Arte Spirituale
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Arte Spirituale e Aurografia: Viaggio nel Mondo delle Visioni e delle Energie

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L’arte spirituale, conosciuta anche come arte spirituale, arte medianica o pittura psichica (o medianica), è una forma d’arte che trae ispirazione dallo spiritualismo. Questa corrente artistica si manifesta principalmente attraverso la pittura, influenzando profondamente la coscienza artistica e lasciando un segno indelebile nel modernismo e nell’arte contemporanea.

Lo spiritualismo, con la sua enfasi su una realtà trascendente e interconnessa, ha aperto nuove prospettive per gli artisti, permettendo loro di esplorare dimensioni interiori e spirituali attraverso la loro arte. Tra i pionieri dell’arte spirituale figurano nomi di grande rilevanza come Georgiana Houghton (1814-1884) e Piet Mondrian (1872-1944). Houghton è nota per le sue opere intricate e mistiche, che cercavano di visualizzare l’invisibile, mentre Mondrian ha trasformato le sue visioni spirituali in composizioni geometriche astratte che hanno rivoluzionato il mondo dell’arte.

Lo spiritualismo ha anche ispirato la nascita dell’arte astratta pionieristica. Artisti come Vasilij Vasil’evič Kandinskij (1866-1944), Kazimir Severinovič Malevič (1879-1935) e František Kupka (1871-1957), hanno tutti attinto alle idee spiritualiste per sviluppare un linguaggio visivo che trascendesse la rappresentazione fisica e cercasse di esprimere l’essenza spirituale dell’esperienza umana. Questi artisti hanno gettato le basi per molte delle correnti artistiche dell’arte spirituale che seguirono, influenzando profondamente il percorso dell’arte moderna e contemporanea.

Cos’è la Pittura Medianica (o Spiritica)

Dato che i dipinti spiritici hanno esercitato un’influenza decisiva sull’arte moderna, c’è una certa confusione su cosa sia esattamente la pittura medianica nell’ambito dell’arte spirituale. Possiamo distinguere almeno tre casi diversi:

  1. Opere d’Arte Materializzate;
  2. Rappresentare gli spiriti durante le sedute spiritiche;
  3. Dipingere con le mani guidate dagli spiriti;

Opere d’Arte Materializzate

Il primo esempio di arte spirituale riguarda la “materializzazione” di opere d’arte che sono comparse su supporti come tela, carta o lavagna, presumibilmente senza l’intervento di mani umane, nel corso di una seduta spiritica. In queste circostanze, i medium affermavano che erano gli spiriti a creare direttamente i dipinti, invece di guidare le mani di un artista terreno.

Il primo medium noto per essere stato capace di “materializzare” dipinti spirituali fu l’artigiano scozzese David Duguid (1832-1907). Anche se Duguid spesso dipingeva con le sue mani mosse da “pittori spirituali”, tra cui Jan Steen (1626-1679) e Jacob van Ruisdael (1628-1682), durante le sue sedute i suoi guide spirituali realizzavano anche opere “dirette” (materializzate), tra cui alcune che illustravano il suo romanzo spiritico (o resoconto storico) Hafed: Principe di Persia, che venne pubblicato nel 1876.

Un inconveniente con Duguid era che gli spiriti di Steen e Ruisdael sembravano non conoscere le normative sul diritto d’autore. Alcune illustrazioni “dirette” presenti nella prima edizione di Hafed erano stranamente analoghe alla famosa Bibbia di famiglia Cassell (1860) e furono quindi necessarie eliminarle dalla seconda edizione. Anche quest’opera rientra nell’arte spirituale.

La Bibbia di famiglia Cassell è una rappresentazione illustrata del libro sacro, messa in circolazione da John Cassell (1817-1865), George William Petter (1861-1890) e Thomas Dixon Galpin (1828–1910). Questa versione si distingue per le sue oltre novecento illustrazioni ricche di dettagli. Include sia l’Antico che il Nuovo Testamento, con riferimenti e una concordanza condensata. La Bibbia di famiglia Cassell ha guadagnato popolarità e stima per le sue illustrazioni minuziose e la sua esposizione comprensibile dei testi biblici.

Ma per i credenti, le somiglianze di Hafed con la Bibbia di famiglia Cassell, sia nelle pitture “dirette” che “guidate” dello spirito di Hafed, non erano una prova conclusiva di frode. Se uno credeva che lo spirito fosse all’opera, avrebbe potuto benissimo lavorare con il materiale che trovava nella mente del medium, compresi i ricordi della Bibbia di famiglia Cassell.

I fratelli Campbell (Charles Shourds e Allen Campbell)
I fratelli Campbell (Charles Shourds e Allen Campbell)

Tra i primi medium di arte spirituale che si specializzarono in Opere d’Arte Materializzate c’erano i fratelli Campbell di Lily Dale, una frazione, collegata al Movimento Spiritista, situata sul lato est del Lago Cassadaga, a metà strada dal confine con la Pennsylvania. In realtà Allen Campbell (1833-1919) e Charles Shourds (1863-1926) non erano davvero fratelli, ma vivevano e tenevano sedute spiritiche insieme e furono soprannominati fratelli Campbell perché erano sempre insieme. Una loro opera molto famosa è il dipinto di Abraham Lincoln (1809-1865), ralizzato in pubblico, con le mani dei fratelli Campbell che non toccavano mai la tela.

