Il progetto Archaeus
Archaeus è un progetto che racchiude i vari studi sul paranormale, sia storici che antropologici, con lo scopo di divulgare una cultura sulla fenomenologia che in Italia è molto scarsa. Il metodo di studio e ricerca lo si può comprendere meglio nella pagina Stefano Urso, in quanto autore del progetto.
Le notizie che riguardano lo spirito o l’anima, quello che poi vagherebbe sul nostro piano come fantasmi, sono troppo spesso confuse con gli spettri che popolano romanzi o film del terrore, in cui appaiono fantasmagorici, in carne ed ossa emaciati, pallidi, eterei, evanescenti, mostruosi, spesso cattivi e assassini.
Quello che ho potuto constatare nelle mie ricerche è che se pur le leggende abbiano quasi sempre un fondo di verità, quest’ultima è meno forte della leggenda stessa!
Archaeus vuole essere un blog simile ad un centro nevralgico in cui convogliano tutte le informazioni sul paranormale.
Perché il nome Archaeus?
La scelta di chiamare questo progetto Archaeus è piuttosto semplice: in alchimia Archaeus è un termine usato generalmente per indicare l’aspetto più basso e più denso del piano astrale, che presiede la crescita e la prosecuzione di tutti gli esseri viventi. Il termine è stato utilizzato nel medioevo da Paracelso e successivamente da altri alchemici quali Jean Baptiste van Helmont. Gli antichi filosofi definivano l’Archaeus la “zona grigia”, in cui la materia comincia a trasmutare in energie spirituali, ovvero il collante che lega i cieli alla materia permettendo la massima “Come in alto così in basso”. Per essere più precisi sarebbe il segmento del quadrante più vicino dei mondi superiori che si fonde con le più alte vibrazioni del nostro mondo fisico. Più comunemente e meno platonicamente, è l’Anima del Mondo o Anima Mundi.
L’Archaeus è un concetto che proviene dalla filosofia occulta e rappresenta una forza vitale o un’entità spirituale presente nella maggior parte delle tradizioni esoteriche. Il termine ha origini nella parola greca archaios, che significa antico o primordiale.
Nella filosofia esoterica, l’Archaeus può essere interpretato in diversi modi. Secondo alcuni è una forza vitale primordiale che permea l’universo e tutti gli esseri viventi. Questa forza è vista come l’essenza spirituale che dà vita a tutto ciò che esiste. Alcuni credono che l’Archaeus sia anche correlato all’anima individuale e alla sua evoluzione spirituale. Altri interpretano l’Archaeus come una sorta di coscienza collettiva, una matrice che collega tutte le forme di vita e le esperienze umane. In questo contesto, si ritiene che sia possibile collegarsi o entrare in contatto con l’Archaeus attraverso pratiche meditative, rituali o esperienze mistiche.
Secondo alcune interpretazioni, l’Archaeus è considerato come l’essenza spirituale presente all’interno di ogni individuo, che si tratti di un’energia fondamentale, di una scintilla divina o di un nucleo centrale di coscienza. I dettagli specifici sulle credenze o le pratiche associate all’Archaeus possono variare a seconda della tradizione o della scuola filosofica che lo considera. L’Archaeus è stato citato da molti autori e ricercatori importanti come Rudolf Steiner, Franz Bardon o altri filosofi e mistici che si occupano di queste tematiche.
L’Archaeus secondo Paracelso
Archaeus (dal greco ἀρχή) è un’espressione che è stata usata per la prima volta probabilmente negli scritti sotto il nome dell’alchimista tedesco Basilio Valentino (Basilius Valentinus, 1394-1450), un monaco benedettino del XV secolo e dallo stesso Paracelso.
Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim, più comunemente noto come Paracelso (1493-1541), era un medico, alchimista e filosofo del XVI secolo e ha scritto molto sull’Archaeus. Stiamo parlando di uno dei più importanti intelletuali del Rinascimento. Una leggenda narra che fra il 1513 e il 1521, Paracelso ebbe un incontro con Salomon Trismosin, autore del trattato di alchimia Splendor Solis, dal quale pare avrebbe ricevuto in custodia la famosa Pietra Filosofale.
