Shadow People
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Shadow People, il popolo ombra che ci osserva

32 minuti di lettura

L’uomo nero nella tradizione popolare

Da bambini si temeva l’Uomo Nero, il cosiddetto Boogeyman per gli americani o, come lo chiamano in Portogallo, El Coco. In Italia è chiamato il Babau. I film sul tema non si sprecano, basti pensare alla saga di Boogeyman fra il 2005 e il 2011, Intruders del 2011 e Babadook del 2014, giusto per citarne alcuni. L’Uomo Nero, nell’immaginario collettivo, non ha specifiche connotazioni: è oscuro e amorfo, cattivo e nottambulo. Al cinema esistono però altri film che s’ispirano a figure leggendarie capaci di farsi venire un brivido sulla schiena: le inquietanti Shadow People, il Popolo Ombra.

Un'Ombra umanoide catturata da una fototrappola (un palese fotomontaggio) - Shadow People - Il Popolo Ombra
Un’Ombra umanoide catturata da una fototrappola (un palese fotomontaggio)

Prova a immaginarti mentre sei seduto/a comodamente sul divano davanti alla tv, nel tuo salotto scarsamente illuminato. All’improvviso noti un movimento con la coda dell’occhio, un’ombra che attraversa la stanza. Sai che in casa non c’è nessuno a parte te. Dai una seconda occhiata, ma niente: forse è stato semplicemente un effetto ottico. Menomale! Che paura eh? Aver verificato che non c’è nulla ti fa scrollare di dosso quella strana sensazione di disagio che rimaneva sospesa sullo stomaco.

Quindi ritorni a guardare la TV. Pochi istanti dopo però… eccolo di nuovo! Questa volta hai alzato lo sguardo rapidamente e l’hai vista: un’ombra fugace umanoide che si spostava in fondo alla stanza. Cerchi di riordinare le idee e mantenere il controllo, così provi a mettere a fuoco meglio e poi accendi la luce. Fortunatamente non c’è nulla. Che cos’era quindi quell’ombra che hai visto passare? Frutto della tua immaginazione? Un’ombra naturale che per un effetto ottico sembrava muoversi? Un fantasma? Un alieno? Oppure è quel fenomeno di cui avevo letto qualcosa di sfuggita su internet noto come Shadow People – Il Popolo Ombra?

Cosa sono le Shadow People, chi è il popolo ombra?

Una rappresentazione disegnata da Cowboypunk
Una rappresentazione disegnata da Cowboypunk

Come sempre cercherò di raccontare prima la leggenda e in seguito di dare una possibile spiegazione al fenomeno, il cosiddetto fondo di verità. Nel corso della storia, molte persone hanno affermato di essere state visitate da ombre in movimento. Per semplificare manterrò il termine inglese Shadow People, ovvero Popolo Ombra.

Si tratterebbe di entità che sono percepite come un’ombra dalle fattezze umanoidi, interpretate dai credenti nel paranormale come spiriti o altre entità ultraterrene. I racconti di queste ombre simili a sagome umane, provengono da diverse parti del mondo. La maggior parte di queste creature ombra apparirebbe attraverso la nostra visione periferica, e le persone che le vedono, spesso non sono in grado di descrivere in dettaglio le caratteristiche di queste entità mistiche, a parte le loro forme umanoidi senza connotati e, occasionalmente, con occhi rosso fuoco.

Shadow Peolpe e le paralisi del sonno

Esistono alcune varianti nelle descrizioni: figure che avrebbero la sagoma di umanoidi con una tunica e un cappuccio (in Campania direbbero che è lo spirito del Munaciello), altri raccontano di un’ombra con un cappello a tesa larga stile Fedora o Borsalino, chiamato Hat-Man (l’uomo col cappello). Fra i vari racconti ci sono anche ombre dalla testa calva o dalle lunghe braccia.

Sebbene si credesse generalmente che le persone vedessero queste ombre solo con la visione periferica dell’occhio, sempre più persone sostengono di vederle direttamente e per periodi più lunghi. Alcune testimonianze raccontano di averle viste attraversare le stanze di casa, altre affermano di averle viste seminascoste dietro le porte, e così via. C’è chi dice che abbiano un’aria minacciosa e malevola, chi afferma che si nutrano delle nostre paure e stati d’animo negativi, e chi è convinto che si tratti di larve energetiche; altri ancora sono convinti che siano semplicemente “spettatori”, forse viaggiatori del tempo che passano attraverso la nostra dimensione.

