Tromba Spirituale

Tromba Spirituale: uno strumento per amplificare le Voci dell’Aldilà

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In epoca vittoriana andava di moda la seduta spiritica a suon di tromba spirituale che serviva per aiutare ad amplificare le voci degli spiriti, in modo che potessero comunicare nella medianità a voce diretta.

Praticamente succedeva quanto segue. In una seduta spiritica, il medium e coloro che partecipavano alla seduta, prendevano posto. Una volta spenta tutta la luce, una tromba come quella che vedete in copertina, resa visibile da anelli luminosi posti attorno ad essa. Procedeva ad alzarsi dal tavolo e a fluttuare per la stanza, sostenuta dal potere dell’energia psichica, secondo l’indagine del ricercatore psichico William Jackson Crawford (1880-1920) nella raccolta Experiments in Physical Science del 1919, emettendo “suoni e voci spirituali” e, se l’occasione lo richiedeva, trasudava ectoplasma. La tromba spirituale poteva essere di metallo o di cartone.

Tromba Spirituale conservata nella Biblioteca dell'Università di Cambridge

Quella che vedete nell’immagine di copertina nella fotografia qui a fianco è di cartone ed è conservata presso la Biblioteca dell’Università di Cambridge di Londra ed è stata prodotta negli anni Venti del secolo scorso dalla The Two Worlds Publishing Co. Ltd di Manchester, casa editrice anche di alcuni testi di ricerca di Sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), l’autore di Sherlock Holmes e di testi sullo Spiritualismo, che ha anche realizzato altri apparecchi per comunicare con gli spiriti, tra cui I Due Mondi, nome della prima (semi)sfera “magica” di cristallo, che era magnetizzata.

Cos’è e come veniva usata una tromba spirituale?

Tromba spirituale

La tromba spirituale è un cono cilindrico con un bocchino stretto che di solito si espande in tre parti in un megafono simile a quelle tradizionali utilizzate dalle cheerleader negli eventi sportivi. Se agli inizi le trombe erano in cartone o metallo, in seguito incorporarono design più eleganti e costosi usando alluminio o stagno. Rivenditori specializzati come Everett Atwood Eckel (1857-1940) dell’Indiana, hanno incassato la loro crescente popolarità vendendo gli strani dispositivi, per due o tre dollari, attraverso annunci pubblicati su Psychic Power e altri periodici spiritualisti.

Non diversamente dalla tavola Ouija, la tromba spirituale è stata originariamente creata da spiritisti che affermavano di poter amplificare i sussurri degli spiriti presenti in un cerchio. Questo è il motivo per cui alcuni spiritualisti descrivono le trombe spirituali come gli originali apparecchi acustici o trombe auricolari per le voci dell’aldilà.

Great Moments of Modern Mediumship Vol. 1

Secondo la storica e scrittrice Maxine Meilleur, le voci spirituali «parlano attraverso una scatola vocale di ectoplasma, una sostanza prelevata dal corpo del medium, o attraverso un megafono noto come tromba» (da Great Moments of Modern Mediumship Vol. 1, 2014). Secondo i credenti, queste voci o suoni possono essere qualsiasi cosa, dai sussurri dei cari defunti ai latrati di un cane, e possono provenire da qualsiasi parte della stanza.

Oltre al fenomeno di medianità a voce diretta, la tromba spirituale avrebbe potuto anche fornire degli apporti ai partecipanti. Derivato dalla parola francese apport (che significa dono), un apporto è qualsiasi oggetto che si materializza all’interno di un luogo per volere degli spiriti. Questo accadeva anche nelle sedute con la tromba spirituale: gli apporti si potevano trovare alla fine della seduta all’interno della tromba.

Medium che hanno usato la tromba spirituale

Prima della tromba spirituale, le conversazioni con i fantasmi erano limitate a forme di comunicazione più primitive e non verbali. Si sapeva che gli spiriti picchiavano sul pavimento o pronunciavano le parole in modo dolorosamente lento, e i medium pronunciavano l’intero alfabeto ad alta voce finché i fantasmi non li fermavano a una certa lettera. L’avvento della tromba spirituale ha abbattuto queste barriere linguistiche consentendo ai morti di parlare direttamente con i vivi, un po’ come un telefono cellulare per l’oltretomba.