L’Archaeus paracelsiano opera anche nelle cose come fabricator, negli organismi come spiritus animalis ed è inteso come l’essenza e l’individualizzazione della natura in partenz , come forza magnetica o animica. Secondo l’alchimista esisterebbero tre tipi di Archaeus:
- Terrestris, che è all’opera nella formazione delle nascite di pietra e marna;
- Vegetalis, che esisterbbe negli organismi vegetali;
- Animali, che si troverebbe negli organismi animali.
Secondo Paracelso è il principio vitale, o l’energia vitale, che permea tutti gli esseri viventi; una forza sottile e invisibile che è responsabile per il mantenimento dell’equilibrio e della salute del corpo e dell’anima. Inoltre, l’antico alchimista afferma che l’Archaeus è presente in tutte le parti del corpo, in ogni organo e tessuto, e controlla tutte le funzioni vitali.
Paracelso indicava che una corretta comprensione e manipolazione di questo principio vitale fosse essenziale per il raggiungimento della guarigione e del benessere. Inoltre sosteneva che influenzasse l’intero sistema umano, incluso il corpo fisico, le emozioni e la mente. Credeva che fosse strettamente legato agli elementi della natura come terra, acqua, aria e fuoco, e che comprendesse anche le forze celesti come i pianeti e le stelle.
Inoltre credeva che fosse collegato a un’energia divina universale e che potesse essere manipolato attraverso l’uso di erbe, minerali, incantesimi e altre pratiche alchemiche. L’approccio di Paracelso all’Archaeus e alla medicina era innovativo per il suo tempo, poiché cercava di capire le cause profonde delle malattie e di trattarle affrontando non solo il corpo fisico, ma anche gli aspetti energetici e spirituali della persona.
L’Archaeus secondo Jean Baptiste van Helmont
Jean Baptiste van Helmont (1579 -1644) è stato un chimico, fisiologo e medico fiammingo, ricordato soprattutto per le sue idee sulla generazione spontanea, il suo esperimento di cinque anni su un albero, e per l’introduzione del termine gas nel vocabolario scientifico. Per la natura un’altra opposizione può innescare una narrazione altrettanto appassionante, quella tra natura e sovra-natura (sovrannaturale). La
natura del medico e astronomo francese Jean Fernel (1497-1558) con le sue cause occulte, di Van Helmont con il suo Archaeus, del fisiologo e anatomista Francis Glisson (1597-1677) con la sua forza energetica, del filosofo e teologo inglese Ralph Cudworth (1617-1688) con la sua natura plastica si è trovata piena di spiriti, di forze immateriali, strumenti del divino, indispensabili ad assicurarne la coesione.
Come filosofo, Van Helmont, si ricollega al naturalismo di Paracelso, di cui sviluppò soprattutto la dottrina dell’Archaeus, principio vitale delle singole realtà. L’acclamato storico della medicina Fielding Hudson Garrison (1870-1935), spiega van Helmont in questo modo:
«”Come il suo maestro Paracelso, van Helmont credeva che ogni processo materiale del corpo fosse presieduto da uno speciale Archaeus, o spirito (che egli chiama Blas), e che questi processi fisiologici fossero di per sé puramente chimici, essendo dovuti in ogni caso a l’agenzia di un fermento speciale (o Gas). Ogni Gas è uno strumento nelle mani dei suoi speciali Blas, mentre questi ultimi sono presieduti da un’anima sensoriale-motrice (anima sensitiva motivaque), che van Helmont individua nella bocca dello stomaco, poiché un colpo in quella regione distrugge la coscienza“. Van Helmont ha trasmutato le fantasie di Paracelso in una sorta di sistema mistico e pio basato su principi chimici. Era un chimico considerevole. Pensava che l’aria e l’acqua fossero gli elementi; dall’acqua prende origine ogni cosa sulla terra: il mondo è creazione di Dio».