Ben sei testimoni dichiararono che durante l’intera seduta avvenuta il 15 giugno 1898, c’era abbastanza luce per permettere loro di vedere tutto perfettamente e notare la crescita graduale del dipinto sulla tela. Allen Campbell era in trance e stava manifestando lo spirito chiamato Azur che stava dipingendo un autoritratto. Attraverso il corpo di Allen, lo spirito avrebbe pronunciato delle frasi molto belle. Il tutto con un sottofondo musicale e con l’aggiunta di luci d’atmosfera. Ma c’è un particolare nel loro racconto: ad un certo punto riferiscono che la tenda fu aperta e videro il quadro completato. Questo passaggio va a smontare la loro testimonianza che potevano vedere tutto perfettamente. Aggiunsero che dopo aver visto il dipinto, sul retro della testa di Azur raffigurato sulla tela, videro apparire una stella a sei punte, visibile ancora oggi. Forse era poco marcata e se ne accorsero solo in un secondo momento con maggiore illuminazione?

Le sorelle Bang
Le sorelle Bang

Nell’arte spirituale troviamo anche le sorelle Bang, Elizabeth (1859-1920) e May (Mary) Elvira (o Eunice) (1862-1917), famose per le loro Opere d’Arte Materializzate. Avevano residenze sia a Lily Dale che a Camp Chesterfield, Indiana, e realizzavano ritratti di persone decedute attraverso la cosiddetta “precipitazione” e la pittura spiritica. Nonostante fossero state più volte accusate di frode, una parte rilevante della comunità spiritista americana le difendeva con forza.

Purtroppo, i dipinti da parte dei presunti spiriti divennero noti in relazione alla tristemente famosa Swami Laura Horos, conosciuta anche come Ann Odelia Diss Debar (1849-1911?), che affermava di essere guidata dagli spiriti dei grandi maestri del passato. Debar fu condannata nel 1901 a sette anni di prigione per frode e per aver compiuto pratiche sessuali immorali nel suo tempio a Londra. I media dell’epoca la descrissero come “la donna peggiore del mondo”, il che gettò un’ombra di sospetto sui dipinti-apporti degli spiriti.

Nonostante ciò, ci sono testimonianze che confermano che in presenza di una persona molto diversa da Debar, Gustavo Adolfo Rol (1903-1994), noto per non aver mai ricevuto pagamenti per le sue sedute e che era rinomato per le sue opere di beneficenza, «i pennelli si muovevano autonomamente» per creare dipinti. Inoltre, fogli di carta bianca precedentemente verificati esibivano opere d’arte firmate da Francisco Goya (1746-1828), Georges Braque (1882-1963) o Vasilij Vasil’evič Kandinskij. Tuttavia, Rol non era certo di quale aspetto del loro “spirito intelligente” avesse generato queste opere d’arte.

Disegno automatico

I disegni automatici, un’espressione attribuita alla pittrice inglese Anna Mary Howitt (1824-1884), sono opere d’arte spirituale create da medium e praticanti di arti psichiche. Gli spiritualisti credono che questi disegni siano il frutto di un controllo spirituale che prende il sopravvento sul corpo fisico del medium. Questa pratica è anche chiamata pittura psichica (o medianica).

In Brasile, ci sono diversi medium noti in questo campo. Tra i più famosi ci sono il medium psicopittografico Luiz Antonio Gasparetto (1949-2018) che ha dipinto grazie alla guida degli spiriti di artisti famosi defunti, come Leonardo da Vinci (1452-1519) a Pablo Picasso (1881-1973); i medium brasiliani José Medrado (nato nel 1978), Marilusa Moreira Vasconcelos (nata nel 1942) e Florêncio Anton (nato nel 1973).

Arte Spirituale nella Teosofia

Durante l’epoca dei Campbell, o forse anche prima, una figura di spicco nel campo della produzione di dipinti spirituali era Madame Helena Blavatsky (1831-1891). Nella fase iniziale della sua carriera, Blavatsky era attivamente impegnata in questa pratica. Secondo lo studio definitivo del 2001 di John Patrick Deveney, le opere prodotte da Blavatsky erano numerose. Un altro esempio che risale al 1877, riguarda un Tiruvalla Yogi tratto da Terra Fantasma o la Terra della Fratellanza Vivente. Nonostante la maggior parte di queste opere siano state “precipitate”, potrebbero suggerire che la prima in una lunga serie di pittori Teosofici fosse nientemeno proprio la stessa Madame Blavatsky in persona.

