Ectoplasma

L’Ectoplasma: la sostanza degli spiriti

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Premessa

Quando sentiamo parlare di ectoplasma, prima che ci venga in mente la strana e presunta sostanza espulsa dagli orifizi dei medium di fine Ottocento, ci salta subito in mente la “melma gelatinosa” del film Ghostbusters (1984). Per qualche esperto, invece, l’ectoplasma è lo strato esterno del citoplasma che aiuta a formare un’ameba. Nello spiritismo l’ectoplasma sarebbe una sostanza che gli spiriti secernono attraverso il ponte/media terrestre (medium) e potrebbe aiutarli a manifestarsi e a interagire con il nostro piano materiale.

Che cosa sarebbe l’ectoplasma

L’ectoplasma, così dicono gli spiritisti, sarebbe una strana sostanza di natura solida o vaporosa totalmente ripugnante. Trasuderebbe dal corpo dei medium e potrebbe prendere una forma umana o di una parte di essa: quali arti, volti e mezzi busti o addirittura corpi interi materializzati dall’Aldilà. Il suo colore sarebbe bianco latte e il suo cattivo odore ricorderebbe l’ozono. Queste emanazioni sarebbero considerate calde al tatto, molto simili al muco, che uscirebbero dal corpo dei medium, dalla bocca, dal naso, ma si racconta anche di ectoplasma fuoriuscito dagli occhi, dall’ombelico, o addirittura dai capezzoli e persino dal retto o dalla vagina. Quest’ultimo esempio si può ricondurre all’irlandese Kathleen Goligher (nata nel 1898), una medium di Belfast, che trasudava ectoplasma dalla sua vagina durante una seduta spiritica.

La stranezza, va detta, è che la struttura degli ectoplasmi variava da nuvole e veli, a sottili bacchette, membrane e masse pesanti. Purtroppo il grosso problema del paranormale, soprattutto nello spiritismo, è che non c’è mai una definizione certa, anzi… sono spesso discordanti e contraddittorie.

E’ stato riportato in alcuni resoconti di sedute spiritiche, che l’ectoplasma scomparirebbe se esposto alla luce. Sembrerebbe quindi che il buio e la penombra siano ideali per queste sedute spiritiche. In questo caso la domanda successiva è d’obbligo: se l’Aldilà e gli spiriti sono luce, perché mai le pratiche occulte, soprattutto le sedute dei medium, sono spesso esercitate al buio? Risposta che farebbe storcere il naso per i molti dubbi che balenerebbero in testa.
Alcune descrizioni hanno affermato che toccare l’ectoplasma o esporlo alla luce, possa provocare lesioni ai medium. Sembra questo il motivo per cui sia necessario svolgere le sedute spiritiche nell’oscurità.
Inoltre, ai presenti non è consentito avvicinarsi ai medium o alle emanazioni che si manifestano.

Ectoplasma che fuoriesce dalla bocca di Stanisława Popielska nel 1913
Stanisława Popielska mentre secerne l’ectoplasma mel 1913.

Le relazioni sulle sedute spiritiche sono resoconti stilati per lo più da spiritisti, da scienziati troppo coinvolti e da testimoni che però poco potevano davvero constatare con assoluta certezza. Questo è un altro dei motivi che ha sempre portato molti dubbi e scetticismo. Mi sono sempre chiesto, infatti, perché debba forzatamente essere sempre tutto occulto e non dimostrabile… La dimostrazione non gioverebbe la credibilità del fenomeno? Le risposte giustificative non mancherebbero di certo.

Chi ha coniato il termine Ectoplasma

Il fisiologo e premio Nobel per la medicina, Charles Richet (fonte: wellcomecollection.org)
Charles Richet (fonte: wellcomecollection.org)

Fra i sostenitori dell’ectoplasma non poteva mancare l’autore di Sherlock Holmes, Sir Arthur Conan Doyle, che nel suo libro The Edge of the Unknown (Il confine dell’Ignoto) del 1930, lo descrisse come “una sostanza viscosa e gelatinosa che sembrava differire da ogni forma nota di materia poiché poteva solidificarsi ed essere usata per scopi materiali”.

Il termine ectoplasma fu coniato dallo scienziato e fisiologo francese Charles Robert Richet (1850-1935), premio Nobel per la medicina, quando dovette spiegare nel 1894 la presunta materializzazione di un terzo braccio “apparso” durante una seduta spiritica, a una medium italiana molto nota: Eusapia Palladino (1854-1918). Tutto accadde agli inizi del 1880, quando la Palladino decise di partecipare a sedute spiritiche a Parigi in compagnia di amici russi e italiani.

Si trattava di sedute sperimentali per divulgare e sostenere la ricerca psichica in Francia. Richet nel 1891 fondò Le Annales des Sciences Psychiques (Gli Annali delle Scienze Psichiche), un’importante rivista di ricerca psichica molto attenta alle nuove tendenze sperimentali. L’anno successivo Richet si spostò in Italia, a Milano, per partecipare a ben diciassette sedute spiritiche, sempre con la Palladino.
Fu proprio dopo aver assistito a queste sedute che Richet decise di coniare un termine per queste sostanze che aveva già visto uscire dal corpo dei medium e manifestarsi in diverse forme.
Il termine ectoplasma significa “sostanza esteriorizzata” e proviene dal greco ektòs, cioè fuori, e plàsma, cioè “materia che prende forma”.

