Il caso del Poltergeist di Battersea è uno degli episodi più noti e controversi di presunta attività paranormale avvenuti nel Regno Unito durante il XX secolo. Questo evento straordinario ha attirato l’attenzione di ricercatori del paranormale, giornalisti e curiosi di tutto il mondo, diventando un vero e proprio enigma che ha sfidato le spiegazioni razionali e scientifiche dell’epoca. La storia ruota attorno alla famiglia Hitchings, che abitava al numero 63 di Wycliffe Road, nel quartiere di Battersea, a Londra.
La documentazione più dettagliata sul Poltergeist di Battersea fu raccolta dal ricercatore psichico Harold Chibbett (1900-1978). I suoi archivi furono infine consegnati a Shirley Hitchings, che da adolescente era stata al centro degli eventi, e furono utilizzati nel suo libro del 2013, The Poltergeist Prince of London, scritto in collaborazione con James Clark.
I primi fenomeni paranormali a Battersea
Alcuni dei casi di presunti poltergeist più strani e inquietanti si sono verificati in anonime case bifamiliari in strade apparentemente tranquille. Forse è proprio questo a renderli ancora più inquietanti: ci aspettiamo di sentire storie di fantasmi in vecchie dimore signorili o monasteri e castelli in rovina, ma in un contesto urbano o suburbano, gli eventi inspiegabili sembrano molto più vicini a noi. La casa “infestata” appare simile alla nostra, le persone coinvolte non sono diverse da noi.
I fenomeni del Poltergeist di Battersea si sono verificati al numero 63 di Wycliffe Road a Battersea, un quartiere centro-occidentale di Londra. Battersea, oggi un quartiere elegante e ricco di pub gastronomici e caffè chic, nel 1956 era un distretto industriale piuttosto modesto. Nella casa a Wycliffe Road vivevano gli Hitchings. Wally, il capofamiglia, era un quarantenne snello e alto che lavorava come macchinista per la metropolitana di Londra. Sua moglie Catherine (chiamata Kitty), di pochi anni più grande, era una ex impiegata d’ufficio ora costretta su una sedia a rotelle a causa di un’artrite cronica. La loro figlia quindicenne Shirley, che stava per entrare in una scuola d’arte e lavorava come sarta part-time presso il grande magazzino Selfridges, sembrava essere al centro dell’insolita attività domestica e dell’attenzione dei media.
Le sue immagini negli articoli di giornale sul caso rivelano una ragazza affascinante con capelli neri e occhi ancora più scuri. Altri abitanti della casa erano la madre di Wally, Ethel, una donna energica conosciuta localmente come Old Mother Hitchings (L’anziana madre Hitchings), e John, il figlio adottivo ventenne di professione geometra, che Shirley considerava come un fratello. Verso la fine di gennaio del 1956, sul letto di Shirley apparve una chiave color argento che nessuno riuscì a identificare, nonostante il padre la provasse in ogni serratura della casa. La lasciò in cucina e la mattina dopo fu ritrovata di nuovo sul letto di Shirley. Un fenomeno, quello degli oggetti che compaiono e scompaiono, che sono stati chiamati JOTT, termine coniato dalla parapsicologa inglese Mary Rose Barrington (1926-2020).
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Rumori di colpi iniziarono a farsi sentire disturbando il sonno della famiglia di notte e continuando durante il giorno, soprattutto in presenza di Shirley. Rumori così forti che risuonavano in tutta la casa, facendo tremare muri e pavimenti.
A meno di dieci anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, quei rumori riportarono alla mente i ricordi del Blitz; un bombardamento di rumore così intenso che i vicini venivano a lamentarsi, pensando che Wally stesse martellando o strappando le assi del pavimento nel cuore della notte. Il frastuono era udibile anche in strada. Fu l’inizio di un incubo che avrebbe preso il sopravvento sulla vita della famiglia.
La notte successiva accadde la stessa cosa, e poi ancora la notte dopo. Presto divenne un evento quotidiano, non solo notturno, ma anche diurno. Gli Hitchings, privati del sonno e spaventati, chiamarono la polizia e vari esperti, ma nessuno riuscì a determinare l’origine dei rumori. I suoni variavano tra un forte rumore e uno sfregamento che sembrava provenire dall’interno dei mobili, addirittura dalla testiera del letto mentre cercavano di dormire. I disordini si verificarono anche sul luogo di lavoro di Shirley, costringendola a prendersi due settimane di ferie.
Dopo i suoni, il passo successivo è solitamente quello di vedere oggetti che si muovono, come se il poltergeist volesse aumentare la tensione e dimostrare veramente le sue capacità. In questo senso, il caso di Wycliffe Road non delude. Molti testimoni hanno dichiarato di aver visto lenzuola volare fuori dai letti, ciabatte che camminavano da sole e sedie che si spostavano. Col passare del tempo, questi fenomeni sono diventati sempre più aggressivi. In un incidente del 18 febbraio, un guanto che Shirley aveva lasciato cadere volò in aria e colpì il padre in faccia.