Helena Blavatsky
Helena Blavatsky

Tra queste opere, vi era un ritratto realizzato nel 1875 del misterioso spirito John King. Blavatsky affermò in seguito che John King e il Maestro Hilarion della Teosofia erano la stessa entità. Su John King ne ho ampiamente scritto in un articolo che vi segnalo di seguito, quindi vi racconto qualcosa di più sul Maestro Hilarion. Era considerato uno dei Maestri di Saggezza, conosciuti anche come Grande Fratellanza Bianca, ed era considerato un Maestro del Quinto Raggio. La Grande Fratellanza Bianca, conosciuta anche come Fratellanza Bianca o Fratellanza dei Maestri di Saggezza, è un concetto spirituale presente in varie tradizioni esoteriche e teosofiche. Essa rappresenta un gruppo di entità spirituali elevate, spesso considerati esseri avanzati o maestri spirituali, che hanno raggiunto un alto livello di saggezza e conoscenza. Questi maestri sono ritenuti lavorare per il bene dell’umanità, aiutando e guidando l’evoluzione spirituale dell’umanità.

Il Maestro Hilarion è ritenuto essere stato incarnato come l’Apostolo Paolo di Tarso e il filosofo neoplatonico Giamblico (ca 250-330 d.C.). Alcuni credono che fosse anche il santo cristiano Ilarione di Gaza (291-371 d.C.), ma questa ipotesi è poco probabile poiché le vite di Giamblico e di Ilarione di Gaza si sovrappongono temporalmente. Il termine Fratellanza Bianca fu scelto dal filosofo e pedagogo bulgaro Omraam Mikhaël Aïvanhov (pseudonimo di Mikail Dimitrov Aïvanhov, 1900-1986) e inserito nella tradizione spiritualista giudaico-cristiana e universalista della Scuola bulgara (fondata nel 1922) del collega Peter Deunov (1864-1944), noto come maestro spirituale. L’idea era quella di indicare un movimento spiritualista di persone dallo stesso ideale di fraternità, per una crescita morale e culturale dell’umanità.

I Maestri della Teosofia non sono considerati esseri spirituali, ma piuttosto persone reali che si pensa abbiano vissuto per molti secoli, risiedendo in luoghi come il Tibet o altre regioni remote. È evidente che l’origine della rappresentazione artistica dei Maestri risiede nell’arte spirituale di Blavatsky. Il caso più noto di un ritratto di un Maestro è quello del pittore tedesco dell’epoca vittoriana Hermann Schmiechen (1855-1925), selezionato direttamente dal Maestro Morya (spesso abbreviato come M.), un personaggio citato da diversi autori di movimenti spirituali ed esoterici, tra cui la teosofia. Morya è ritenuto un mahatma (Grande Anima) o un maestro di saggezza; si dice che sia membro della Fratellanza Bianca di Shamballa (o Śambhala) che, secondo il testo tantrico Kālacakratantra e la tradizione del buddhismo tibetano, è un regno mitico e segreto situato a nord dell’India o della regione himalayana. Si ritiene che operi in segreto sulla Terra, principalmente in India, sia in forma umana che su un piano eterico.

Morya ha anche suggerito: «Portala con te a Schmiechen e chiedile di osservare». Dall’ambito della lettera, era evidente che la “lei” non identificata era Laura Holloway (1848-1930), una vivace scrittrice statunitense, medium spiritista, oratrice femminista e teosofa. Nel 1912, Holloway avrebbe narrato l’episodio in cui partecipò, insieme ad altri teosofi tra cui Blavatsky, a un incontro nello studio di Schmiechen. Holloway non era solita fumare, ma Blavatsky insistette affinché fumasse una sigaretta (forse contenente qualcosa oltre al tabacco?), che la mise nella condizione giusta per influenzare la mente di Schmiechen.

Se diamo credito ai ricordi successivi di Holloway, Schmiechen dipinse per primo Kut Humi, un Iniziato di alto grado e uno dei Maestri di Saggezza che ispirò nel 1875 la fondazione della Società Teosofica. Vide il Maestro “vicino a Schmiechen” e sentì Blavatsky correggere Schmiechen quando riteneva che il pittore si fosse discostato dall’aspetto di Kut Humi, nonostante «fosse seduta in un punto in cui non poteva vedere il cavalletto, né sapere cosa ci fosse sopra».

Holloway raccontò che successivamente Schmiechen ritrasse il Maestro Morya, e anche questo ritratto fu accettato da Blavatsky. Secondo Blavatsky, fu innescata una catena in cui riceveva le immagini dei Maestri e le trasmetteva telepaticamente a Holloway, che a sua volta le trasmetteva alla mente di Schmiechen, mentre le mani del pittore erano guidate dai Maestri. Le analogie con i dipinti spiritici sono chiare. In una lettera inviata a Madame Blavatsky, ora conservata alla Biblioteca di Winterthur a Winterthur, nel Delaware, Morya avrebbe scritto: «Informa S.[chmiechen] che riceverà aiuto – Io stesso guiderò le sue mani con il pennello per il ritratto di K[oot Hoomi]».

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