Processus Sathane

Processus Sathane: il Processo a Satana

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Maria tra Dio e il diavolo

Bartholo Sentinati (Bartolo da Sassoferrato) ritratto nello studiolo di Federico da Montefeltro (1422-1482)
Bartholo Sentinati (Bartolo da Sassoferrato)

Il Processus Sathane è un testo del XIV secolo in cui Maria difende l’umanità da Satana per recuperare la specie umana. Contrariamente alla versione popolare tra il XV e il XVI secolo, l’Urtext risale alla prima metà del XIV secolo e fu tradotto in versi basso-normanni. Il testo attribuito al giurista italiano Bartolo di Sassoferrato (o Bartholo Sentinati, 1313-1357), è una redazione quattrocentesca. Dopo un’attenta ricerca ed esaminando precursori e progenie, non senza evidenziare come le immagini facciano parte di una tendenza più ampia della metafora, il contesto teologico dell’uso della causa di Satana per discutere di giustizia e misericordia viene esplorato, così come due predecessori diretti del Processus Sathane, fornendo un riassunto approfondito del testo stesso, analizzando l’immagine della causa di Satana riappropriata dalla professione legale.

Avete presente l’espressione “avvocato del diavolo”? Si riferisce a una figura o a una persona che assume deliberatamente un punto di vista o un ruolo contrario a quello generalmente accettato, al fine di sfidare o contestare un’opinione, una decisione o una proposta. In altre parole, un “avvocato del diavolo” cerca di argomentare in favore di un’opinione o di un lato dell’argomento che può essere impopolare o contrastante con la maggioranza delle opinioni.

Si conclude che il Processus Sathane, per avere senso giuridico, presume che l’umanità sia sui juris e non posseduta da Satana o Cristo. Il testo è collocato nella storia del dramma europeo e della letteratura comica, spiegando la sua popolarità al di fuori dei contesti teologici e legali. La mia riflessione sul declino di popolarità del Processus Sathane e delle sue immagini vivide, riconosce la loro sopravvivenza attraverso la riappropriazione in nuove forme.

L’interesse rinnovato per i diritti di Satana coincide con cambiamenti nel diritto civile e canonico. Il Processus Sathane incorpora citazioni del crescente corpus giuridico e ritrae la Vergine Maria come avvocato in un dramma giudiziario. Esiste un trattato specifico del genere Processus Sathane del XIV secolo, intitolato Processus Sathane infernalis contra genus humanurri, dove la Vergine Maria utilizza abilità legali e retoriche contro un procuratore demoniaco.

Frontespizio del Processus Sathanae contra genus humanum (attribuito a Bartolo), 1500. Fonte: Fondazione tedesca per la ricerca (DFG)
Frontespizio del Processus Sathanae contra genus humanum (fonte: Fondazione tedesca per la ricerca – DFG)

Inizialmente, si riteneva che il testo fosse stato attribuito a Bartolo solo nel 1472 o 1473, ma un manoscritto del XV secolo contesta questa affermazione, minando l’idea che l’attribuzione sia stata un trucco editoriale. Successivamente, l’opera fu pubblicata in varie edizioni, ma l’autenticità attribuita a Bartolo non fu seriamente messa in discussione fino al XIX secolo. Il filologo Gaston Raynaud (1850-1911) sollevò dubbi sulla paternità di Bartolo, basandosi su un poema normanno e un manoscritto che dettaglia dispute tra il vescovo di Bayeux e il visconte di Costanza, indicando la possibile data di composizione precedente al 1324, quando Bartolo era ancora in vita. Tuttavia, questi argomenti non sono conclusivi e presentano debolezze intrinseche.

Le prime edizioni stampate di Bartolo, contiene incongruenze nelle date di composizione indicando una possibile inconsistenza. Entro il XIX secolo, sembrerebbe che il popolo avesse una revisione romantica di una forma neoclassica o un riflesso della tardo medievale della Madonna; e poiché la figura neoclassica della donna parzialmente denudata sembra essere il prodotto evolutivo di Vergini apertamente naturalistiche, suggerirei che la seconda opzione sia più vicina alla verità. Nei primi anni dell’espansione cristiana, la Maria Lactans (la Madonna del Latte), nota anche come Virgo Lactans, l’iconografia cristiana ricorrente in arte, potrebbe essere emersa come risposta copta alle immagini di Iside che allatta Horus; ora, dopo le Riforme – protestante e cattolica – il fiume tende a invertire la direzione. L’immagine, la metafora, non viene realmente abbandonata: viene nuovamente riciclata.

