Halloween

Dolcetto o Scherzetto: l’arcano legame tra gli Spiriti di Halloween e i Celti

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Halloween non è una festa pagana

Carnevale è una festa pagana

Halloween non è una festa pagana. Carnevale è una festa pagana. Non facciamoci prendere in giro. Cercate voi stessi la verità. Ma per evitarvi la noia, Archaeus ve la riporta qui di seguito.

Non ci sono riferimenti di Halloween nelle antiche feste pagane. Bensì ci sono riferimenti al Carnevale. Il Carnevale deriva infatti da feste antiche greco-romane. E già potrei fermarmi qui. Ma spieghiamo meglio.

Si tratta di antiche feste di varia origine: da quelle greche in onore del dio del vino Dionisio, in cui lo scopo era raggiungere il massimo stato di ebbrezza per lasciarsi andare in esaltazioni di ogni tipo anche a sfondo sessuale, o partecipare a riti di purificazione celebrati a febbraio dai sacerdoti detti luperici in onore del dio Fauno, al tempo chiamato Luperco (o Lupercus in latino).

Non solo, le origini del Carnevale sono ancora più antiche, addirittura legate agli antichi riti egizi. Infatti gli antichi Egizi celebravano feste con rituali e manifestazioni pubbliche in onore della dea Iside. Alcuni studiosi affermano che già 10.000 anni a.C. i celebranti festività simili al carnevale di oggi, usavano dipingersi il viso e il resto del corpo, e festeggiavano con ricchi banchetti e danze rituali.

Una maschera e dei cordiandoli di Carnevale

Forse è l’etimologia del termine Carnevale ad avere qualche incertezza sulla propria origine. Per alcuni deriverebbe da carrus navalis, ovvero carri dalla forma di nave che venivano usati nell’antica Roma durante le processioni di purificazione. Per altri deriverebbe invece da carnem levare, una tradizione medioevale nella quale veniva bandito il consumo della carne dalla dieta. In pratica la sera precedente il mercoledì delle Ceneri veniva allestito un banchetto di addio alla carne, in cui ci si saziava prima del digiuno quaresimale.

Non dimentichiamo che a partire dal Quattrocento, il Carnevale fu mirino di attacchi da parte di moralizzatori, in quanto consideravano troppo pagani i festeggiamenti di quel periodo. Molte delle festività pagane oltre il Carnevale, come il Natale e l’Epifania, sono state cristianizzate. Quindi, se c’è una festa che ha origini pagane fra Halloween e il Carnevale, è senz’altro quest’ultimo.

Saturnalia

Saturnalia era una delle più diffuse e popolari di matrice religiosa di Roma antica, che si celebrava ogni anno, dal 17 al 23 dicembre. Durante quei giorni, in onore di Saturno, sfilavano per la città dei carri festosi trainati da animali conciati in maniera bizzarra, per poi continuare con tavolate e danze.

Halloween è una festa di origine celtica

Halloween non nasce in America, bensì ha origini antichissime nella verde Irlanda, quando col nome Erin era dominata dal popolo dei Celti. Halloween infatti corrisponde al capodanno celtico Samhain. Secondo gli studiosi di fine Ottocento Rhŷs e Frazer, il calendario celtico in uso più di due mila anni fa tra i popoli dell’Inghilterra, dell’Irlanda e della Francia settentrionale, iniziava il nuovo anno proprio il 31 ottobre.

A seguito della terribile carestia dell’800 che spinse gli irlandesi a migrare negli Stati Uniti, la leggenda di Halloween fu esportata oltreoceano. I Celti erano un popolo di pastori che occupavano la maggior parte del tempo nell’allevamento del bestiame o nella coltura dei campi. Finita la stagione estiva, i pastori celti riportavano i greggi nelle proprie valli e iniziavano a prepararsi all’arrivo del nuovo anno che iniziava per loro il 1° novembre. Per celebrare l’inizio del lungo inverno, i celti si davano ai festeggiamenti. Questo periodo di feste era chiamato Samhain (si pronuncia sow-in).

Notate l’assonanza fra sow e cow che in inglese è il bestiame. Samhain deriverebbe dal gaelico Samhuinn (ovvero Summer’s End, la fine dell’estate). In altre parti dell’Irlanda la festa era nota anche come La Samon, la festa del Sole. Come molte feste antiche, lo Samhain serviva anche per esorcizzare gli eventuali pericoli che celava l’inverno alle porte.

Lo Samhain e altri cicli del tempo

Calendario celtico
Calendario celtico

Per i Celti il tempo era suddiviso in cicli. Uno era appunto lo Samhain (31 ottobre), poi c’era lo Yule (21 dicembre), successivamente Imbolc (1-2 febbraio), Ostara (21 marzo),  Beltane (30 aprile – 1 maggio), Litha (21 giugno), Lughnasadh (1 agosto) e infine il Mabon (21 settembre), per poi ricominciare con lo Samhain. Ogni ciclo era considerato importante e carico di fascino e magia. Ricordiamoci che i Celti credevano nelle divinità legate alla natura.