Uno dei medium più famosi ad usare la tromba spirituale fu la leggendaria medium americana Etta Wriedt (1859-1942). Era una sostenitrice attiva del College of Psychic Studies. La medium, nata a Detroit, era ben nota nel campo dello spiritualismo. Ha impiegato una tromba spirituale nell’oscurità della stanza delle sedute spiritiche che, secondo lei, gli spiriti avrebbero usato per comunicare.

Anche il medium gallese Jack Webber (1907-1940), introdotto allo spiritualismo da sua moglie, manifestava una tromba spirituale durante le sue performance medianiche attraverso i suoi spiriti guida (Paddy e Reuben). Webber non si è mai sottoposto ad un controllo da parte della Society for Psychical Research (SPR), ma ciò nonostante molti ricercatori hanno ipotizzato che manifestava i fenomeni attraverso l’inganno. Durante le sedute spiritiche furono scattate alcune fotografie illuminate da una luce a infrarossi e hanno affermato che l’ectoplasma nelle fotografie somiglia a una garza. Di questo aspetto ne ho ampiamente scritto nell’articolo dedicato all’ectoplasma.

Lo storico e collezionista Brandon Hodge, durante un’intervista del 2014 su Collectors Weekly, ha rivelato che alcune sue ricerche hanno suggerito che la prima tromba spirituale ha avuto luogo a metà del XIX secolo nella Stanza degli Spiriti di Jonathan Koons (1801-1893) ad Athens, in Ohio, per volere del controllo spirituale John King.

Secondo il mago americano Julien Joseph Proskauer (1893-1958), la tromba fluttuante di Webber era un trucco. Un attento esame delle fotografie rivela che Webber teneva in mano un’asta telescopica attaccata alla tromba, e i partecipanti alle sue sedute spiritiche credevano che avesse levitato solo perché la stanza era così buia e non potevano vedere l’asta che la sorreggeva. Webber copriva l’asta con carta crespa come ectoplasma per mascherarne la reale costruzione. Secondo il ricercatore psichico Hereward Carrington (1880-1958), le voci degli spiriti alle sedute di Webber erano un trucco eseguito dal medium stesso attaccando una tromba all’estremità di un’asta telescopica o di un tubo di gomma.

Un altro esempio lo si può trovare nella seduta spiritica con la medium britannica Estelle Roberts (1889-1970), considerata dal movimento spiritista come una delle più grandi medium del Novecento. Attraverso la tromba spirituale, lo spirito guida della Roberts, che si chiamava Red Cloud (Nuvola Rossa), si è rivolto direttamente al pubblico e poi la medium ha concluso le sue dimostrazioni con «una dozzina o più di apporti» che sgorgavano dalla tromba spirituale come l’acqua dal rubinetto. Molti degli apporti erano troppo grandi per passare attraverso lo stretto collo della tromba, come fu dimostrato alla fine della seduta spiritica, eppure lo hanno fatto. Senza alcun aiuto esterno? Non lo sappiamo. La Society for Psychical Research si offrì di testare scientificamente le sue doti, ma la medium declinò sempre l’invito.

Clifford Bias
Clifford Bias

Allo stesso modo, anche il sensitivo americano Clifford Bias (1910-1987) affermò di essere in grado di comunicare con i defunti attraverso la tromba spirituale. Bias disse di comunicare coi morti da quando aveva solo cinque anni. Secondo il sensitivo, la tromba spirituale può diventare una “laringe artificiale” affinché lo spirito possa parlarci dentro o attraverso. In un suo libro del 1945 (Trumpet Mediumship and It’s Development), scrisse che usava la tromba spirituale regolarmente con i suoi studenti di medianità psichica nel suo appartamento di New York. Nelle sue lezioni, la tromba spirituale era un oggetto protagonosta costante.

Naturalmente gli scettici dubiteranno di affermazioni così spettacolari o sospetteranno una frode. Ma gli spiritisti hanno associato anche fenomeni più particolari alla tromba spirituale, come il sentire voci estremamente deboli, sussurri e fischi provenienti da questo strumento medianico. A volte questi suoni sembravano appena oltre la portata dell’udito umano, eppure i soggetti insistevano nel sentire qualcosa.

Altre medium che ha avuto a che fare con la tromba spirituale sono Cecil M. Cook e l’inglese Minnie Harrison (1895-1958). Nel dicembre 1948, nel buio più completo e con una lastra a infrarossi Kodak, fu scattata una fotografia dove si vede la medium in trance e un cordone ectoplasmatico ucire dalla bocca, fino a formare, come apporto, una tromba spirituale. Lo strumento avrebbe poi fluttuato grazie agli spiriti e sarebbe servito per parlarvi attraverso. Questo fenomeno ha riguardato anche la medium scozzese Helen Duncan (1897-1956) meglio conosciuta come l’ultima persona ad essere incarcerata ai sensi del Witchcraft Act 1735 per affermazioni fraudolente.

