseduta dai cristiani gnostici).

Gli gnostici svilupparono una gerarchia estremamente complessa composta da spiriti benefici creati dal vero Dio, come suoi servitori e gli Arconti, spiriti maligni che operano al di fuori del regno divino, tra i quali è il demiurgo. Questa gerarchia non era unificata e derivava da varie correnti gnostiche.

The Ancient of Days di William Blake, 1794
The Ancient of Days di William Blake, 1794

Il demiurgo stesso aveva vari nomi, fra cui Yaldabaoth, Saklas e Samael. Alcune tendenze gnostiche ritengono che non c’era un solo demiurgo ma diversi demiurghi. Dopotutto anche Dio (quello dell’Antico Testamento) pare non essere il solo, dato che è la traduzione interpretativa di elohim (plurale di eloah).
Fra i vari demiurgi secondo il sistema Ofiti infatti erano Yaldabaoth (citato prima con gli altri due nomi usati), IAO (o Yahweh, o Sabaoth), Astaphanos, Elaios, Edonaios e Horaios. Nelle forme gnostiche ellenizzate 7 arconti sono stati spesso associati con stelle e pianeti e anche con i 7 vizi capitali dell’uomo.

Nella maggior parte delle credenze gnostiche, i demiurghi così come tutti gli arconti, sarebbero stati generati da Sophia, un eone femminile (intermediario fra Dio e il mondo) che sarebbe “caduto” sulla Terra per voler procreare, ma non è menzionato alcun riferimento ad un Dio supremo. Le correnti gnostiche sono state denunciate come eretiche dai Padri della Chiesa e a poco a poco scomparvero. Tuttavia, la tradizione orale cristiana e la demonologia medievale sono fortemente simili a certe idee gnostiche, senza che sia possibile determinare se si tratti di una relazione reale o una semplice rinascita tardiva di teorie simili (probabilmente spiegata dalla riscoperta di testi apocrifi gnostici).

Il Medioevo e l’inizio della Stregoneria: il patto col Diavolo

Il frontespizio de Il Martello delle Streghe (Malleus Maleficarum), 1487
Il frontespizio de Il Martello delle Streghe (Malleus Maleficarum), 1487

Nel Medioevo la Demonologia inizia a prendere realmente forma. Nel 1272, San Tommaso d’Aquino pubblica il suo Trattato sul Male (Quaestio disputata de malo), in cui ricorda la natura allettante del Diavolo e insiste sul crimine di eresia della stregoneria, dal momento che è visto in quel momento come un patto con Satana stesso. La demonologia si sviluppa quindi per comprendere meglio la natura del male, con l’approvazione e l’incoraggiamento delle autorità del clero cattolico e della Chiesa. Quasi 300 anni dopo Tommaso d’Aquino, la demonologia era diventata una disciplina complessa ed eterogenea, basata più sull’immaginazione degli autori, sul folklore e sulle superstizioni popolari che sulla stessa Bibbia.

Il diavolo spinge i suoi seguaci ad abiurare la loro fede cattolica “camminando su una croce”. E così alla fine del Medioevo inizia in tutta Europa una caccia alle streghe, una vera e propria persecuzione in cui, fra il XVI° e XVII° secolo, ucciderà molte vittime soprattutto donne e bambine, spesso ingiustamente accusate dei peggiori crimini. E’ in quel periodo che iniziano ad emergere molti “manuali di demonologia” destinati agli inquisitori e al clero, in cui vengono esposti i metodi per identificare le streghe e far loro ammettere il (falso) patto col diavolo, gli incantesimi usati o le pozioni guarenti suggerite dal diavolo stesso.

Questi manuali fra l’altro si soffermavano anche sui diversi tipi di demoni che secondo i persecutori di streghe esistevano (quando in realtà molti erano stati inventati e ficcati dentro a forza) e stringevano un patto con le “guaritrici” dopo la loro invocazione. Fra quei manuali c’era il famoso Martello delle streghe (o Malleus maleficarum) pubblicato nel 1486 dai domenicani Henry Institoris e Jacques Sprenger.

La Demonologia cristiana oggi

L’era moderna, con un crescente razionalismo e con il declino del cristianesimo, ha spinto le credenze ai demoni; il progresso della scienza e della medicina rende ora possibile spiegare certi fenomeni che erano stati precedentemente attribuiti a loro. La demonologia è difficilmente considerata una curiosità popolare dalla maggioranza dei cristiani (incluse le autorità della Chiesa cattolica romana) e dagli ebrei.

Tuttavia, le credenze nelle forze diaboliche rimangono ancora nelle menti; alcune correnti cristiane che applicano una lettura letterale della Bibbia le usano sempre. Allo stesso modo, le comunità ebraiche ortodosse possono sempre fare riferimento agli insegnamenti dei demoni nel Talmud o nella tradizione orale, mentre gli ebrei chassidici (quelli del movimento di massa ebraico basato sul rinnovamento spirituale dell’ebraismo ortodosso) attribuiscono particolare importanza ai testi cabalistici.

I movimenti esoterici del XIX° secolo hanno aggiunto carne al fuoco ai libri antichi di demonologia, a partire da Samuel Liddell MacGregor Mathers, fondatore della Golden Dawn, un ordine ermetico di magia cerimoniale. Mathers era un poliglotta, oltre alla sua lingua madre inglese conosceva anche francese, latino, greco, ebraico, gaelico e copto.

La padronanza, però, non era la stessa per tutte le lingue. Mathers era stato severamente criticato per la scarsa qualità letteraria con cui aveva tradotto testi come La Magia Sacra di Abramelin il Mago, La Cabala (Kabbalah) svelata, La Chiave di Re Salomone e La Piccola Chiave di Re Salomone (Lemegeton), ma ha avuto il merito di aver permesso che i testi occulti e inaccessibili diventassero disponibili al mondo anglofono invece di restare materiale comprensibile solo agli accademici. Indubbiamente i suoi lavori hanno avuto una grande influenza nello sviluppo del pensiero occultistico ed esoterico.

Chiave di Re Salomone
Chiave di Re Salomone

Le stesse critiche sulle traduzioni di alcuni testi andarono ad un altro famoso occultista, Alesteir Crowley (pseudonimo di Edward Alexander Crowley), che pubblicò la sua opera di traduzione de La Chiave di Re Salomone aggiungendo alcuni suoi incantesimi. Crowley scrisse anche alcuni saggi che trattavano l’aspetto “psicologico” della demonizzazione dei demoni, poiché interpretava i rituali di invocazione come operazioni di “viaggio interiore”. Crowley fondò la religione di Thelema, più una filosofia spirituale-sociale che religione, derivante dall’esoterismo occidentale.

Il principio fondamentale della “legge di Thelema”, è “Fai ciò che vuoi sarà l’intera Legge. L’amore è la legge, l’amore sotto la volontà”, frase interpretata con molte implicazioni morali, mistiche e sociopolitiche. Gli aspetti di Thelema e il pensiero di Crowley in generale, hanno fornito ispirazione per lo sviluppo di altri movimenti religiosi come la Wicca e, in una certa misura, l’ascesa del Paganesimo moderno, così come anche Scientology, il caos della magia e il Satanismo.
I movimenti satanisti e neopagani si riferiscono anche alla demonologia tradizionale, incluse le loro gerarchie descritte anche nel Dizionario Infernale di Colin de Plancy in cui è regolarmente citato dai siti Web che rivendicano il satanismo.

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