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Ricerca del Paranormale: un confronto tra Ghost Hunters e Investigatori del Paranormale

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I primi Investigatori del Paranormale

Quando si parla di investigazione del paranormale non bisogna confonderla con il ghost hunting per in motivi spiegati all’inizio di questo articolo. I primi a distinguersi nella ricerca furono due personaggi che oggi definiremmo più dei debunkers piuttosto che dei veri e propri ricercatori. Ma in un modo o nell’altro, hanno contribuito a porre una linea di confine fra il cercare prove a sostegno dell’esistenza degli spiriti e indagare sulla veridicità dei fenomeni per comprenderne la reale natura. Per comprendere meglio la differenza tra le due caterogie non posso che citare William Crookes come scienziato che si è lasciato trascinare dalle frodi dello spiritualismo e Michael Faraday che cercò di comprendere il fenomeno.

William Crookes

William Crookes ritratto dal fotografo George C. Beresford nel 1906 (fonte Wikipedia)
William Crookes nel 1906

Qualche anno più tardi, nel 1861, il chimico e fisico britannico Sir William Crookes (1832-1919), inventore del precursore del tubo catodico e autore delle prime prove sperimentali sull’esistenza dell’elettrone, condusse la sua prima indagine paranormale su Kate Fox, una delle tre famose sorelle del movimento spiritista.

Si occupò anche di studi su altri presunti medium dell’epoca: Florence Cook e DD Home (Daniel Dunglas Home). Nel 1862 a Londra viene rifondato il Ghost Club con l’aggiunta di nuovi membri che hanno fatto la storia del paranormale, come Peter Cushing, Sir Shane Leslie, Eric Maple, il ricercatore Peter Underwood, noto per la sua teoria che lega i fantasmi ai buchi spazio-temporali e più tardi anche da Maurice Grosse, che diverrà noto per la sua indagine con la Society for Psychical Research (SPR) sul poltergeist di Enfield. Il Ghost Club è attivo ancora oggi.

Fra le indagini più famose del Ghost Club, voglio ricordare anche quella alla Queen’s House a Greenwich, in cui fu scattata nel 1966 una delle più famose fotografie di un presunto fantasma e quella al Glasgow Royal Concert Hall, in cui ancora oggi molti gruppi d’investigatori, chiedono la possibilità di poter fare un’indagine, divenendo un luogo di pellegrinaggio per moltissimi di loro.

Michael Faraday

Michael Faraday
Michael Faraday

A metà dell’Ottocento del secolo scorso, il fisico e chimico britannico Michael Faraday (1791-1867) ha contribuito allo studio sull’elettromagnetismo e sull’elettrochimica. Fra le sue principali scoperte ci sono i principi alla base dell’induzione elettromagnetica, quelli del diamagnetismo e dell’elettrolisi. Per quanto sia ricordato nell’ambito della ricerca sul paranormale per la cosiddetta Gabbia di Faraday (o Scudo di Faraday), inventata nel 1836, utilizzata per bloccare i campi elettromagnetici, si dimentica forse che nel 1850, Faraday lanciò una campagna pubblica contro la pseudoscienza e lo spiritismo, dilaganti in quel periodo soprattutto in Inghilterra.

Faraday obiettò in particolare alle affermazioni che le forze elettriche o magnetiche erano responsabili dei fenomeni paranormali, come la rotazione dei tavoli nelle sedute spiritiche e la comunicazione con i morti.  Faraday smascherò gli inganni di spiritisti, chiaroveggenti e medium e scoprì anche la credulità di un pubblico che per scarsa conoscenza scientifica si faceva ingannare facilmente. Mi chiedo quanto in realtà sia cambiato da allora a oggi. Infatti, nonostante i suoi sforzi, il fascino sul paranormale in epoca vittoriana, aumentò considerevolmente. Faraday in sostanza diventa il pioniere di controversie che ancora oggi esistono sull’educazione scientifica e il divario fra scienza e religione.