La tromba spirituale ispirata a quella angelica

Non so dire per quale vera ragione si pensò ad usare una tromba spirituale nelle sedute spiritiche. Jonathan Koons disse che gli fu ordinata dagli spiriti, ma nel suo caso le entità gli dissero di costruire molte atre cose necessarie come una macchina spirituale e una Stanza degli Spiriti arredata secondo le loro istruzioni. Ma voglio soffermarmi proprio su Koons. Lui era stato deluso dal Cristianesimo, cercava un modo che lo avvicinasse a Dio. Questo mi fa tornare in mente le trombe suonate dagli angeli nella Bibbia e non solo.

Statua di un angelo che suona una tromba

Gli angeli che suonano le trombe, secondo la cultura popolare, annunciano un evento importante. L’angelo è considerato un messaggero di Dio con il compito di fare da tramite tra Lui e l’uomo. Al di là dell’angelo che suonerà la tromba nel giorno del Giudizio finale (l’Arcangelo Gabriele per i cristiani e Isrāfīl – in arabo: إسرافيل‎ – nella tradizione religiosa coranica e islamica) e dei sette angeli nell’Apocalisse che annunciano la lotta tra il bene e il male, ci sono altri passaggi che ne sottolineano l’importanza, come nella Prima lettera ai Tessalonicesi scritta da Paolo di Tarso (4 d.C.- 67 d.C.) verso il 53 d.C..

16Perché il Signore stesso, a un ordine, alla voce dell’arcangelo e al suono della tromba di Dio, discenderà dal cielo. E prima risorgeranno i morti in Cristo; 17quindi noi, che viviamo e che saremo ancora in vita, verremo rapiti insieme con loro nelle nubi, per andare incontro al Signore in alto, e così per sempre saremo con il Signore.

1 Tessalonicesi 4:16-17 (CEI 2008)

Durante le sedute spiritiche di Jonathan Koons ci fu anche un messaggio da parte di un antico angelo di nome Oress (non appare in nessuna scrittura religiosa) che venne recapitato dallo spirito guida John King. Quindi un collegamento con gli angeli era già presente. Inoltre, nella Stanza degli Spiriti della famiglia Koons, c’erano anche altri strumenti musicali.

Penso che avrete già visto sculture o dipinti con un angelo che suona un’arpa su una nuvola. E chissà quante volte avrete sentito nominare la musica angelica o coro angelico. L’angelo che suona l’arpa (o meglio, una cetra) lo possiamo trovare in Apocalisse:

E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno un’arpa e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi.

Apocalisse 5:8 (CEI 2008)

Già a partire dal XIII secolo, ci furono le prime rappresentazioni sacre della musica angelica. In quel periodo era molto diffuso il culto mariano. Ci sono numerosi dipiti di quell’epoca che rappresentano orchestre di angeli che suonano. La musica, si credeva, era un modo per angeli di comunicare con gli esseri umani. Il saggista scozzese Thomas Carlyle (1795-1881) scrisse:

«Si dice che la musica sia il discorso degli angeli; infatti, nulla tra le espressioni consentite all’uomo è sentito come così divino. Ci avvicina all’infinito.»

Thomas Carlyle
Un'iconografia di un angelo che suona la tromba in una vetrata

Gli angeli userebbero la musica come un ponte tra il mondo dei vivi e quello divino e, quindi, perché gli spiriti dei morti non avrebbero potuto usare lo stesso ponte per comunicare con i vivi? Dopotutto gli spiriti non sarebbero nel regno di Dio? Ci sono racconti in cui la musica ha fatto parte delle esperienze pre-morte (NDE, Near Death Experience) o che sono servite per svegliare persone in coma.

La tromba è considetata una manifestazione della voce di Dio per mezzo degli angeli, perché ha un suono curvo, così come è curva la Parola di Dio o perché è uno strumento che strutturalmente unisce linee e cerchi, quelle che potremmo definire le due spazialità semantiche della Bibbia e, perché no, della vita stessa. Quindi, quale migliore strumento poteva ideare Jonathan Koons per far parlare i morti coi vivi?