La credenza popolare più diffusa è convinta che queste entità abbiano cattive intenzioni: probabilmente associano lo scuro dell’ombra con le tenebre. Le varie testimonianze raccontano però diversi comportamenti e personalità. Una delle testimonianze più comuni affermano di aver visto queste sagome oscure accanto al proprio letto, spesso associate alle paralisi del sonno. La maggior parte delle persone racconta di averle viste nascondersi nell’oscurità, dietro ad angoli o porte, immobili come se stessero curiosando. Dai racconti sembrerebbe che queste entità non siano legate a ostacoli fisici, anche se altri assicurano di averle viste aggirare gli ostacoli. Qualche coraggioso ha affermato di aver provato a illuminare la zona nella quale aveva visto l’uomo ombra, ma parrebbe che la luce non riesca a penetrare la loro consistenza e che forse, per paura, preferiscano scomparire.

Tipologie di Shadow People

Ombre amorfe

Shadow People - Il Popolo Ombra

Come spesso accade, è difficile fare una statistica precisa sulle testimonianze di fenomeni paranormali, giacché le descrizioni, come abbiamo visto, sono sempre molto diverse. La descrizione più comune è quella di ombra amorfa, come una sorta di nebbia oscura. Si dice che quello sia uno stadio, il primo, al quale poi succederanno altri stadi in cui l’entità prenderebbe forma umanoide. Difatti, man mano che l’entità è ulteriormente vista, la massa nera sembra iniziare ad assumere la forma di una persona o di una forma animale, ma sempre senza connotati.

Sagome nere di bambini

Qualche più rara testimonianza le ha viste divenire col tempo semi-trasparenti. Anche la loro altezza varia fra le testimonianze. La maggior parte le descrive con fattezze simili a bambini, alte 1,20 mt o poco più, che sembrano muoversi o nascondersi in casa con il solo scopo di curiosare.

Uno scatto fotografico di Dave Oester
Uno scatto fotografico di Dave Oester

Durante la lettura del libro che ha acceso la mia passione per la ricerca di questi fenomeni, Spettri di Mary Roach, sono venuto a conoscenza dei coniugi Oester: David (chiamato Dave) e Sharon. Durante il periodo di ghost hunter, ho avuto la possibilità di mettermi in contatto con loro per ricevere maggiori informazioni sulle loro ricerche. Dave era noto per aver fondato una delle prime comunità online dedicate al paranormale, la International Ghost Hunters Society (IGHS) ed è stato l’autore di The Orb Theory.

Il Dottor Oester, laureato in psicologia e radioamatore, ha fotografato una possibile Shadow People. Nell’immagine qui a fianco potete scorgerla dietro una struttura in legno. Purtroppo Dave è scomparso nell’autunno del 2015 dopo numerose tristi vicissitudini personali, quindi non ho avuto più modo di approfondire questo particolare scatto.

Hat-Man, L’uomo col cappello

Hat-Man, L’uomo col cappello
Hat-Man, L’uomo col cappello

Un’altra delle figure più note fra le Shadow People è senz’altro l’uomo col cappello, in inglese Hat-Man. Sul Popolo Ombra ho cercato quante più informazioni possibili, da Jason Offutt fino a Heidi Hollis, attraverso i suoi interventi in una radio americana (ascoltati attraverso la pubblicazione su un cloud e YouTube) e leggendo alcuni suoi libri dedicati. Negli interventi radio e video della Hollis, ho potuto approfondire meglio la figura di quest’uomo ombra con il cappello.

In una puntata del programma radiofonico Coast to Coast AM condotto da Art Bell, recentemente scomparso, si sente per la prima volta il nome Shadow People. Oltre alla Hollis c’era un altro ospite, la medium Amy Allen, che pubblicamente ha affermato che le Shadow People siano entità inter-dimensionali che finiscono nella nostra dimensione quasi accidentalmente. Sembrerebbe che all’apparizione di Hat-Man, alcuni testimoni non fossero in grado di descrivere la parte inferiore del corpo di questa entità, come se fluttuasse silenziosamente.

Anche Hat-Man senza connotati in volto, quest’uomo-ombra, sembra prediligere camere e talvolta luoghi angusti come scantinati. Come le altre Shadow People, anche Hat-Man apparirebbe in situazioni d’intensa negatività in famiglia. Si dice, infatti, che il Popolo Ombra si nutra delle nostre negatività.