Harry Price

Forse il più importante investigatore del paranormale è sicuramente Harry Price (1881-1948) , che ha operato nella SPR dal 1920 al 1924, operando da scettico ed esperto di magia da palcoscenico divenendo il più famoso investigatore di fantasmi del primo Novecento. Fu il primo ricercatore a cercare di applicare una metodologia scientifica al ghost hunting. I casi studiati da Price, che meriteranno senz’altro un articolo dedicato, sono rimasti agli archivi, e nonostante molti ricercatori menzionino Price, non ho ancora visto sino a oggi un articolo da parte loro, o da blogger italiani sostenitori del paranormale, dedicato a uno di quei casi. Probabilmente quest’articolo, stuzzicherà loro la voglia di saperne di più.

Una delle sue indagini più note fu uno studio condotto dal 1929 al 1947 sulla Borley Rectory, allora considerata la casa più infestata d’Inghilterra. Come parte di questo studio, Price pubblicò un opuscolo, pubblicato nel 1937 che descriveva le sue tecniche di indagine e offriva suggerimenti per altri che potrebbero voler studiare il fenomeno dei fantasmi. Uno dei suoi libri più conosciuti sul ghost hunting è stato pubblicato nel 1936 col titolo Confessions of a Ghost Hunter (ovvero, Confessioni di un Ghost Hunter).

Harry Price (Photo by Hulton Archive/Getty Images)
Harry Price nel suo laboratorio di Londra nel 1931, mentre legge un secolare manoscritto di magica nera

Nel 1926, Price fondò il ben finanziato National Laboratory of Psychical Research, che comprendeva una sala di laboratorio e una vasta gamma di strumenti scientifici, alcuni dei quali adatti alla ricerca sul campo, come una ciotola di mercurio per rilevare eventuali movimenti e tremori in una stanza, oppure per rilevare eventuali passaggi di ombre.

Fra gli strumenti di Price, vi erano elettroscopi, utilizzati per rilevare le eventuali presenze/entità che avrebbero potuto sprigionare una propria carica elettrica su un corpo; il galvanometro, usato per rilevare corrente elettrica; il barografo che andava già scomparendo nelle attrezzature dell’epoca, usato per la ricodifica della pressione atmosferica; il termografo, utilizzato per fare letture continue della temperatura; l’Air Tester, per monitorare e registrare la circolazione dell’aria.

Harry Price ci teneva molto alla notorietà, tanto da far sempre pubblicizzare le proprie indagini. Non era molto distante quindi da un investigatore da social network di oggi. Una delle indagini più pubblicizzate fu quella al Chiswick Museum nel 1932, nella quale Price e il filosofo Cyril Edwin Mitchinson Joad, detto più semplicemente CEM con le iniziali del suo lunghissimo nome (1891-1953), trascorsero una notte su un letto che si diceva fosse infestato. Grazie a Price il Ghost Club ritornò a funzionare nel 1936. Nonostante i suoi casi fossero molto discussi perché giustificabili scientificamente, contribuì a smascherare la fotografia spiritica di William Hope (1863-1933) nel 1922.

Hans Hozler

Un altro ricercatore, forse uno dei più importanti cacciatori di fantasmi dei giorni nostri, è Hans Hozler (1920-2009), che ha scritto più di cento libri su fantasmi, luoghi infestati, vita ultraterrena, stregoneria, esseri extraterrestri e altri fenomeni associati al regno che ha chiamato l’altro lato (The Other Side of Life), anche se fosse già in uso nello spiritualismo ottocentesco. Il suo primo libro, Ghost Hunter, pubblicato nel 1963, gli ha portato molta pubblicità e ha ispirato molte persone comuni a dedicarsi alla caccia ai fantasmi.

Le investigazioni sui fenomeni paranormali lo hanno portato nelle case infestate di tutto il mondo, in particolare nel 1977, quando assieme alla medium Ethel Johnson-Meyers ha indagato nella casa più nota al mondo, quella di Long Island che ha ispirato The Amityville Horror, in cui un giovane, Ronald DeFeo Jr. (1951-2021) aveva assassinato i suoi genitori e quattro fratelli nel 1974. La casa era diventata famosa dopo che i suoi successivi proprietari affermarono di essere stati tormentati da una serie di rumori agghiaccianti e visite inquietanti.