Conclusioni

Ritratto dell'autore olandese Jacob van Maerlant dall'iniziale di un manoscritto medievale di una delle sue opere.
Ritratto di Jacob van Maerlant in un manoscritto medievale

Il Processus Sathane mette in scena il processo tra Dio e il Diavolo per il destino dell’umanità, con il ruolo decisivo della Vergine Maria come avvocato della difesa. Il dramma, di origine latina, risale al XII secolo, e si inserisce nel contesto della mariologia, ovvero lo studio e la devozione alla figura di Maria, madre di Gesù. Il dramma ha avuto diverse versioni e traduzioni in varie lingue, tra cui l’olandese, il francese, il tedesco e l’inglese. Il Processus Sathane ha anche influenzato altre opere letterarie e artistiche, tra cui il racconto di Mary di Nemmegen, una versione femminile della leggenda di Faust, e la Divina Commedia di Dante Alighieri (1265-1321).

La conclusione del Processus Sathane mostra la vittoria di Maria, che riesce a convincere Dio a perdonare l’umanità e a respingere le pretese del Diavolo. Il Diavolo e Masscheroen sono sconfitti e umiliati, e l’umanità è salva. Questa conclusione ha diversi significati e funzioni, tra cui:

  • Esprimere la fede e la devozione alla Vergine Maria, che è vista come la mediatrice tra Dio e l’umanità, la madre di misericordia, la regina del cielo e la vincitrice del male.
  • Riflettere sulla giustizia e la misericordia di Dio, che sono in tensione tra la severità e la clemenza, la legge e il perdono, la ragione e l’amore. Dio è il giudice supremo, che ha stabilito la legge divina e che la fa rispettare. Dio è anche il padre amorevole, che ha mandato il suo Figlio a morire per i peccati degli uomini e che offre loro il suo perdono. Dio è il creatore onnipotente, che ha fatto l’umanità a sua immagine e somiglianza e che la vuole felice. Dio è il salvatore misericordioso, che ha vinto il Diavolo con la sua morte e risurrezione e che ha dato ai suoi discepoli il potere di scacciare i demoni in suo nome.
  • Processus Sathane satirizza la società e la cultura del tempo, che erano corrotte e ipocrite, e che usavano la religione come pretesto per i propri interessi e privilegi. Il dramma mette in ridicolo il Diavolo e Masscheroen, che rappresentano le forze del male, ma anche le debolezze e le contraddizioni degli uomini. Il dramma denuncia le ingiustizie e le violenze che affliggono l’umanità, ma anche la sua ingratitudine e la sua presunzione. Il dramma critica le istituzioni e le autorità che abusano del loro potere, ma anche la loro ignoranza e la loro ipocrisia. Il dramma esorta gli uomini a convertirsi e a seguire il Vangelo, ma anche a essere umili e a riconoscere i propri limiti .
  • Ma il Processus Sathane non è solo un dramma, perché nasce per divertire e istruire il pubblico, che assisteva al dramma come a uno spettacolo popolare e allegorico, ricco di elementi comici, fantastici e drammatici. Il Processus Sathane coinvolgeva il pubblico con la sua trama avvincente, i suoi personaggi memorabili, i suoi dialoghi brillanti, i suoi effetti scenici, i suoi riferimenti biblici e culturali. Il Processus Sathane stimolava il pubblico con la sua argomentazione serrata, la sua retorica efficace, la sua citazione di fonti autorevoli, la sua esposizione di principi teologici e giuridici. Il dramma educava il pubblico con il suo messaggio morale, la sua testimonianza di fede, la sua celebrazione di Maria, la sua speranza di salvezza .

In conclusione, il Processus Sathane è un dramma che esplora il rapporto tra Dio e il Diavolo, tra il bene e il male, tra la giustizia e la misericordia, tra la legge e il perdono, tra la ragione e l’amore, e che ci mostra come il ruolo di Maria sia fondamentale per la difesa e la salvezza dell’umanità. Il dramma è anche un’opera che riflette la società e la cultura del tempo, che critica le sue contraddizioni e le sue corruzioni, che esorta alla conversione e alla seguizione del Vangelo, che diverte e istruisce il pubblico con la sua forma e il suo contenuto. Il Processus Sathane è infine un’opera che ha avuto una grande influenza e una grande diffusione, che ha ispirato altre opere letterarie e artistiche, che ha lasciato un segno nella storia e nella tradizione.

In copertina: un frammento della rielaborazione moderna de La Madonna che sferra un pugno nell’occhio del demonio (di William Brailes, XIII° secolo) e nello sfondo la prima pagina del Processus Sathane.

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