Forse nasce qui l’accostamento con le streghe che celebravano i sabba in mezzo ai boschi. Quindi è vero pensare che Halloween sia la festa della morte, ma nel senso naturale, in quanto l’inverno era sicuramente “la morte della natura”. Durante l’inverno le foglie cadono morte a terra, cade la neve e la vita sembra morire, perché inizia a tacere. In realtà la natura si sta rinnovando sottoterra. 

E chi riposa sottoterra? I morti. Ecco spiegato in parole semplici l’accostamento dello Samhain con il culto dei morti. Infatti i Celti credevano che alla vigilia di ogni nuovo anno, quindi il 31 ottobre, lo Samhain richiamasse a sé tutti gli spiriti dei morti che, secondo la loro credenza, vivevano nel Tir nan Oge, un luogo fisico  in cui regna la felicità e un’eterna giovinezza.

Durante lo Samhain le forze degli spiriti potevano unirsi a quelle dei viventi, facendo dissolvere temporaneamente le leggi del tempo e dello spazio, in modo che l’aldilà si potesse fondere con il mondo dei vivi e permettendo quindi agli spiriti di “camminare” indisturbati sulla Terra. Per cui lo Samhain era una celebrazione che nasceva dall’unione della paura della morte con la gioia e allegria dei festeggiamenti della fine del vecchio anno.

La celebrazione consentiva anche in un cerimoniale, in cui nella notte del 31 ottobre i Celti si riunivano sulle colline per l’accensione del Fuoco Sacro in cui venivano sacrificati animali. Durante questa cerimonia indossavano maschere grottesche, spesso in corteccia d’albero, poi nel tempo sostituite con quelle di cuoio o pelle. Nel ritorno verso i villaggi si facevano luce con delle lanterne costruite con delle grosse cipolle intagliate al cui interno ardevano le braci del Fuoco Sacro. Mi chiedo quanto lacrimassero gli occhi… Scherzi a parte, non erano solo le grandi cipolle ad essere intagliate, ma anche altri frutti della natura come i cavoli di rapa.

Rappresentazione della celebrazione celtica al Fuoco Sacro - Gli Spiriti di Halloween
Rappresentazione della celebrazione celtica al Fuoco Sacro

Le festività proseguivano poi per altri tre giorni, sempre mascherati e coprendosi con le pelli degli animali sacrificati. Questo mascheramento serviva per spaventare gli spiriti e scacciarli. Nel tempo in Irlanda si prese l’abitudine di accendere fiaccole fuori dalle porte di casa e di lasciare dei doni in natura, come frutta o latte, per gli spiriti che avrebbero fatto visita ai propri parenti, così da potersi rifocillare e quindi contenti, non pensare di spaventare i viventi.

Quando nelle Isole Britanniche arrivò l’evangelizzazione, il concetto della vita cambiò quasi radicalmente, allontanandosi da quello celtico. La Chiesa fece di tutto per sradicare i culti pagani, anche se non ci riuscì del tutto. Il culto della festa di Halloween non fu completamente soppiantata da un’altra festa cristiana, ma in qualche modo la Chiesa riuscì a cristianizzarla grazie all’intervento a Odilone, quinto abate di Cluny, che nel 998 d.C. istituì la festività di Ognissanti il primo giorno di novembre, e il giorno successivo il pro requie omnium defunctorum, l’Eucarestia offerta al Signore per la commemorazione dei defunti.

Da lì a poco tutta l’Europa cristiana iniziò a celebrare queste feste, giungendo infine anche nella capitale italiana. La festa di Ognissanti venne celebrata per la prima volta a Roma il 13 maggio 609 d.C. per il Pantheon alla Vergine Maria. Il Pantheon all’epoca costituiva uno dei luoghi più significativi del culto pagano, anche questo convertito al cristianesimo. Fu Papa Gregorio III a stabilire che anche in Italia la festa di Ognissanti si celebrasse il primo giorno di novembre.

Così nel IX secolo d.C., grazie al volere del nuovo pontefice Papa Gregorio IV venne ufficializzata la data del 1 novembre per la festa di Ognissanti e quindi estesa a tutta la Chiesa. Solo i cristiani Ortodossi non celebrano questa festività a novembre, bensì in primavera nella domenica successiva alla Pentecoste.

Tornando ai migranti irlandesi verso gli Stati Uniti, la festa di Halloween fu molto presto un’usanza celebrata anche in America. Poi successivamente, grazie all’avvento dei media come la televisione e il cinema, Halloween fu diffuso nel resto del mondo. E le zucche intagliate sono così arrivate anche da noi, quelle zucche che gli americani hanno sostituito alle cipolle degli antichi Celti, ma il simbolismo è lo stesso.

Abbiamo visto che le zucche intagliate hanno molta similitudine con le cipolle intagliate dai Celti. In America le zucche erano sicuramente più grandi e più facili da intagliare rispetto i cavoli di rapa degli irlandesi, così dal 1840 le rape furono sostituite con le zucche. La raffigurazione simbolica di Jack O’Lantern è infatti una figura con un’enorme zucca al posto della testa, intagliata e illuminata dal suo interno. Le luci rappresentavano le anime dei morti liberate dagli spiriti maligni.

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