Nel 1970, Holzer pubblicò uno studio sulla fotografia dello spirito intitolato Psychic Photography: Threshold of a New Science? Il libro includeva fotografie scattate dal fotografo degli spiriti John Myers, accusato di frode da da John B. McIndoe, l’allora presidente della Spiritualists’ National Union.

Hans Holzer di fronte alla casa ad Amityville con in mano il suo libro in cui ha smontato la leggenda
Hans Holzer di fronte alla casa ad Amityville con in mano il suo libro in cui ha smontato la leggenda

La differenza tra Harry Price e Hans Hozler è che quest’ultimo credeva molto nella vita dopo la morte e nell’esistenza di fantasmi. Secondo Hozler, i fantasmi erano impronte lasciate nell’ambiente che potevano essere “raccolte” da persone sensibili, quindi “spiriti intelligenti” che potevano interagire con i vivi, mentre altre infestazioni erano i restanti, coloro che si trovavano legati alla terra dopo la morte e che ripetono sempre le stesse azioni.

Oggi, i moderni cacciatori di fantasmi, credono che questo genere di infestazioni sia dovuto a tracce energetiche residuali che ripetono in loop azioni svolte durante la vita terrena. Hozler però credeva anche nella reincarnazione e nell’esistenza di vari livelli di coscienza.

Hozler fu il primo ghost hunter a “usare” dei medium nella caccia ai fantasmi, molto criticata dalla Society for Psychical Research in quanto avrebbe “Sè stata criticata in un articolo per il Journal for the Society for Psychical Research che “gettato notevoli dubbi sull’obiettività e l’affidabilità del suo lavoro nel suo insieme”

Il collega Peter Underwood ha scritto un necrologio per Holzer su The Guardian, in cui contestava l’affermazione di Holzer (fatta nel suo libro del 1979, Murder in Amityville ), secondo cui la casa su Ocean Avenue ad Amityville, era stata costruita sul sito di un cimitero di Shinnecock.

Un anno prima della morte di Hozler, la figlia Alexandra ha scritto un libro Growing Up Haunted, basato sulla sua vita con il padre e la sua ricerca del paranormale. Nel 2019, una serie TV dal titolo The Holzer Files, che riporta gli attuali cacciatori di fantasmi ad alcuni dei casi documentati di Hans Holzer, dimostra che egli fu più un ghost hunter che un investigatore del paranormale.

La nascita della Society for Psychical Research (SPR)

I fondatori della SPR

Frederic WH Myers e Henry Sidgwick
Frederic WH Myers e Henry Sidgwick

Verso la fine dell’Ottocento, due britannici molto colti che avevano osservato la sofferenza di William Crookes con molta simpatia e molta credenza sul sovrannaturale, erano il filosofo britannico Henry Sidgwick (1838-1900) e lo psicologo e parapsicologo Frederic WH Myers (1843-1901). Myers era reduce di una seduta spiritica del 1873 diretta dallo scrittore e poeta inglese Charles Williams (1886-1945), durante la quale si era sentito toccare la mano dal presunto spirito guida John King.

Questa esperienza, combinata con le accuse verso Crookes, convinse Myers, Sidgwick e un amico comune, lo psicologo e parapsicologo Edmund Gurney (1847-1888), a formare un’associazione di persone interessate a indagare sul paranormale. Nonostante l’importanza del Sidgwick Circle, fu il fisico e parapsicologo inglese Sir William Fletcher Barrett (1844-1925) a istigare formalmente la procedura per l’istituzione di una nuova società. Insieme a Edmund Dawson Rogers (1823-1910), giornalista e spiritualista, Barrett organizzò un incontro presso la sede della British National Alliance of Spiritualists a Londra il 6 gennaio 1882 e il 20 febbraio dello stesso anno fu fondata ufficialmente la Society for Psychical Research (SPR) con Henry Sidgwick alla presidenza.

Tra i primi membri della SPR figuravano Barrett, il futuro premio Nobel per la fisica Lord Rayleigh alias John William Strutt (1842-1919), il futuro primo ministro britannico Arthur Balfour (1848-1930), suo fratello Gerald William (1853-1945), la sorella Eleanor, e il medium spiritista inglese William Stainton Moses (1839-1892).