Qualche testimonianza afferma di averlo visto con una borsa in mano. Personalmente ho conosciuto persone che mi hanno raccontato alcuni episodi vissuti da bambini. Inizialmente erano convinti si trattasse di ospiti in casa, amici dei propri genitori, ma dopo vari accertamenti, avevano capito che doveva trattarsi di qualche fenomeno insolito. Heidi Hollis però afferma si tratti di esseri extra-terreni, così come scrive nel suo libro The Secret War, e che l’uomo ombra sia un’altra entità se pur visto talvolta come ombra. Secondo un resoconto della Hollis, l’equipaggiamento di Hat-Man consisterebbe in un completo a tre pezzi, di cui una camicia bianca con colletto e un cappello stile El Gaucho con la tesa larga e piatta.

Come soprabito, un trench, ovvero un impermeabile lungo. Qualcuno le ha raccontato di aver visto addirittura un orologio a cipolla d’oro che veniva estratto da un taschino.
Perdonatemi l’ironia, ma mi ricorda molto il Bianconiglio di Alice nel paese delle meraviglie. Altre persone invece descrivono di intravedere occhi rossi, così come nelle Shadow People. Alto, magro e pallido, sembrerebbe avere un pizzetto ben curato. Qualcuno l’ha visto persino sorridere.

Probabilmente il cappello viene da un’associazione mentale (o volutamente inventata), quale simbolo universale di potere, archetipo che trasmette forte influenza e controllo. La leggenda ipotizza però che il cappello potrebbe essere una forma di travestimento per coprire una testa dalla forma insolita, e il mantello che spesso è citato nella descrizione, potrebbe anche essere una copertura per camuffare il suo corpo insolito e non umano.

Sono davvero un’antica credenza?

Ho spesso letto che le Shadow People abbiano origini antichissime, si dice risalgano ai primi del 600 a.e.v. (avanti era volgare). La leggenda, infatti, cita gli antichi Egizi quali credenti di queste persone ombra che chiamavano “khailbut”. Niente di più falso: innanzitutto il nome è uno storpiamento voluto per farne perdere traccia, del Khaibit, di cui avevo già parlato in un articolo dedicato agli spiriti dell’Antico Egitto.

L’ombra egizia di Khabit

Khabit

Il Khaibit era un’ombra presente sempre in ogni persona, quindi non una persona ombra. Era sì di colore nero, ma era considerata una parte animica molto simile al Ka, ma anche opposto allo stesso. Mentre il Ka tendeva a conservare gli aspetti positivi dell’esistenza terrena, il Khabit, detto anche Sheut, invece era l’emanazione che si formava dalla presenza di aspetti negativi.

Evidentemente quest’ultima caratteristica deve avere ispirato la leggenda. Il Khabit però era essenzialmente l’ombra dell’anima e non un popolo ombra. Si dice anche che anche i Greci e i Romani credessero in questo popolo ombra e che questo provenisse dagli Inferi.

Caronte e Cerbero

"La Barca di Caronte", un dipinto di Josep Benlliure Gil del 1932
“La Barca di Caronte”, un dipinto di Josep Benlliure Gil del 1932

Nell’antica Grecia, l’aldilà consisteva di tre distinti regni. Quando qualcuno moriva, una moneta era messa in bocca per pagare Caronte per traghettare l’anima attraverso il fiume Styx. Questa moneta non era proprio un “pagamento”, ma un simbolo come segno di rispetto tra l’anima e gli déi: più grande era il valore della moneta e migliore era il posto che l’anima avrebbe preso nella barca di Caronte.

Cerbero - Il cane a tre teste Fluffy (Fuffi in italiano). Harry Potter e la pietra filosofale, 2001 - Warner Bros.
Il cane a tre teste Fluffy (Fuffi in italiano). Harry Potter e la pietra filosofale, 2001 – Warner Bros.

Una volta che l’anima arrivava dall’altra parte, il passaggio successivo era quello del cane a tre teste chiamato Cerbero, messo a guardia dell’ingresso degli inferi su cui regnava il dio Ade. Questa creatura ha ispirato Fuffi (in inglese Fluffy), il cane a tre teste che protegge la Pietra Filosofale al terzo piano della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts nel primo film di Harry Potter. Infatti, Fuffi, nel film, era stato comprato da Rubeus Hagrid da un uomo greco ed era stato messo a sorvegliare l’ingresso alle camere sotterranee nelle quali era custodita la Pietra Filosofale.

Tornando alle anime traghettate, dopo essere passate dal Cerbero, finivano al cospetto di tre giudici per dare un resoconto della vita che si era vissuta. A partire dai tempi di Omero, i morti che non avevano ricevuto degna sepoltura o quelli che erano state vittime di una morte violenta, erano condannati a vagare per il mondo come fantasmi. Riguardo ai fantasmi nella mitologia greco-romana, ho scritto qualcosa di più specifico nell’articolo dedicato all’etimologia dei sinonimi usati per i fantasmi.

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