Alcune testimonianze

Sir Arthur Conan Doyle (fonte: GettyImages)
Sir Arthur Conan Doyle

Nella storia dello spiritismo si possono trovare moltissimi casi in cui i medium del XIX secolo riuscissero a espellere la sostanza medianica.
La maggior parte sono descritti dal credulone sir Arthur Conan Doyle (1859-1930), che troppo spesso è stato vittima di sviste e “abbagli”, ingannato da moltissimi presunti medium poi smascherati per frode, come ad esempio le cugine “testimoni” delle famose Fate di Cottingley.

Tra le sue citazioni appaiono moltissimi personaggi poco noti, come il medium W. Lawrence (non c’è modo di risalire al nome per un’accurata ricerca, almeno non ancora durante la stesura di quest’articolo), in cui sembrava emanare una “una nuvola lanosa” che una volta uscita dal corpo pareva trasformarsi in un corpo solido. Qualcun altro affermò di vedere una “macchia bianca” divenire poi una “colonna nuvolosa” materializzarsi al di fuori del medium: espressione descritta dal naturalista gallese Alfred Russel Wallace (1823-1913) assieme ad un testimone che Conan Doyle cita come il Dr. Monck. Descrizione simile anche quella di un certo Alfred Smedley, un testimone che avrebbe visto la stessa cosa uscire da un altro presunto medium di nome Williams durante la manifestazione dello spettro di John King.

William Crookes ritratto dal fotografo George C. Beresford nel 1906 (fonte Wikipedia)
William Crookes

Fra i sostenitori dell’ectoplasma, oltre a Conan Doyle, non poteva mancare il fisico britannico Sir William Crookes (1832-1919), difensore dei medium, fra cui Florence Cook e DD Home (ovvero, Daniel Dunglas Home, 1833-1886) di cui disse di essere testimone di una “nuvola luminosa” vista uscire dal medium che è andata poi a condensarsi formando una mano solida. Un altro testimone sarebbe il signor E.A. Brackett che vide la presunta medium Helen Berry secernere “una piccola sostanza bianca simile a una nuvola” che andò poi a espandersi fino a raggiungere un’altezza di circa un metro e mezzo. Questo sarebbe accaduto negli Stati Uniti nel 1885.

Lo spiritualista Edmund Dawson Rogers (1823-1910) raccontò di una seduta spiritica del 1885 con il medium William Eglinton (1857-1933) che avrebbe secernito una sostanza grigiastra “che ondeggiava e pulsava”. Conan Doyle cita come testimone un certo signor V. Turvey, presentandolo come il noto conoscitore di Bournemouth (una località balneare sulla costa meridionale dell’Inghilterra) che avrebbe visto una “materia rossa e appiccicosa” uscire dal medium Eglinton.
Il testimone non era altro che il chiaroveggente britannico Vincent Newton Turvey (1873-1912).

La medium Kathleen Goligher in un ritratto contenuto nel libro di William Jackson Crawford La realtà dei fenomeni psichici (1916)
La medium Kathleen Goligher (1916)

Infine, Madame d’Esperance (ovvero Elizabeth Hope, 1855-1919), una medium spiritista inglese che affermava “Sembrava che potessi sentire i sottili fili che fuoriuscivano dai pori della mia pelle”. Stesse osservazioni furono poi riprese dalle ricerche di William Jackson Crawford (1880-1920), un docente d’ingegneria meccanica nell’università di Belfast che studiò a lungo i fenomeni ectoplasmatici, soprattutto della medium Kathleen Goligher, che avrebbe fatto levitare alcuni oggetti. 

I resoconti di queste osservazioni sono stati pubblicati fra il 1916 e il 1921 (ultima pubblicazione ritardata dalla morte improvvisa dell’autore). In seguito, il fisico e ricercatore psichico Edmund Edward Fournier d’Albe (1868-1933), assistette personalmente a molte sedute spiritiche della medium Kathleen Goligher e la sua conclusione fu che nessun fenomeno paranormale come la levitazione accadeva nelle sedute con la Goligher, dichiarando anche prove di frode. Secondo D’Albe, la sostanza che si vedeva nelle fotografie di Crawford non era altro che mussola bianca, un tessuto simile alla garza medica, fra l’altro riscontrato ai piedi della stessa Goligher durante le sedute.

Lo Psicodo o Forza Ectenica

Agénor de Gasparin e Marc Thury (fonte Musée Virtuel du Protestantisme)
Agénor de Gasparin e Marc Thury

Quando si parla di ectoplasma, raramente leggo citare la Forza Ectenica, una presunta forza fisica appartenente ai medium che avrebbe il potere di manipolare la sostanza ectoplasmatica o contribuire allo spostamento di oggetti. Gli esperimenti condotti dal ricercatore psichico francese Agénor Étienne, conte di Gasparin (1810-1871) e dal professore di storia naturale all’Accademia di Ginevra, il professor Marc-Antoine Thury (1822-1905), hanno sostenuto che l’ectoplasma potesse essere espulso come scarto della forza ectenica prodotta attraverso l’azione spiritica dei medium. Infatti, già i primi ricercatori psichici cercavano una spiegazione fisica a proposito dei fenomeni di psicocinesi che si sarebbero manifestati durante alcune sedute spiritiche.

L’astronomo e divulgatore scientifico francese Nicolas Camille Flammarion (1842-1925) e William Crookes, ipotizzarono che all’interno del corpo umano potesse esistere una sostanza liquida non identificata che chiamarono psicodo, poi divenuta appunto forza ectenica e infine forza psichica. Questo psicodo, una volta rilasciato, sarebbe in grado di influenzare la materia. In seguito, l’investigatore e ricercatore psichico Hereward Hubert Lavington Carrington (1880-1958) escluse categoricamente questa forza, affermando che si trattava di un’ipotesi non fondata e mai scoperta.

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