Attraverso la tromba spirituale, lo spirito poteva parlare possedendo le corde vocali di chi parlava nella tromba. Troppo pacati per proiettarsi davvero in una Stanza degli Spiriti, i morti avevano bisogno di tutto l’aiuto possibile per l’amplificazione del suono.

Molte sedute spiritiche vittoriane condividevano un itinerario prevedibile, scrisse William J. Crawford. Per prima cosa, tutti si sedevano in cerchio, pregavano e magari cantavano un inno, il tutto nell’oscurità più assoluta. Quindi lo spirito evocato picchiettava sul pavimento per annunciare la sua presenza, da colpi leggeri a colpi fragorosi che potevano far tremare le sedie dei partecipanti. Subito dopo, il tavolo levitava e, a volte, girava su se stesso o si girava di lato. Solo dopo questa fanfara il medium avrebbe suonato la tromba spirituale. Quando lo spirito lasciava la stanza, scrisse Crawford, la tromba spirituale iniziava a suonare con fragore.

In una seduta a cui Crawford fu testimone, due trombe spirituali “apparvero” nella stanza e inaugurarono una serie di voci senza nome, ordinando agli ospiti viventi presenti nella stanza, di cantare qualcosa e di allontanare una lanterna a gas dal sensitivo.

E se la tromba è considetata una manifestazione della voce di Dio per mezzo degli angeli, perché ha un suono curvo, così come è curva la Parola di Dio o perché è uno strumento che strutturalmente unisce linee e cerchi, quelle che potrremmo definire le due spazialità semantiche della Bibbia e, perché no, della vita stessa, quale migliore strumento poteva ideare Jonathan Koons per far parlare i morti coi vivi?

Quanto c’è di vero?

La confessione dell’acclamata medium Annie M. Benninghofen sulla bufala della tromba spirituale, fu una grande sorpresa per Houdini e un vero colpo basso contro lo Spiritualismo. Il 15 aprile 1926, Houdini tenne una conferenza stampa all’Hotel Sherman di Chicago con la medium che ammise di aver praticato frode per ben trent’anni. Houdini e la medium tennero in seguito una seduta dimostrativa per i giornalisti esponendo le sue tecniche.

Nell’ultima immagine in basso, Houdini con il trucco della tromba spirituale. Secondo il mago Harry Houdini (1874-1926), il falso medium, col favore dell’oscurità, liberava una mano per far esibire gli “spiriti”. Ma come può un medium suonare o parlare nella tromba, mentre ha le mani tenute saldamente dalle persone ai suoi lati nel “cerchio” della seduta spiritica? Secondo Houdini era un gioco da ragazzi. Nel cerchio medianico, il suo polso destro era tenuto dall’uomo alla sua destra, mentre lui afferrava il polso dell’uomo alla sua sinistra. Con movimenti convulsi e a scatti, come in preda a un’estasi sublime, riusciva nel buio a trasferire la presa dalla mano sinistra a destra, liberando la mano sinistra, con la quale prendeva in mano la tromba e il “cerchio” rimaneva ininterrotto.

Qui sotto, una serie di fotografie di Harry Houdini con la medium Annie M. Benninghofen scattate nello studio Butler di Chicago.

«Mio padre era uno spiritista. Era devoto nella sua fede. Era un uomo colto, ma si lasciò ingannare come tutti gli altri. Anche se ora ammetto che il lavoro che facevo era una frode, devo dire che allora ero sincera. Credevo davvero di aiutare gli spiriti. Ma non ho mai ingannato mia madre. E sul letto di morte, mi ha chiesto di rinunciare. Ho rifiutato, ma ho avuto modo di pensarci e alla fine ho smesso»

Annie M. Benninghofen
Cartellone pubblicitario per la performance di Harry Houdini e Annie M. Benninghofen allo Shubert Princess Theatre di Chicago nel 1926

Houdini aggiunse: «Sono tutti uguali. Devo ancora incontrare un vero medium. La signora Benninghofen è la più grande di tutti quelli che ho incontrato e ammette che il suo lavoro era una frode».

La medium Benninghofen apparve con Houdini sul palco durante i suoi 3 spettacoli in uno la sera del 16 aprile 1926. Houdini la presentò successivamente come parte del suo spettacolo per l’intera settimana successiva, dal 19 al 25 aprile. Nell’immagine qui a fianco, il cartellone pubblicitario della performance allo Shubert Princess Theatre di Chicago. Houdini la promuoveva come «la più grande rivelazione dalla confessione delle sorelle Fox.