Fielding Hudson Garrison
L’Archaeus secondo Rudolf Steiner
Il filosofo e scienziato spirituale Rudolf Steiner (1861-1925), fondatore dell’antroposofia, ha menzionato l’Archaeus in diversi contesti all’interno dei suoi scritti. Basandosi molto probabilmente sugli scritti alchemici di Paracelso, Steiner lo considera come un concetto che deriva dalla tradizione esoterica dell’alchimia e rappresenta una forza vitale o spirituale che permea e anima ogni essere vivente, responsabile del processo di crescita, formazione e sviluppo degli organismi viventi. Inoltre ha affermato che sia in grado di influenzare e modellare la materia fisica, consentendo così la manifestazione della forma e della vitalità negli esseri viventi.
Stando alle prospettive di Steiner, l’Archaeus è collegato alla sfera dell’etere, considerato un “quinto elemento” che permea tutto l’universo e svolge un ruolo chiave nel plasmare e animare la vita. Attraverso la sua comprensione e risveglio, si sostiene che l’individuo possa sviluppare una maggiore consapevolezza spirituale e una connessione più profonda con il mondo e con se stesso. Ciò che Steiner ha scritto sull’Archaeus può essere trovato in vari suoi testi, come ad esempio Esoteric Science: An Outline e Theosophy: An Introduction to the Spiritual Processes in Human Life and in the Cosmos.
L’Archaeus secondo Franz Bardon
L’esoterista ceco Franz Bardon (1909-1958) parla dell’Archaeus nella sua opera sull’Introduzione alle Dottrine Ermetiche intitolata La Chiave per la Vera Qabbalah. Anche secondo Bardon è un concetto che rappresenta la forza vitale universale o il principio di vita, affermando che non solo permea in tutto l’universo e può essere manipolato e utilizzato attraverso la pratica della magia, ma nella sua opera spiega come sviluppare una relazione con l’Archaeus e come utilizzarlo per ottenere il controllo sulla propria vita e sulla realtà circostante.
Bardon afferma che lavorare con l’Archaeus può portare a un aumento dell’energia, dell’intuizione e della consapevolezza e che può essere utilizzato sia per scopi benefici che negativi, enfatizzando l’importanza dell’uso responsabile e morale di questa forza. Secondi Bardon, l’Archaeus è un elemento importante nella pratica magica e può essere collegato ad altri concetti come le emanazioni vitali e gli elementi naturali.
Connessione tra Spiriti e l’Archaeus
Nella filosofia alchemica, alcuni accademici e praticanti sostengono l’esistenza di una connessione tra gli spiriti e l’Archaeus. Secondo questa visione, gli spiriti sono considerati manifestazioni dell’energia dell’archaeus o derivano direttamente da esso. L’archaeus viene quindi descritto come una forza vitale o un principio universale che permea tutte le cose. Gli spiriti, d’altra parte, sono considerati esseri o entità immateriali che possono influenzare il mondo fisico e/o interagire con gli esseri umani. Quando l’archaeus si manifesta attraverso esseri o entità immateriali, come gli spiriti, si crede che possano comunicare o interagire con gli esseri umani per trasmettere conoscenze o influenzare il loro percorso spirituale.
Tuttavia, è importante notare che la filosofia alchemica è complessa e c’è una varietà di interpretazioni e concezioni dell’Archaeus e degli spiriti all’interno delle diverse tradizioni alchemiche. Quindi, l’esistenza o la natura di una connessione tra gli spiriti e l’Archaeus può variare a seconda dell’approccio individuale o della scuola alchemica considerata. Nella filosofia alchemica, l’Archaeus è considerato come una sorta di principio vitale o di forza spirituale che permea tutti gli esseri viventi e la natura stessa. Questo concetto è spesso associato alla forza creativa e alla trasmutazione alchemica.
La ricerca è in continua evoluzione
Il progetto Archaeus è sempre in continuo aggiornamento, poiché gli studi sul paranormale non si esauriscono con una manciata di testi. È una continua ricerca per cercare di avere un quadro sempre più definito. Per quanto il paranormale sia considerato pseudoscienza e folclore, ha una sua storia, e le relazioni dell’essere umano con il paranormale mutano nel tempo. Ecco perché entra in ballo l’antropologia.
Il paranormale è un argomento vasto e proprio per questo motivo, non tutto potete trovare già scritto in questo sito web. Se avete domande o richieste sull’argomento, potete contattarci alla seguente email: redazione@archaeus.it.