Dopo i suoni, il passo successivo è solitamente quello di vedere oggetti che si muovono, come se il poltergeist volesse aumentare la tensione e dimostrare veramente le sue capacità. In questo senso, il caso di Wycliffe Road non delude. Molti testimoni hanno dichiarato di aver visto lenzuola volare fuori dai letti, ciabatte che camminavano da sole e sedie che si spostavano. Col passare del tempo, questi fenomeni sono diventati sempre più aggressivi.
In un incidente del 18 febbraio, un guanto che Shirley aveva lasciato cadere volò in aria e colpì il padre in faccia. Mentre in un’altra occasione, i membri della famiglia furono svegliati dalle urla di Shirley che tentava di trattenere le lenzuola che lo spirito Donald tirava verso di sé; lo spettro era così forte che anche l’aiuto della famiglia sortì poco effetto e a quel punto Shirley si irrigidì, inarcò la schiena e si sollevò di diversi centimetri dal letto.
«Stavo fluttuando sopra il letto. Quando John mi ha tirata giù ero rigida. Mia nonna, che era cattolica, pensava che potessi essere posseduta dal diavolo. Pensavo di impazzire. Piangevo tutto il tempo, molto traumatizzata.»
Shirley Hitchings, da The Poltergeist Prince of London (2013)
La famiglia, terrorizzata, si rivolse a parenti, amici e vicini, nella speranza di trovare una spiegazione o un aiuto. Nonostante il supporto ricevuto, i fenomeni continuarono ad intensificarsi, culminando in episodi in cui i membri della famiglia sentirono una presenza invisibile e minacciosa nelle loro immediate vicinanze. Fu ingaggiato anche un medium di loro conoscenza, Harry Hank, collega di Wally. Il medium cercò di esorcizzare la casa e condusse alcune sedute spiritiche con la famiglia.
Il caso attirò presto l’attenzione dei media locali e dei ricercatori del paranormale. Il Poltergeist di Battersea iniziava ad essere fonte di curiosità per molti. La notizia divenne importante a livello nazionale ed il caso fu persino discusso in Parlamento. I reporter presenti hanno osservato eventi come il lancio di sedie e ciabatte e l’orologio da polso di Shirley che si è improvvisamente staccato dal suo braccio.
«Shirley ha detto che le lenzuola venivano tirate sotto di lei, quindi le abbiamo prese e abbiamo sentito che venivano tirate con la forza. Mentre ciò accadeva vedemmo che Shirley veniva sollevata dal letto. Era rigida e si trovava a circa quindici centimetri sopra il letto quando la sollevammo e la mettemmo sul pavimento.»
da una dichiarazione del padre di Shirley, Wally Hitchings
Uno dei principali investigatori sul Poltergeist di Battersea fu Harold Chibbett, un noto esperto di fenomeni paranormali, che dedicò molto tempo ed energie alla ricerca di una spiegazione per gli eventi che affliggevano la casa degli Hitchings. Chibbett documentò accuratamente gli avvenimenti, intervistando i membri della famiglia, i vicini e altre persone coinvolte. Nonostante i suoi sforzi, non riuscì a trovare una spiegazione logica e razionale per i fenomeni osservati.
L’investigatore dell’occulto Harold Chibbett
Harold Chibbett, noto anche come Chib, era un ricercatore psichico e scrittore britannico specializzato in spiritualismo e fenomeni paranormali. Nato il 19 febbraio 1900 in Inghilterra, Chibbett dedicò la sua vita a comprendere i fenomeni occulti e incontrò personalità di spicco come l’esoterista Aleister Crowley (1875-1947) ed era amico sia di Sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), appassionato di spiritismo e creatore di Sherlock Holmes, sia del ricercatore psichico Harry Price (1881-1948).
Chibbett fondò The Probe, un gruppo pionieristico britannico di investigatori di fenomeni psichici e occulti. Era anche membro del primo club di fantascienza di Londra e amico del romanziere Eric Frank Russell (1905-1978), con cui condivideva un interesse per i fenomeni di Forteana, che prendono il nome da Charles Fort (1874-1932), un ricercatore e scrittore statunitense noto per la sua raccolta di casi anomali e inspiegabili.
Uno dei lavori più noti di Chibbet riguarda proprio il caso del Poltergeist di Battersea. Il resoconto più dettagliato del caso fu realizzato da Chibbett, i cui documenti furono successivamente affidati a Shirley Hitchings.
Nonostante la sua salute precaria, Chibbett continuò a perseguire la sua passione per l’occulto fino alla sua morte, avvenuta il 23 febbraio 1978 a causa di un attacco cardiaco. La sua vita e il suo lavoro hanno lasciato un segno indelebile nel campo della ricerca psichica e paranormale. Purtroppo, questo investigatore è stato quasi completamente dimenticato dalla storia, ma negli anni Cinquante era un noto cacciatore di fantasmi. Di giorno lavorava come ispettore delle tasse e di notte si dedicava alle indagini paranormali, trascorrendo le notti nelle cucine e nei salotti di case apparentemente normali ma inquietanti, cercando di comunicare con l’aldilà.
Avendo prestato servizio nella Prima Guerra Mondiale, aveva sviluppato un forte desiderio di provare l’esistenza della vita dopo la morte.
Chib dedicò il resto della sua vita ad aiutare gli Hitchings e a scoprire chi o cosa fosse Donald, il presunto spirito del Poltergeist di Battersea.