Da notare anche la citazione alla medium americana Cecil M. Cook: «Guardate in azione la medium che ha insegnato alla signora Cecil Cook dello Stead Center i suoi trucchi». Una delle denunce spirituali più famose di Houdini fu proprio quella di Cecil M. Cook, la “medium della tromba“. Houdini partecipò sotto mentite spoglie (trucco e parrucca bianca) alla seduta spiritica del 1° luglio 1925 nel seminterrato a casa della medium a New York. Durante la seduta in cui parteciparono 34 persone, la medium disse che c’era uno spirito di nome Alfred e il mago disse che era suo figlio.

L'articolo in cui Houdini fa arrestare la medium Cecil M. Cook e la sua assistente per frode, pubblicato sul magazine The Ithaca Journal il 2 luglio 1925.

A quel punto una voce si sentì da una tromba spirituale dire: «Ciao papà!» E Houdini: «Ciao Alfred, come stai?» E mentre lo spirito rispondeva, il mago si avvicinò per scoprire da dove provenisse la voce e puntando una torcia sulla signora Cook, scoprì che stava tenendo una tromba di metallo fra le sue mani. A quel punto due poliziotti si avvicinarono e arrestarono la medium e la sua assistente/cassiera, Antoinette Benson, accusate di aver ottenuto denaro con l’inganno. Qui accanto l’articolo uscito sul newyorkese The Ithaca Journal il 2 luglio 1925 e, a destra, il travestimento di Houdini.

Nella prossima sequenza di fotografie si vede Houdini che dimostra come le mani spirituali, che apparivano durante le sedute spiritiche, fossero realizzate da esseri meno eterei. Nel lirbo A Magician Among The Spirits del 1924, Houdini descrive la frode medianica nota come “impronta digitale di uno spirito”. Un calco della mano di una persona morta veniva preparato con cura e, durante una seduta spiritica con i presunti parenti, le impronte delle dita del presunto defunto apparivano su una tromba spirituale annerita. Nel suo libro Houdini afferma quanto segue:

«Ci sono due casi documentati in cui erano in gioco delle fortune a causa di questo tipo di frode. In un caso cinquecentomila dollari passarono di mano dopo il riconoscimento delle impronte digitali di un uomo che era morto due anni prima.»

A Magician Among The Spirits, di Harry Houdini – 1924
Rose Mackenberg

Nell’immagine qui accanto c’è una tromba sospesa “miracolosamente” nello spazio con l’aiuto di un complice,, mentre la voce alterata della medium viene simulata dalla signorina Rose Mackenberg (1892-1968) attraverso la mano a coppa sulla sua bocca. Mackenberg è stata un’investigatrice americana a capo di una squadra di investigatori sotto copertura che ha indagato sui medium fraudolenti per conto di Houdini negli anni Venti.

Come sempre, nel mondo della medianità, il dubbio della frode è sempre dietro l’angolo. E quello che un po’ lascia basiti è che finché il medium non è accusato di frode colto sul fatto o con dismostrazioni delle sue abilità riprodotte, puoi solo credergli o non credergli.

Conclusioni

In fin dei conti, la tromba spirituale è molto più di un semplice oggetto da collezione vittoriana: è uno strumento che incarna il profondo desiderio umano di dare voce all’invisibile, di afferrare l’inafferrabile. Che fosse un mezzo autentico di comunicazione medianica o una sofisticata messa in scena, resta il fatto che dietro la sua forma conica si nasconde un intero universo di speranze, illusioni e fede.

Quello che mi colpisce, personalmente, è quanto impegno e creatività l’uomo abbia sempre investito nel tentativo di colmare il vuoto tra i vivi e i morti. La tromba spirituale non è un semplice feticcio spiritista: è una metafora potente della nostra necessità di ascoltare, anche quando le risposte arrivano da un buio silenzioso. Ed è proprio in questo silenzio, rotto da presunti sussurri e colpi sul tavolo, che possiamo cogliere il cuore di una ricerca che non si è mai davvero fermata.

In fondo, che ci si creda o meno, l’eredità della tromba spirituale resta viva: non tanto per ciò che (forse) faceva, ma per ciò che rappresenta. Una voce dal passato che ci ricorda che ogni epoca ha avuto i suoi modi, più o meno ingegnosi, per tentare di ascoltare l’aldilà.

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