Le prime indagini della Society for Psychical Research

Logo della Society for Psychical Research (SPR)
Logo della SPR

Una delle prime indagini della SPR fu quella a discapito del medium Henry Slade (1835-1905) nell’autunno 1876, in cui lui e un altro medium furono accusati d’inganno. Questo primo fallimento non scoraggiò comunque la novella Society for Psychical Research a proseguire nella ricerca di fenomeni genuini. Nel corso dei successivi sei anni, il gruppo continuò le indagini trovandosi presto coinvolto da spiritisti e da persone interessate al paranormale che tentavano anch’esse di condurre indagini sul paranormale.

Alla fine, nel 1882, il team al completo fondò la società. Fra gli amici del gruppo entrarono anche: il “papà” di Alice nel paese delle meraviglie, lo scrittore e matematico Lewis Carroll (pseudonimo di Charles Lutwidge Dodgson, 1832-1898), lo scrittore e umorista Mark Twain (pseudonimo di Samuel Langhorne Clemens, 1835-1910) e il politico William Gladstone (1809-1898). Formarono sei comitati di ricerca per investigare l’ipnotismo, la chiaroveggenza, la telepatia, i sensitivi, i medium (che al contrario di oggi ne capivano la differenza), i fantasmi e i poltergeist, e infine chi si occupava degli archivi storici.

L’idea di base era di fare ricerca scientifica per documentare il paranormale nella maniera più tecnica e dettagliata possibile. Il loro primo fascicolo Phantasms of the Living (Fantasmi dei viventi) era lungo oltre duemila pagine e dettagliava con meticolosità le presunte prove di fantasmi di persone viventi. (Sono riuscito a reperire due volumi che contano complessivamente circa 1500 pagine, quindi non integro ma quasi). Nonostante sia esistente ancora oggi con la dichiarazione pubblica di essere “la prima organizzazione fondata per esaminare presunti fenomeni paranormali usando principi scientifici”, non c’è alcun dubbio che la pratica e la fede verso lo spiritismo abbiano letteralmente creato la necessità di indagare sul paranormale.

La difficoltà delle indagini

Personaggi come Houdini e Harry Price, erano odiati dagli spiritualisti per lo smascheramento dei medium fraudolenti. Infatti, a un certo punto scelsero di non investigare più gli spiritualisti a causa della loro mancanza di fiducia, soprattutto all’esistenza di fantasmi. Furono le loro indagini scientifiche a stabilire lo standard per i futuri cacciatori di fantasmi, anche se in maniera completamente travisata. Purtroppo lo spiritismo è stato crivellato da deliberati casi di frode, nei quali sono state ingannate migliaia di persone in cerca di un miracolo, dando così modo a molti medium e praticanti dell’occulto a riempire le proprie tasche.

Scena tratta dal film "Fantasmi Notturni" (dr. Mabuse) di Fritz Lang del 1922
Scena tratta dal film “Fantasmi Notturni” (dr. Mabuse) di Fritz Lang del 1922

A prescindere dalle buone intenzioni di alcuni spiritualisti, il movimento fu presto esaminato dagli investigatori. Molti di loro erano semplicemente interessati a denunciare i casi di frode, mentre altri erano abbastanza incuriositi da dare un’occhiata più da vicino ai fenomeni segnalati associati alle sedute spiritiche. Sarebbe da qui che molti dei primi cacciatori di fantasmi hanno avuto il loro inizio. Se non fosse stato per lo spiritualismo, molto probabilmente l’indagine paranormale non avrebbe progredito fino a oggi. Non è stato però un inizio facile!

L’establishment scientifico, risentito per il fatto di essere riusciti a rompere la presa che la religione aveva sulla società solo per perdere il proprio appoggio allo spiritismo, incoraggiò il ridimensionamento dei medium e mostrò un palese disprezzo per tutto ciò che lasciava intendere il soprannaturale. Nonostante ciò, c’era un piccolo numero di scienziati che avevano avuto il tempo di partecipare alle sedute spiritiche e che credevano che potesse esserci qualcosa per gli strani fenomeni che erano segnalati. Hanno deciso di provare ad applicare le leggi della scienza nell’investigare queste relazioni.

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